Discussione Ufficiale Il Bitcoin è un bene rifugio? Come ha influito la guerra in Ucraina

Una Discussione Ufficiale punta a raccogliere tutte le informazioni su un argomento o un fatto di attualità, con costanti aggiornamenti da parte del creatore e dei partecipanti.

Valley

Super Moderatore
10 Aprile 2011
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Bitcoin/USD

La guerra in Ucraina sta proseguendo, le sezioni alla Russia si fanno sempre più sentire e presto potrebbero arrivarne altre. Tutti questi avvenimenti stanno generando ripercussioni nel mondo delle criptovalute?

Un aspetto che stavo notando (vedi grafico sopra) è come il Bitcoin (che prenderemo come riferimento)abbia perso di valore prima della guerra, quando iniziava ad esserci agitazione nell'aria. La Russia iniziava a spostare le sue truppe, iniziavano le "esercitazioni", le accuse, le prime minacce, ecc.. In tutto questo caos il Bitcoin perdeva valore, come se la gente ritirasse i propri soldi per paura di perderli.

La domanda che mi sono posto è se il Bitcoin fosse davvero un bene rifugio​


La gente aveva paura perché la guerra era alle porte eppure vendeva bitcoin, perché? Abbiamo già discusso di come il bitcoin non sia una valuta in grado di sostituire quelle fiat (vedi l'euro) ma tutti l'hanno difeso dicendo come il Bitcoin vada visto più che altro come l'oro digitale o una suo nuova versione.

Eppure mentre il Bitcoin perdeva di valore l'oro cresceva senza sosta.

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Oro Kg/USD

Successivamente la guerra è iniziata, le sezioni si sono attivate e il Rublo russo è crollato di valore. Solo in queste circostanze il Bitcoin ha dato una forte risposta rialzista, in pochissimi giorni è passato da 34.000$ a 44.000$. Eppure non è bastata la guerra per far rompere la resistenza al Bitcoin il quale è presto tornato a valori intermedi alle due cifre prima citate. Nello stesso periodo l'oro ha continuato invece la sua crescita raggiungendo i massimi storici.

Perché il bitcoin non sta salendo alle stelle?​


In questi giorni diverse testate giornalistiche hanno parlato di come la Russia potrebbe cercare di utilizzare Bitcoin e le cryptovalute come mezzo per svicolare tra le sanzioni occidentali, Putin vuole aumentare l'utilizzo delle crypto in Russia anche se al tempo stesso la Banca Centrale Russa pare ancora intenzionata a vietare l'accesso alle criptovalute. Dall'altra parte abbiamo l'Ucraina che utilizza anche le crypto come mezzo per ricevere donazioni.

Sicuramente le criptovalute sono in questo periodo tra incudine e martello, da un lato c'è una forte richiesta per bloccare i conti dei russi gridata a gran voce da Zelensky al fine di incrementare la pressione sul regime di Putin, gli exchange che stanno iniziando a bloccare address che probabilmente sono riconducibili a persone russe che rientrano nelle sanzioni. Dall'altro lato c'è la possibilità di utilizzare le criptovalute per superare questa crisi che vede il Rublo perdere quasi il 50% del suo valore. Immaginate avere 20.000€ in rubli in banca e ritrovarvi tutti i costi raddoppiati, difficoltà a prelevare ed un completo isolamento dal resto del mondo...

S4Y9sTGl

Ruble/EUR
Un ultimo aspetto che volevo discutere con voi è la neutralità delle criptovalute.

Sono davvero neutrali le criptovalute? Sono davvero decentralizzate?​


Le criptovalute sono nate con l'obiettivo di fornire uno strumento economico decentralizzato, è realmente così? Come ho già scritto in precedenza, diversi exchange stanno bloccano address collegati a russi sanzionati dalla NATO, come possono fare questo? Possono grazie al fatto che negli exchange centralizzati (i più utilizzati) le criptovalute sono custodite da quest'ultimi e non dai diretti proprietari. Se quindi un exchange decide di bloccarti i fondi, può farlo, proprio come una banca. Gli exchange stanno diventando una sorta di banca 2.0, grazie anche a tutti i servizi d'investimento che forniscono, sempre più gente lascia le proprie criptovalute in mano a questi. Le criptovalute teoricamente sono decentralizzate ma i fatti mostrano la presenza di una seconda voce che canta fuori dal coro.

Che sia chiaro, gli exchange al di fuori del loro "raggio d'azione" non possono fare nulla, quindi si le criptovalute sono decentralizzate, però forse andiamo in un futuro in cui il loro utilizzo maggiore non lo sarà più.

Come ha detto il fondatore di Ethereum, "Reminder: Ethereum is neutral, but I am not."

 
Complimenti per la discussione! Comunque vorrei aggiungere una cosa: Come detto dal fondatore di Ethereum, i portafogli sono privati e criptati, quindi non si può risalire alla persona che ne usufruisce tantomeno nella sua geolocalizzazione se, ovviamente, effettua transazioni dirette su blockchain piuttosto che affidarsi ad exchange (che passano per il loro monitoraggio, quindi basta che associano account-portafoglio e poof... addio anonimato).

Purtroppo o per fortuna, le blockchain (sembrerà strano) ma sono state create non per specularci quanto per determinare una moneta decentralizzata autosufficiente (o in alcuni casi automatizzazione di passaggio di dati P2P in maniera anonima, vedi ad esempio Hyperledger fabric o framework simili).

Per quanto riguarda la situazione Russia, contate che esistono o è facile per il governo creare un exchange visibile in sola Russia (i codici per le API di collegamento e le sopportabilità verso transazioni su varie blockchain sono materiale pubblico ed utilizzabile/integrabile). Bisogna contare una cosa però: i portafogli su Binance, Crypto.com e altri exchange girano su loro circuiti, quindi in altre parole: Se usi un exchange non sei anonimo, anzi, sanno tutto di te, stesso discorso vale anche per applicazioni come Metamask che addirittura ti geolocalizzano dato che gira su web browser. Fatto sta che se la Russia vuole realmente utilizzate le crypto per evitare sanzioni (o trasferire i beni su "monete" meno calanti della loro e sembra strano dirlo dato che il mercato crypto non sta andando molto bene da oramai 3 mesi), può farlo tranquillamente e nessuno può vincolarli perché come ha introdotto anche Valley, gli exchange non posso andare fuori dal loro raggio di azione.
 
Complimenti per la discussione! Comunque vorrei aggiungere una cosa: Come detto dal fondatore di Ethereum, i portafogli sono privati e criptati, quindi non si può risalire alla persona che ne usufruisce tantomeno nella sua geolocalizzazione se, ovviamente, effettua transazioni dirette su blockchain piuttosto che affidarsi ad exchange (che passano per il loro monitoraggio, quindi basta che associano account-portafoglio e poof... addio anonimato).

Purtroppo o per fortuna, le blockchain (sembrerà strano) ma sono state create non per specularci quanto per determinare una moneta decentralizzata autosufficiente (o in alcuni casi automatizzazione di passaggio di dati P2P in maniera anonima, vedi ad esempio Hyperledger fabric o framework simili).

Per quanto riguarda la situazione Russia, contate che esistono o è facile per il governo creare un exchange visibile in sola Russia (i codici per le API di collegamento e le sopportabilità verso transazioni su varie blockchain sono materiale pubblico ed utilizzabile/integrabile). Bisogna contare una cosa però: i portafogli su Binance, Crypto.com e altri exchange girano su loro circuiti, quindi in altre parole: Se usi un exchange non sei anonimo, anzi, sanno tutto di te, stesso discorso vale anche per applicazioni come Metamask che addirittura ti geolocalizzano dato che gira su web browser. Fatto sta che se la Russia vuole realmente utilizzate le crypto per evitare sanzioni (o trasferire i beni su "monete" meno calanti della loro e sembra strano dirlo dato che il mercato crypto non sta andando molto bene da oramai 3 mesi), può farlo tranquillamente e nessuno può vincolarli perché come ha introdotto anche Valley, gli exchange non posso andare fuori dal loro raggio di azione.
Esattamente, c'è da dire però che se la Russia (stato) movimentasse ingenti somme su blockchain varie sarebbe abbastanza difficile non notarle (secondo me) grazie al fatto che la blockchain è pubblica. Non sapresti di chi siano ma se spostano miliardi te ne accorgi diciamo(?).

Sicuramente in questo periodo le criptovalute sono "incerte" però c'è di nuovo un incremento nella diffusione/discussione di queste nel mondo, di nuovo ho ripreso a sentire parlare di Bitcoin per radio e sui giornali.
 
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Sappi che se un conto è gestito da un exchange, anche se il circuito è blockchain, rimane centralizzato, quindi perché no... ovviamente non sposteranno mai tutto su crypto, al massimo spostano le riserve economiche in una moneta salvavita che possa evitare di perdere soldi per il cambio valuta e attendere "momenti migliori".
Si si chiaro, io intendevo se la Russia dicesse "ciao ciao" al rublo per bitcoin (per dire) xD
 
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Esattamente, c'è da dire però che se la Russia (stato) movimentasse ingenti somme su blockchain varie sarebbe abbastanza difficile non notarle (secondo me) grazie al fatto che la blockchain è pubblica. Non sapresti di chi siano ma se spostano miliardi te ne accorgi diciamo(?).

Sicuramente in questo periodo le criptovalute sono "incerte" però c'è di nuovo un incremento nella diffusione/discussione di queste nel mondo, di nuovo ho ripreso a sentire parlare di Bitcoin per radio e sui giornali.
Da ignorante del mondo della finanza, credo che qualche impennata si potrebbe verificare nel caso abbiano idea di spostare tutto in crypto. Fatto sta che attualmente i russi hanno (correggetemi se sbaglio) ancora canali economici attivi con tipo UAE, quindi possono ancora salvare la loro economia tramite questa "sospensione finanziaria". https://www.reuters.com/business/ex...ating-crypto-uae-seek-safe-havens-2022-03-11/
 
Da ignorante del mondo della finanza, credo che qualche impennata si potrebbe verificare nel caso abbiano idea di spostare tutto in crypto. Fatto sta che attualmente i russi hanno (correggetemi se sbaglio) ancora canali economici attivi con tipo UAE, quindi possono ancora salvare la loro economia tramite questa "sospensione finanziaria". https://www.reuters.com/business/ex...ating-crypto-uae-seek-safe-havens-2022-03-11/
Non sposteranno mai tutto in crypto secondo me. magari aumenteranno (se non lo hanno già fatto) il loro utilizzo ma vedo dura che uno stato così tanto controllato da Putin passi su due piedi da un sistema economico centralizzato ad uno completamente decentralizzato non riconosciuto da altri stati.

Sicuramente richiede tempo e secondo me non gli conviene.
 
Non sposteranno mai tutto in crypto secondo me. magari aumenteranno (se non lo hanno già fatto) il loro utilizzo ma vedo dura che uno stato così tanto controllato da Putin passi su due piedi da un sistema economico centralizzato ad uno completamente decentralizzato non riconosciuto da altri stati.

Sicuramente richiede tempo e secondo me non gli conviene.
Sappi che se un conto è gestito da un exchange, anche se il circuito è blockchain, rimane centralizzato, quindi perché no... ovviamente non sposteranno mai tutto su crypto, al massimo spostano le riserve economiche in una moneta salvavita che possa evitare di perdere soldi per il cambio valuta e attendere "momenti migliori".
 
Bitcoin è un bene rifugio, lo dimostrano i diversi Stati che sono andati in default ad esempio il Venezuela o il Libano che ha salvato i risparmi dall'iperinflazione