Discussione Diffondere informazioni alla polizia e venir pagati, è fattibile?

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Ma meno male che non sia fattibile come cosa in un mondo normale.
Già la descrizione è un ossimoro , " voglio dare informazioni alla polizia su di un criminale dopo che l'ho hackerato".
Diciamo che in questo caso il criminale in primis sei tu e ti stai denunciando , per quanto riguardo il "criminale" hackerato sarà teoricamente una giuria a decidere il perchè e il percome , basandosi su prove ricavate da fonti attendibile e esaminate da personale qualificato .

In america come in Europa ci sono delle piattaforme che permettono di fare una segnalazione anonima , ma niente di più ( è già qui potremmo discutere sull'etica della cosa ).

Penso che sia sbagliato un modo di agire in questi termini , del tipo giustiziere della notte.
Mettiamola in questi termini , mentre tu fornisci le tue prove alle autorità , qualcun altro fornisce a suo tempo delle prove contro i TUOI atti criminali ( in ambito informatico ) , e li non "vince" chi stà più nel "giusto" ma chi ha più fortuna nel trovare le cose più compromettenti da presentare e non è detto che la spunti tu.
Il farsi giustizia da soli è sempre una cosa a doppio taglio , e menomale che viviamo in un mondo dove non avvengono dinamiche del genere , anche perchè chi è che decide i confini poi ? estremizzando potrebbe entrare uno nel bar dove lavora la tua ragazza e tagliarli un dito perchè si è scordata di farli lo scontrino .

Per quanto riguarda l'italia , avere delle prove sensibili riguardo a un reato e non conferirle alle f.d.o se non sotto pagamento và contro l' ART 490 DEL Codice Penale :
" Chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico vero, o, al fine di recare a sé o ad altri un vantaggio "
con reclusione fino a 12 anni
 
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