Guida Come scegliere la prima distribuzione Linux

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9 Dicembre 2021
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La scelta della prima distribuzione Linux​

Introduzione​

Una domanda che spesso mi viene posta da utente Linux di vecchia data è "ma Linux è difficile?", "Ma è più veloce rispetto a Windows?" oppure "Quali sono le differenze tra Windows e Linux?" e ormai a quel punto è necessario cercare di dare una spiegazione semplice e concisa che possa far capire al utente medio se una distro Linux può soddisfare le proprie esigenze, molte volte è così perché la maggioranza delle operazioni che svolge un utente sono quelle che faresti su qualunque sistema operativo dal navigare e guardare i servizi di streaming, al scrivere documenti e archiviare le proprie cose. Forse alcuni problemi potrebbero sorgere nel caso di alcune suite proprietarie indispensabili per il proprio lavoro, altrimenti se il proprio lavoro richiede un programma multi-piattaforma o interpretabili tramite Wine o Mono il problema non si pone. Sul fronte della programmazione Linux è messo molto bene, infatti, sono disponibili tantissimi compilatori e interpreti per tutti i linguaggi più diffusi e non solo, di IDE e Editor buoni non né mancano dai programmi Jetbrains a ottimi editor come Emacs, Eclipse, Sublime, VIm/Neovim e tantissimi altri che la maggioranza delle persone utilizzano anche sotto Windows/Mac Os. Su Linux sono disponibili quasi tutti i browser web di punta come Chrome/Chromium, Firefox, Vivaldi, Opera e Brave. Sul fronte Suite d'ufficio c'è l'ottima suite LibreOffice che non si comporta male e legge anche i vecchi formati di Microsoft Office e ovviamente sono disponibili più del 95% del software open source del mercato che rendono l'esperienza d'uso stabili e godibile, per di più la cosa comoda è che Linux fa gli Updates in modo controllato quindi non si rischia che parta un aggiornamento automatico durante la propria sessione di lavoro evitando pochi disturbi.

0.1    Sostanzialmente alla nuova utenza consiglio le seguenti distro che sono abbastanza user-friendly e offrono un ottimo catalogo software

  1. Linux Mint - Una distro basata su la classica Ubuntu LTS (long time support) che risulta molto stabile, affidabile e gestisce molto bene i driver creando davvero pochi problemi, essendo basata su Ubuntu che a sua volta è basata tu Debian utilizza come pacchetti i .deb e il parco titoli preinstallato permette già un utilizzo generico senza dover perdere troppo tempo ad installare altro software perché c'è più o meno tutto.
  2. Ubuntu - La distro più utilizzata da chi sta iniziando, un consiglio che posso dare è quello di utilizzare sempre un versione LTS per garantire una maggior longevità alla propria installazione.
  3. Antix - Una distro basata su Debian che sta riscuotente un certo successo, Usa xfce4 come desktop e possiede un manuale interno molto dettagliato.
  4. Fedora Linux - Una distro sviluppata da una ottima community e anche da una azienda "Red Hat enterprice" su cui la stessa testa i pacchetti portare poi sulla distro omonima, nel tempo si è fatta una buona nomea sia per la sua stabilità sia per l'innovazione, perché più volte ha introdotto protocolli e servizi che poi sono diventati uno standard sotto Linux come Waylend, pulseaudio e in seguito pipewire e tanto altro. Come pacchetti utilizza gli RPM e flatpack, sostanzialmente tutto funziona "out of the box" senza dover fare un granché, al massimo installare qualche driver proprietario se necessario.
  5. Pop!_Os - una distro basata su Ubuntu creata da System76 per installarla sui proprio prodotti, è stabile, affidabile e semplice. Usa come desktop gnome 3 e ha anche una versione della ISO di installazione dedicata alle schede grafiche Nvidia. Provatela perché non è male.
  6. Garuda Linux - Una distro basata su Arch Linux pensata per l'utilizzo desktop tanto da utilizzare una versione del kernel modificata per migliorare le prestazioni il così detto Linux-zen, è abbastanza affidabile e la communty pare seria, quindi è giusto dargli una possibilità.
  7. Manjaro Linux - Una distro basata su Arch Linux che semplifica l'installazione e introduce anche qualche modifica, in questo caso si dispone dei pacchetti di Arch e del AUR (Arch User repository dove vengono pubblicati tutti i software non ufficialmente pacchettizzati, questo rende questa distro abbastanza buona anche se in questo caso gli sviluppatori alle volte non rinnovano puntualmente il certificato ssl o comunque creano qualche piccolo problema ogni tanto, nulla di grave, risolvono sempre in tempi decenti, sono episodi rari ma è giusto avvisare.
  8. Debian Linux - Una disto totalmente basata sul concetto del solo software open source e quindi non sono preinstallati software proprietari, questo può creare qualche piccolo problema alla nuova utenza, ma visto che è tutto documentato si risolve in tempi molto brevi, Ovviamente utilizza il .deb per la pacchettizzazione, si divide in tre branch Stable, Testing e Unstable e la stable quella consigliata dal sito non ha software molto aggiornato ma estremamente stabile quindi in quel senso non bisogna preoccuparsi. Richiede l'abilitazione dei repo not-free per abilitare i driver e il firmware proprietario per le proprie periferiche che non funzionano con i driver open, è una eccelente distro server.
  9. OpenSuSe - una distro indipendente che utilizza gli rpm per la gestione dei pacchetti e funziona bene, introduce un control panel centralizzato che permette di gestire molte operazioni che altrimenti andrebbero fatte da terminale.

0.1.1    L'utilizzo del terminale UNIX

Durante l'uso di Linux un degli strumenti comunque sarà presente è il terminale che consente di svolgere le più svariate operazioni, questo argomento è un po' il pomo della discordi ma posso dire che i comandi che si utilizzano abitualmente non sono tanti e con l'avvento di moltissimi programmi grafici molte operazioni possono essere svolte da lì. Per chi volesse un minimo di aiuto nel primo periodo il mio consiglio è quello di installare Fish "Friendly interactive shell" che asseconda molto l'utente novizio completandogli i comandi e consigliandogli alcune soluzioni. Comunque sommariamente c'è tantissima documentazione in rate spiegata in modo abbastanza semplice e traducibile facilmente nel caso in cui la stessa sia in lingua Inglese.

0.1.2    Desktop Environment

Il desktop environment è una serie di applicativi che consentono di svolgere tutte le operazioni di routine, in pratica è l'ambiente grafico che vi trovate davanti quando fate il login, né esistono di differenti e i principali sono questi:
Gnome 3
1200px-GNOME_Shell_41_with_GNOME_Web_%28released_in_2021-09%29.png

Semplice, abbastanza intuitivo e origina, espandibile tramite delle estensioni. Al momento la versione più acclamata è la 40 e possiede la possibilità di sincronizzare il calendario con Google Calendar. È graficamente minimale e di design moderno è relativamente personalizzabile, è il desktop con il miglior sopporto a Wayland. È basato su GTK3. Non è molto leggero e quindi non va bene per PC datati.
KDE Plasma
plasma-launcher.png

Un desktop estremamente devoto alla personalizzazione e alla modifica, possiede tantissime estensioni, out of the box assomiglia molto a Windows quindi è perfetto per chi arriva da quel ambiente per ambientarsi meglio e magari rimanerci pure perché è davvero ben fatto, possiede una fantastica applicazione chiamata KDE connect che è comodissima per sincronizzare il proprio smartphone android per svolgere le più disparate operazioni. Dolphin ha un ottima file manager. Consigliatissimo! Anche questo non è leggerissimo ma su un PC normale gira bene. È basato sulle librerie QT.
Xfce4
b6zp6jbxkmg31.png

Un desktop leggero, molto pratico, minimale, comodo e molto personalizzabile. Thunar è un eccellente file manager il mio preferito proprio perché è molto ordinato. È basato sulle librerie GTK3. È adatto ai PC un po' datati.
Mate
1200px-MATE_Desktop_Environment_1.8_-_About.png

Un desktop molto pulito, leggero non quanto Xfce4, fork di Gnome 2 che ripropone in chiave moderna quell'esperienza d'utilizzo aggiornando il tutto dalle vecchie GTK2 su cui era basato Gnome 2 alle GTK3. Anche questo è molto personalizzabile e onestamente funziona molto bene, È adatto ai PC un po' datati.
LXDE

LXDE_desktop_full.png

Desktop estremamente leggero, adatto ai PC più datati e che risulta molto personalizzabile e si può ottenere un effetto più che gradevole. Esiste una versione basato su GTK2 e una riscritta in GTK3.
LXQt
ambiance.png

È una versione migliorata di LXDE basata su Qt e risulta graficamente e funzionalmente leggermente più rifinito out of the box, risulta una buona per i vecchi PC
Cinnamon
Cinnamon_4.2.3_screenshot.png

Il desktop di default di Linux Mint, basato su Gnome shell e onestamente è molto comodo e offre una esperienza da desktop environment moderno alla pari di Gnome 3 e KDE plasma. È molto gradito dalla nuova utenza perché ricorda Windows nell'usabilità.

0.2    Altro

Esistono tantissimi altri progetto online per environment alternativi consiglio a tutti di cercare perché alle volte si fanno davvero delle belle scoperte.

0.2.1    Gestore dei pacchetti

La cosa migliore sotto Linux è proprio il fatto che il software viene pacchettizzato e gestito tramite un Package manager che consentono di installare, cercare e disinstallare software, in modo sicuro e affidabile, tramite i così detti repository "dei server con tutti gli installer dei software". i package manager si dividono in due tipi quelli legati strettamente all'ambiente e quelli pensati per essere utilizzati a prescindere dalla distro che si sta utilizzando.
Package menager legati all'ambiente che si sta utilizzando
  1. apt - per Debian e derivate;
  2. yum - per Fedora e derivate;
  3. pacman - per Arch e derivate;
  4. zypper - per SuSe e derivate.
ovviamente né esistono anche altri ma questi sono i principali, altri come "xbps" di Void Linux
Package menager indipendenti rispetto all'ambiente che si sta utilizzando
Ci sono dei package manager che sono stati concepiti per essere universali i più famosi sono questi:
  1. snap
  2. flatpack
  3. npm
  4. nix
  5. pip per il python.
e poi ci sono anche gli appImage che sono i pacchetti universali.
Compilazione dei pacchetti
In casi estremi quando non esiste il pacchetto già pronto o un appImage, un altro modo per installare un programma è compilarlo da codice sorgente solitamente quando lo stesso è fatto bene è presente un makefile che consente di fare l'operazione quasi automatizzato, al massimo sarà necessario installare i pacchetti che sono necessari per compilare e installare il software in questione "le dipendenze". Solitamente chi distribuisce il sorgente pubblica anche il metodo per installarlo correttamente. Ovviamente consiglio mio è iniziare a leggere perché altrimenti si perde inutilmente tempo.

0.3    Consigli finali

Linux essendo uno UNIX-like mediamente è più sicuro di windows ma visto che non si è mai abbastanza certi è meglio configurare certe cose, come al solito consiglio di attivare un personal firewall, di installare ClamAV un piccolo antivirus che analizza gli script e che garantisce un minimo di sicurezza in più, consiglio di tenere sempre aggiornata la propria macchina e di non trascurarla per avere una maggior efficienza. Consiglio di installare un ssd per migliorare un minimo le performance sempre se il PC in questione lo supporta "deve avere almeno il connettore sata3" e di controllare sempre quando si scarica delle fonti esterne al repository main. detto questo vi auguro una buona installazione! :figo: E per qualunque cosa basta commentare qua sotto. Ricordo sempre che più si studia il proprio sistema più cose si imparano e si riesce ad evitare potenziali problemi risparmiando tempo prezioso.
 
Se posso dire la mia opinione, i principianti che hanno bisogno di chiedere consigli su che distro usare dovrebbero limitarsi a Ubuntu, Mint o al massimo Pop! OS. Tre distro Unbuntu-based che si impegnano a fornire un ambiente funzionante, senza che sia tu a doverlo far funzionare. Inutile fare scelte esotiche come Garuda et simili, che poi ti riportano a strisciare verso Windows appena scopri 3/4 delle cose che ti interessano non funzionano out of the box.

Per il resto, credo che il modo migliore per imparare ad usare Linux sia quello di disimparare ad usare Windows. Va installato sull'ssd e non su macchina virtuale, altrimenti non lo userai mai per davvero. Seguendo lo stesso ragionamento, bisogna installarlo sul pc principale e non sul rottame vecchio di 10 anni. E, cosa più difficile, bisogna dimenticarsi di Wine e dei programmi che si usano su Windows. Non metto in dubbio che Photoshop sia meglio di Gimp, ma in primo luogo è meglio accettare il sistema per quello che offre: se un programma non è presente nel package manager non lo installi, non cerchi un escamotage per installarlo ugualmente.

Solo dopo aver acquistato un po' di esperienza si può iniziare a smanettarci veramente sopra e a modellare il sistema verso le proprie esigenze. Si può usare Linux anche senza toccare il terminale ed è sicuramente meglio che mettere mano al terminale senza sapere cosa si sta facendo: this is stupid, apparently I have to type "yes, do as I say". Linux ti permette di fare tutto e ti permette anche di fare danni e non è copia/incollando comandi che non si conoscono che si risolvono i problemi.
 
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Se posso dire la mia opinione, i principianti che hanno bisogno di chiedere consigli su che distro usare dovrebbero limitarsi a Ubuntu, Mint o al massimo Pop! OS. Tre distro Unbuntu-based che si impegnano a fornire un ambiente funzionante, senza che sia tu a doverlo far funzionare. Inutile fare scelte esotiche come Garuda et simili, che poi ti riportano a strisciare verso Windows appena scopri 3/4 delle cose che ti interessano non funzionano out of the box.

Per il resto, credo che il modo migliore per imparare ad usare Linux sia quello di disimparare ad usare Windows. Va installato sull'ssd e non su macchina virtuale, altrimenti non lo userai mai per davvero. Seguendo lo stesso ragionamento, bisogna installarlo sul pc principale e non sul rottame vecchio di 10 anni. E, cosa più difficile, bisogna dimenticarsi di Wine e dei programmi che si usano su Windows. Non metto in dubbio che Photoshop sia meglio di Gimp, ma in primo luogo è meglio accettare il sistema per quello che offre: se un programma non è presente nel package manager non lo installi, non cerchi un escamotage per installarlo ugualmente.

Solo dopo aver acquistato un po' di esperienza si può iniziare a smanettarci veramente sopra e a modellare il sistema verso le proprie esigenze. Si può usare Linux anche senza toccare il terminale ed è sicuramente meglio che mettere mano al terminale senza sapere cosa si sta facendo: this is stupid, apparently I have to typie "yes, do as I say". Linux ti permette di fare tutto e ti permette anche di fare danni e non è copia/incollando comandi che si risolvono i problemi.
Infatti, garuda non è comunque in cima alla lista. Forse da sistemista alcune cose le ho date per scontate, ma consiglio di leggere il funzionamento e le guide e come Linix consente di fare Copia e incolla anche io metto buona fede nel lettore e spero che invece di fare copia/incolla dei comandi si metta a leggere il contenuto con tanto si spiegazione, invece, sul dove l'utente debba installare la distro che ha scelto non mi sono posto il problema perché semplicemente l'utente è libero di installarla dove meglio crede, lo so che un utente costretto a convivere con Linux apprende prima per sopravvivenza ma non volevo creare una situazione così drastica già a primo impatto, perché con quel metodo avrei fatto scappare più utenti che altro. Nel mio caso sono partito con Slackware che funzionava bene ma la gestione dei pacchetti era tramite lo slackbuild quindi dovevi cercare li le tue risposte e per comprendere come funzionava dovevi leggerti manuali e wiki a rotta di collo, poi passai a Gentoo che mantenni fino ad un anno dopo 6 anni di utilizzo e li tutto funzionava bene, il gestore dei pacchetti è molto completo di funzionalità con tanto di opzioni per la compilazione dei pacchetti e l'ottimizzazione in base all'hardeare, più ovviamente la compilazione manuale del kernel, che non era un problema se sapevi che hardware avevi installato nella tua macchina, cosa estremamente semplice in un PC assemblato, meno semplice in un portatile di cui a primo colpo no azzeccavi la scheda di rete wireless o il bluetooth, li lanciavi un profondissimo "DO!" e semplicemente riaprivi il menuconfig per ricercare la voce giusta da abilitare o da correggere direttaemente su file in questione, ogni tanto lo reinstallo alle volte su macchia virtuale per pura nostalgia, al momento installato nella mia workstation ho una Arch Linux + Awesome WM perché mi ci trovo bene, è semplice, pulita e leggera, non uso wine perché non mi serve visto che uso solo software multi piattaforma e ho una macchina abbastanza potente da poter usare una virtual macchine con windows per quando devo testare qualcosa legato a quel mondo. Condivido la tua idea ma questo è solo un canovaccio molto scringato.
 
Non fraintendere le mie parole, apprezzo la guida ed è per questo che ho lasciato il like. È ragionevolmente lunga, dettagliata e ben curata. Si nota che hai fatto un lavoro come si deve e che non l'hai scritta per il solo gusto di incrementare il thread counter. La mie non sono critiche, ma considerazioni personali sull'atteggiamento del tipico utente di Inforge: "ubuntu è da noob, voglio usare kali" e poi non ha la più pallida idea di cosa sta succedendo sullo schermo. Ci sono molti utenti che usano Linux solo su macchina virtuale, almeno possono spendere il 99% del loro tempo su Windows e se qualcosa va storto lo cancellano e lo rimettono. Non è questo l'atteggiamento giusto per imparare qualcosa di nuovo e personalmente spingo molto sull'approccio full immersion, come si consiglia di fare a chi vuole imparare una lingua straniera: installarlo sull'ssd del proprio pc principale e smettere completamente di usare Windows almeno per qualche settimana. Io stesso faccio così quando voglio provare una nuova distro, faccio a meno delle virtual machine e parto dal presupposto che . Per il resto sono dell'idea che non c'è niente di male ad usare le cose semplici in modo semplice (e.g., Ubuntu e niente terminale) a patto di impegnarsi ad usarle nel modo corretto e con la consapevolezza di cosa si sta facendo. Avere una transizione windows -> linux tranquilla è più importante di imparare fin da subito gli strumenti caratteristici dell'utenza linux. Secondo me uno degli ostacoli più grandi che bisogna affrontare fin da subito è trovare delle alternative ai programmi a cui si è abituati ad usare su Windows, senza installare Wine perché altrimenti non ha alcun senso usare Linux.

La mia esperienza, come la tua, è un po' diversa dal percorso che mi sento raccomandare a un principiante, ma sono convinto che chi vuole partire fin da subito da una distro un po' più hardcore non è particolarmente interessato a leggere guide introduttive come queste. Gli smanettoni che vogliono fare le cose in modo difficile hanno già le idee chiare su cosa usare e sul perché usarlo... anche se spesso sono meno motivati o meno competenti di quanto credono e finiscono per tornare strisciando verso Windows.
 
Vero, infatti, un paio di volte mi sono capitate persone che avevano problemi con Kali proprio perché non è pensata come distro desktop, Kali è un tool per il pentesting non una distro da utilizzare per svolgere la propria routine:oddio: e non solo si lamentano del fatto che il bluetooth non funzioni quando c'è scritto nella documentazione che quel protocollo è blacklistato e anche del fatto che non gli parta la stampante, come già detto non è una distro desktop e non lo vuole essere per filosofia