DRAGON BALL SPARKING ZERO
Traguardo per Dragon Ball Sparking! Zero: il titolo di Bandai Namco registra oltre 3 milioni di copie vendute in un giorno.
L'obiettivo di giochi come Dragon Ball: Sparking! Zero è infatti portare sullo schermo scontri che siano davvero fedeli a quelli visti negli anime più spettacolari, e per raggiungere tale obiettivo gli sviluppatori hanno messo in campo una serie di attenzioni e di assistenze, chiamiamole così, pensate proprio per evitare che la grande libertà offerta da un campo di battaglia virtualmente infinito vada a diluire il ritmo dell'azione o si traduca in frustranti inseguimenti.
L'interfaccia della schermata di selezione non è bellissima, anzi, ma l'elenco dei combattenti appare davvero completo già al lancio (ulteriori aggiunte arriveranno tramite DLC) e include quasi venti modelli di Goku nelle sue varie trasformazioni, tutte le Fusioni che si siano mai viste in Dragon Ball (inclusi GT e Super), nemici iconici come Cell, Freezer e Majin Bu, gli Androidi, la Squadra Ginew, Broly, i "cloni" non canonici dei lungometraggi e i rappresentanti dei dodici universi.
È importante notare che gli sviluppatori non hanno semplicemente inserito più personaggi possibile per far numero, ma hanno dotato ogni guerriero di un repertorio di mosse differente e di una velocità d'esecuzione dei movimenti che riuscisse a esprimere il loro livello: il risultato finale non è ovviamente paragonabile al grado di caratterizzazione di un picchiaduro più classico in stile Dragon Ball FighterZ, ma c'è differenza fra controllare Goku o Freezer, e tanto basta.
È importante notare che gli sviluppatori non hanno semplicemente inserito più personaggi possibile per far numero, ma hanno dotato ogni guerriero di un repertorio di mosse differente e di una velocità d'esecuzione dei movimenti che riuscisse a esprimere il loro livello: il risultato finale non è ovviamente paragonabile al grado di caratterizzazione di un picchiaduro più classico in stile Dragon Ball FighterZ, ma c'è differenza fra controllare Goku o Freezer, e tanto basta.
La modalità storia e l'importanza dei percorsi alternativi
Si tratta di otto diverse campagne che si sbloccano man mano e che seguono le vicende di Goku, Vegeta, Gohan, Piccolo, Trunks del futuro, Freezer, Black Goku e Jiren, spaziando dunque dagli archi narrativi di Dragon Ball Z a quelli di Dragon Ball Super. Inutile dire che lo story mode dedicato a Goku è quello più corposo del lotto, partendo dall'arrivo di Radish e concludendosi con il Torneo del Potere, mentre gli altri risultano molto più brevi pur potendo contare su percorsi affascinanti.
Il vero valore della modalità Episodio Battaglia risiede però nelle sue diramazioni, indicate con un'icona verde nella mappa che segna le tappe di ogni storia. In pratica, laddove si soddisfino determinate condizioni (spesso poco chiare e precise, a essere sinceri) la trama prenderà una piega inedita e alternativa rispetto alle vicende che tutti conosciamo, producendo in alcuni casi una semplice scena extra, in altri veri e propri "what if" dai risvolti sostanziali ed entusiasmanti.
Dopo averlo provato, cosa ne pensate?
Il vero valore della modalità Episodio Battaglia risiede però nelle sue diramazioni, indicate con un'icona verde nella mappa che segna le tappe di ogni storia. In pratica, laddove si soddisfino determinate condizioni (spesso poco chiare e precise, a essere sinceri) la trama prenderà una piega inedita e alternativa rispetto alle vicende che tutti conosciamo, producendo in alcuni casi una semplice scena extra, in altri veri e propri "what if" dai risvolti sostanziali ed entusiasmanti.
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