Guida Grafica Strumento Toppa

Samaritan

Utente Palladium
11 Agosto 2011
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Lo strumento Toppa permette di sostituire, tramite una selezione apposita, un’area della fotografia con una porzione analoga o contigua sullo stesso layer. Il tool si trova, come consuetudine, nella barra degli strumenti, identificato proprio dall’icona di una toppa.

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Per facilitare la comprensione del funzionamento, si farà ricorso a un esempio. Si ipotizzi di voler sostituire, in uno scatto dedicato a un cielo sereno, una nuvola che si considera visivamente ingombrante. Dopo aver scelto lo strumento, il primo passo è di isolare la porzione del livello che si desidera sostituire, in modo analogo alle classiche selezioni. Non è necessario che i margini siano particolarmente definiti – l’area scelta può essere anche grossolana – purché vi siano tonalità contigue. Tale precisazione è necessaria per evitare scarsi risultati, o spiacevoli sovrapposizioni di colore, sull’effetto finale. Andremo a selezionare sulla nuvola da modificare.

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A questo punto, fermandosi con il puntatore all’interno della selezione, l’icona della toppa verrà completata con delle frecce laterali, pronte a suggerire la possibilità di spostare l’area prescelta, per trovare una porzione analoga sul layer.

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Mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, è possibile spostare la selezione creata su tutto il livello, per trovare una porzione d’immagine che possa efficacemente sostituire quella originaria. Eseguire questa operazione senza alcun riferimento potrebbe risultare estremamente difficile, anche perché l’occhio non sempre coglie tonalità lievemente differenti quando vicine, per questo Adobe ha pensato a una comoda feature. Durante il trascinamento, infatti, sull’area originaria apparirà un’anteprima del risultato finale. Per quanto riguarda l’esempio di questa lezione, di conseguenza, ci si accorgerà come lo spostamento verso il basso comporti tonalità più chiare di blu e azzurro, non utili per ottenere un ritocco omogeneo.

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Spostandosi lateralmente o verso l’alto, invece, si ottiene un effetto colore del tutto analogo a quello originario, per un risultato decisamente uniforme.

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Identificata l’area preferita per la modifica finale, è sufficiente rilasciare il mouse per veder applicato immediatamente l’effetto finale, così come illustrato in Figura 6. La selezione rimarrà evidente a schermo, in caso fossero necessarie ulteriori ritocchi con altri strumenti. Qualora si fosse soddisfatti del risultato, invece, sarà sufficiente deselezionare il tutto, sia con il mouse che con la funzione Deseleziona dell’omonimo menu Selezione.

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Naturalmente, il tool presenta anche delle feature aggiuntive, ospitate nella barra superiore delle opzioni, per rendere il proprio ritocco ancora più preciso. Si potrà optare per un rattoppo normale o in base al contenuto, quest’ultimo capace di elaborare autonomamente la sostituzione analizzando le aree colore vicine alla selezione, quindi invertire l’origine e la destinazione dell’area o, se necessario, anche lavorare sulle trasparenze. È doveroso sottolineare come, non trattandosi di una delle feature più recenti di Photoshop, il risultato finale potrebbe non essere dei più gradevoli sui livelli dai soggetti molto dettagliati. E, in ogni caso, soluzioni come il Pennello Correttivo o lo stesso Timbro Clone potrebbero garantire maggiori spazi d’azione
 
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