[miniGUIDA] Come creare una distribuzione GNU/Linux

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Stefano Novelli

Fondatore
Amministratore
19 Novembre 2007
7,113
821
8,179
3,236
Ultima modifica da un moderatore:
La domanda che si fan tutti inizialmente è sempre la stessa : qual è la migliore distribuzione Linux ?

Rispondere a questa domanda sarebbe un’impresa non poco difficile , anzi , diciamola tutta , impossibile .
Ognuno ha i propri gusti e , anche se qualcuno vi dirà : “Beh , quella con più programmi e più compatibilità” , voi potreste rispondere “Si , ma io penso che la migliore distribuzione sia quella che si addice al MIO computer e non a tutti i computer” . Per questo esistono tante nature di distribuzioni , ognuna ideata per dare il massimo in un campo o il minimo in tutti i campi .

Per questo nascono i team sviluppatori , proprio perchè ognuno sviluppa una distribuzione in base alla propria esigenza , a tutto quello che gli servirà in quella distribuzione .

Come distribuiamo il software
Prima di pensare a come costruirsi il proprio Linux , con quale software o desktop manager , bisogna pensare a come verrà distribuito il software nel nostro sistema operativo .
Come alcuni di voi sapranno , la maggior parte delle distribuzioni Linux si basano esclusivamente sulla distribuzione madre , ad esempio Ubuntu è Debian based (non come alcuni pensano che Ubuntu sia una distro madre) . Debian fa utilizzo dei .deb , anche Ubuntu lo fa . Un altro esempio palese è Suse , anch’essa distribuzione figlia , che fa parte della famiglia Red Hat , che , al contrario di Debian , utilizzano pacchetti .rpm .
Discorso leggermente diverso per i .tar ( e i vari .tar.gz , .tar.gz2 , .tar.bz , .tar.bz2 e via dicendo ) : indipendentemente dalla strada che voi sceglierete di intraprendere verranno supportati da tutte le distribuzioni , mettendo poi in chiaro che non ci sarà la gestione delle dipendenze ( cosa molto importante , sia per l’utente inesperto per chi invece mastica pane e pinguini ) .

Per il momento lasciamo perdere le distribuzioni figlie e procediamo oltre . Chiunque voglia approfondire l’argomento può comunque seguire l’albero genealogico di Linux (riportato qui in basso) , offertoci e distribuito da Futurist .

Clicca per visualizzare l’albero genealogico di Linux

Bene , ora che sappiamo come funziona la catena Linux dobbiamo scegliere su cosa basarci (oppure se vogliamo crearci noi una distribuzione madre,ma a questo punto sarebbe inutile proseguire con questo documento) .

Ricordatevi che potete basarvi su TUTTE le distribuzioni possibili , l’importante è che abbiano distribuito il codice sorgente (cosa che dovrebbero fare tutti , altrimenti violerebbero le condizioni di GNU) , e non è detto che è indispensabile basarsi solo sulle distro madre , ad esempio Pentoo è una distro basata Gentoo che a sua volta è Slackware Based .

Programmi di default / Client o Server / Live o Installabile ?
Prima di procedere con qualsiasi introito vogliate fare è indispensabile dare delle risposte a queste domande

E’ una distribuzione che è specifica per un campo o dev’essere adatta alla maggior parte degli user ?
Una distribuzione lato server o lato client ?
L’utente che utilizzerà la vostra distro è già esperto nel campo o è proprio negato ?
Installabile anche sull’hard disk o solamente una versione Live ?
Al momento sono queste le domande che dovreste farvi , per avere in linea di massima un’idea su come sviluppare il vostro Linux . Io personalmente non posso aiutarvi più di tanto , la vostra scelta si baserà esclusivamente sulle prove e su tutte le distribuzioni che avete testato nel corso della vostra vita.

L’unico consiglio che posso darvi è che se il vostro Linux è installabile è bene che venga esplicato , nella maniera più precisa possibile , il sistema di formattazione e di installazione di Linux , questo per evitare che degli utenti maldestri formattino la macchina e odino la vostra cara distribuzione .

E’ fondamentale inoltre che il vostro Linux riconosca la maggior parte dell’hardware presente nei computer venduti nel mercato . In particolare i dischi IDE e SCSI , masterizzatori , schede video , schede di rete , mouse e tastiera ed eventualmente anche uscite USB .

Bisogna prendere ora in considerazione l’installazione dei seguenti pacchetti , fondamentali e che non possono mancare in nessuna distribuzione Linux :

Kernel : il cuore di Linux . Senza di esso nessuna distribuzione non potrebbe mai funzionare . E’ ben accetto anche il sorgente del kernel , questo per dare la possibilità all’utente più esperto di personalizzarlo e compilarlo a proprio piacimento .
I pacchetti /dev per permettere al kernel di accedere a tutto il necessario
Librerie C e C++ per la compilazione di software esterno e interfaccie tra sistema operativo e hardware e compilatori (gcc il più usato)
Shell
Window Manager (scelta fra Gnome,KDE,Fluxbox e altri)
Browser Web ( per permettere all’utente di andare alla ricerca del software aggiuntivo ) . Preferenze : Mozilla Firefox per desktop GNOME , Konqueror per i desktop KDE .
Per chi decide di sviluppare un sistema tipo Mandriva o Suse può fornire la propria distribuzione di più di un cd ma implementarlo con una serie di supporti più pesante (tipo DVD o serie di CD) .

Rifinire e distribuire il lavoro
Una volta completato il lavoro e rifiniti tutti i punti essenziali occorre costruire un sistema in grado di pubblicizzare la propria distribuzione .
Molti sviluppano portali web , altri li promuovono con prodotti in commercio (molto usato in America,molto di meno qui in Italia) , sfruttare il p2p e tanto altro . Starà a voi decidere come far conoscere il proprio Linux .

Per chi non sa come iniziare
Dopo aver visto i commenti ho notato che comunque c’è un pò di confusione ; agli inizi è possibile far riferimento a “Linux from Scratch” , una distribuzione “vergine” di Linux .
Attualmente è disponibile in versione inglese , ma il team PLUTO Project sta pensando di sviluppare anche una versione italiana con manuale integrato , tradotto dalla versione ufficiale

88x31.png

Quest'opera è pubblicata sotto licenza Creative Commons 2.5
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.