News Entertainment Google chiude la divisione interna per lo sviluppo di giochi per il suo servizio Stadia

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Nella giornata di ieri tramite un post sul suo blog Google ha annunciato la chiusura della divisione "development" per il suo servizio di cloud gaming: Google Stadia.

Google ha dichiarato che si dedicherà a sviluppare Stadia offrendone la tecnologia a sviluppatori di terze parti, rinunciando quindi a sviluppare titoli in prima persona. "Creare videogiochi di alta qualità richiede troppi anni e una quantità ingente di investimenti per altro senza garanzia di rientrare nei costi di sviluppo sempre maggiori" queste le parole di Phil Harrison il vice presidente di Google e general manager di Stadia.

Google chiuderà entrambi i suoi studi di sviluppo sia a Los Angeles che a Montréal, entrambi facenti parte della divisione Stadia Games Entertainment. I 150 sviluppatori saranno spostati in altri ruoli all'interno della compagnia, mentre Jade Raymond la veterana produttrice e produttrice esecutiva di titoli come The Sims per EA e Assassin's Creed per Ubisoft abbandonerà la compagnia.

Dopo nemmeno due anni si conclude il percorso di sviluppo intrapreso da Google, la piattaforma Stadia è stato annunciata alla GDC nel Marzo 2019.

Che ne pensate?
 
A me sembra che abbiano scoperto l'acqua calda, comunque sicuramente il mercato in questi ultimi anni ha visto la comparsa di nuovi servizi/concorrenti legati la mondo del cloud gaming, e per stare al passo con questi ultimi hanno pensato bene di dedicarsi di più al servizio.

Da quello che si è letto online dopo l'uscita della notizia Google ha preso Jade Raymond e con 1/4 del budget pensava di fare il prossimo The Last Of Us su Stadia fondamentalmente. Non è che se costruisci un "dream team" dirigenziale e prendi 150 developers sottopagati riesci a fare un gioco (una nuova IP) da 0 in 1 anno.
 
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Non condivido la scelta intrapresa da Google. Tuttavia, immagino che questa sia stata presa a seguito di specifiche considerazioni puramente economiche e di mercato.
Ad ogni modo verrà fuori qualcosa di bello, sicuramente si affideranno a gente competente.
 
La difficoltà sarà convincere i publisher nell'effettuare un porting su Linux e su Vulkan dei loro giochi. Quando la piattaforma potrebbe essere spenta nel giro di due mesi.

Per non parlare dei giocatori che devono ri-comprare i loro giochi su Stadia per giocare. Stadia funzionerebbe meglio se fosse come GeForce Now tutti i giochi che possiedi te li ritrovi automaticamente funzionanti con Stadia pagando un mensile.

Infine la perdita più grande è il rinunciare da parte di Google di sviluppare titoli su architettura Stadia.

Per esempio un enorme MMO interattivo e estensibile virtualmente all'infinito.
 
"Creare videogiochi di alta qualità richiede troppi anni e una quantità ingente di investimenti per altro senza garanzia di rientrare nei costi di sviluppo sempre maggiori"
A me sembra che abbiano scoperto l'acqua calda, comunque sicuramente il mercato in questi ultimi anni ha visto la comparsa di nuovi servizi/concorrenti legati la mondo del cloud gaming, e per stare al passo con questi ultimi hanno pensato bene di dedicarsi di più al servizio.
 
Me l'aspettavo una scelta del genere. Forse pensando alla strategie di business è stata la cosa migliore secondo me.
 
Bha i cinesi con le scarpe ci riescono, e i 150 developers sono bambini eh?!?

Non è proprio uguale però :\

Comunque è un peccato, però magari riuscirà Stadia a evolversi attualmente è la seconda piattaforma più promettente sul mercato la prima è ovviamente xCloud di Microsoft inclusa nel Game Pass Ultimate.
 
Ultima modifica:
c'è da vedere cosa offrono in più rispetto alle altre piattaforme, microsoft ora come ora sfonda tutti. Anche se personalmente penso che con la rete che abbiamo in Italia sarà un casino utilizzare queste piattaforme con prestazioni paragonabili alle console fisiche.
 
Sinceramente non sò se sia una notizia positiva, in quanto Google abbia intenzione di tralasciare il settore dei videogiochi avendo dimostrato di essere all'altezza con i concorrenti o negativa in quanto in futuro potrà offrire un servizio più "perfomante" sia esso all'interno del settore videogiochi o dell'utenza in generale. Tuttavia andare a chiudere un settore dall'oggi al domani o comunque in un breve tempo, la dice lunga sul fatto che i tempi sono così repentini che possono cambiare in ora in ora e dal minuto al minuto.
 
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