Guida IPTV, storia e funzionalità

Athes

Utente Storico
6 Agosto 2010
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Ultima modifica da un moderatore:
Perché qualcuno che non hai mai incontrato deve decidere cosa puoi guardare in TV e quando puoi guardarlo?
È vero che c'è sempre una scelta varia di canali, ma la selezione è ancora limitata e se non si registrano i programmi in anticipo è possibile guardarli solo quando vengono trasmessi.
Non sarebbe bellissimo se guardare la televisione fosse come navigare su internet in modo da poter scegliere il programma che vuoi guardare e dove vuoi guardarlo ?
Questa è una delle promesse dell' IPTV (Internet Protocol Television), che utilizza internet per fornire programmi televisivi "su richiesta".

Come funziona ? Quali vantaggi ci porterà ? Quali sfide dovranno affrontare gli emittenti e le società telefoniche per offrire questi servizi ? Diamo un'occhiata da più vicino !

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Foto: iPlayer britannico "Britsh Broadcasting Corporation" (BBC) è un esempio di un tipo di IPTV conosciuto per rendere disponibile i video su richiesta (video on demand, vod). È possibile guardare programmi trasmessi su circa una dozzina di canali televisivi e radiofonici negli ultimi sette giorni (occasionalmente anche oltre i 7 giorni).Attualmente non fornisce trasmissioni in diretta.

Che cos'è l'IPTV ?
Da un punto di vista del watcher TV, l'IPTV è molto semplice: invece di ricevere programmi televisivi come segnali di trasmissione che entrano in casa da un'antenna sul tetto, una parabola satellitare oppure un cavo in fibra ottica, il tutto viene ricevuto tramite lo streaming (scaricati e riprodotti quasi simultaneamente) attraverso la nostra connessione internet. Non con il tipo di connessione utilizzato oggi, che probabilmente può gestire solo 1/10 Mbps, ma con una linea a banda larga che può arrivare a 10/100Mbps.
Si guarda il programma sul computer o con un set-top box (una sorta di adattatore che si adatta tra la connessione Internet e il ricevitore televisivo, decodificando i segnali in ingresso affinché il televisore possa visualizzare i programmi).
Dal punto di vista di un emittente o di una compagnia telefonica, IPTV è un po' più complesso.
Hai bisogno di un sofisticato sistema di storage per tutti i video che vuoi mettere a disposizione e un'interfaccia web-style che consente alle persone di selezionare i programmi che vogliono guardare. Una volta che un utente ha scelto un programma, è necessario essere in grado di codificare il file video in un formato appropriato per lo streaming, la codifica ( codificandola in modo che solo le persone che hanno pagato possano decodificarlo e riceverlo), incorporare pubblicità (in particolare se il programma è gratuito) e trasmetterla attraverso internet da una persona a (potenzialmente) migliaia o milioni di persone alla volta.
Inoltre, devi capire come farlo per offrire un'immagine costantemente di alta qualità (specialmente se stai pubblicando la tua pubblicità con la tua programmazione, perché questo è ciò che i tuoi inserzionisti paganti si aspettano).

Tre tipi di IPTV
L'IPTV è disponibile in tre diversi tipi. Il primo è quello che stai usando, viene chiamato video on demand (video su richiesta). Con un servizio come Netflix, paghi un abbonamento mensile e decidi in base alla libreria proposta se guardarti una determinata serie tv oppure un film.
Un’altra tipologia di IPTV è offerta da alcune delle più emozionanti TV televisive del mondo. Nel Regno Unito, la BBC rende i suoi programmi, trasmessi la settimana scorsa, disponibili online utilizzando un lettore video (in streaming) chiamato BBC iPlayer. Questo tipo di servizio è talvolta chiamato time-shifted IPTV, perché stai guardando le trasmissioni ordinarie e programmate in un momento che è conveniente per te.
Il terzo tipo di IPTV coinvolge la trasmissione di programmi televisivi in diretta su Internet mentre vengono monitorati, quindi è il live IPTV o IP simulcasting. Tutte e tre le forme di IPTV possono funzionare utilizzando il computer e un normale browser web o (per una qualità molto migliore) un set-top box e una normale TV digitale.
Tutti e tre possono essere consegnati tramite Internet o tramite una rete privata gestita che funziona allo stesso modo (ad esempio, dal telefono e dal ISP a casa tua interamente attraverso la rete del provider).

Come funzionano le IPTV?
Con la TV tradizionale i programmi vengono trasmessi attraverso le onde radio che vengono rimbalzate alle nostre antenne di casa, l’antenna converte le onde in segnale elettrico che viene decodificato dalla TV trasformandoli in suono e immagini (La TV satellitare funziona allo stesso modo, fatta eccezione per il segnale che rimbalza nello spazio e ritorna, mentre il cavo TV invia il segnale direttamente a casa nostra senza onde radio).

Memorizzazione programmi
I programmi live vengono, appunto trasmessi in diretta ma i programmi preregistrati ed i film devono essere in modo da poter essere selezionati per lo streaming su richiesta (on demand). Alcuni servizi VOD limitano il numero di programmi disponibili, non perché sono privi di spazio ma perché viene limitata la banda complessiva del loro servizio.
(Ad esempio, se la BBC mettesse a disposizione tutti i programmi che sono mai stati prodotti sul suo iPlayer, di libero accesso a tutti, una parte significativa dell'intera larghezza di banda del Regno Unito sarà occupata da sitcom e serie tv, potenzialmente rallentando internet)


Preparazione programmi
Per prima cosa il programma TV (preregistrato o in live) viene convertito in un formato digitale che può essere inviato in pacchetti usando il protocollo internet. A volte il programma originale è già in digitale altre volte potrebbe essere nel formato SD che impiega un po’ di tempo per essere processato. Con le attuali limitazioni della banda i video devono essere compressi così da poter far partire lo streaming senza buffering. In pratica, significa che i programmi che sono codificati in MPEG2 o MPEG4 (Nuovo formato che spreca la medesima banda del MPEG2 ma ha una qualità maggiore). Appena fatto vengono inserite le pubblicità ed il programma viene crittografato.


Streaming Programmi
Quando accedi ad un sito web, stai effettivamente creando un collegamento temporaneo tra due computer così che uno possa “estrapolare” informazioni dall’altro. Il tuo computer (client) prende le informazioni dall’altro (solitamente è un pc più potente e si identifica come server) che è collegato direttamente ad un indirizzo IP che corrisponde al sito web che vogliamo visitare, client e server hanno conversazioni intermittenti che permettono al client di “ricevere i files” per costruire la pagina web. Generalmente il server è abbastanza potente da permettere connessioni simultanee. Questo tipo di scaricamento ordinario tra un server client e un server è noto come IP unicasting (la maggior parte delle operazioni di navigazione in Internet rientra in questa categoria).


IP Multicasting
Quando si parla di streaming, il client mette un carico maggiore da far gestire al server, che ha il potenziale per provocare caricamenti, freeze e buffering. Per questo motivo per gli streaming viene utilizzata una tipologia diversa di download, conosciuta come IP Multicasting,dove, ogni pacchetto inviato dal server viene inviato soltanto una volta ma viene inviato simultaneamente a più client. Quindi, se abbiamo 1000 persone che stanno guardando la Champions League nello stesso momento, su internet, riceveranno i pacchetti dello streaming simultaneamente utilizzando l’IP Multicasting.
Se lo stesso provider sta trasmettendo simultaneamente un episodio di Friends e alcuni di quei 100 tizi decidono di cambiare canale per guardarlo, loro, effettivamente passano da un gruppo IP Multicast ad un altro e cominciano a ricevere uno streaming differente, quello di Friends.
Internet non riesce a rendere facile l’invio di informazioni con la stessa affidabilità e velocità in tutto il mondo, per questo motivo le IPTV spesso usano server sincronizzati conosciuti come content delivery networks (CDN) che si occupano di copiare gli stessi dati. Così da permettere agli Americani di guardare in streaming da Mountain View mentre per noi in Europa parte lo streaming dalla Germania o direttamente dall’Italia.

Protocolli IPTV
Quando si effettua lo stream di un programma in realtà non lo si sta scaricando come un file normale. Si sta invece scaricando un po 'di quel file e, mentre si continua la visualizzazione del programma, si sta già scaricando simultaneamente la parte successiva del file pronto per essere visualizzato in un secondo momento. Lo streaming funziona perché il computer (il client) e il server che sta inviando i dati hanno entrambi accettato di creare un collegamento fra di loro. Internet connette con successo praticamente tutti i computer del mondo perché tutti accettano di parlare gli uni agli altri allo stesso modo utilizzando procedure tecniche predisposte chiamate protocolli. Invece di utilizzare i normali protocolli standard basati sul web per il download (tecnicamente conosciuti con i nomi HTTP e FTP), lo streaming prevede l'utilizzo di protocolli adatti per il download simultaneo come ad esempio il protocollo RTP (Real-Time Protocol) e RTSP (Real-Time Streaming Protocol). Lo streaming multicast prevede invece l'utilizzo del protocollo IGMP (IP Group Membership Protocol) il quale consente a un server di trasmettere ai membri di un gruppo di client (in pratica, molte persone che guardano lo stesso canale TV).

Managed networks
Rendere un' IPTV disponibile su internet è molto diverso da renderla disponibile all'interno di una rete privata, cosa che molti fornitori di IPTV in futuro decideranno di fare: controllando tutta la rete infatti è possibile garantire un livello di qualità e di servizio maggiore. In pratica, ciò significa avere una rete altamente organizzata e gerarchica con un "ufficio" nazionale conosciuto come super-head-end (dove i programmi sono memorizzati e l'intero servizio è coordinato) alimentando cosi gli hub regionali denominati uffici video hub (VHOs) i quali a loro volta saranno suddivisi in uffici di distribuzione locali di servizio collegati direttamente alle case degli utenti.

Programmi di visualizzazione
Chiunque di noi abbia un computer e una connessione internet può vedere le IPTV, ma la maggior parte di noi non vuole vedere la televisione sullo schermo del proprio computer portatile. Il futuro delle iptv probabilmente coinvolgerà gli spettatori a comprare il set top box (di solito chiamato stbs), un' apparecchio che da l'input attraverso la connessione internet (utilizzando un cavo o la connessione wi fi) e che consente così di decodificare il segnale e visualizzare un'immagine in alta definizione nella propria tv a schermo piatto. Gli Stbs sono effettivamente dei computer autonomi programmati per fare solo una cosa: ricevere pacchetti di video in streaming, decifrarli, convertirli in file video (mpeg2, mpeg4 o qualunque altro formato) e poi consentirci di visualizzare questi file video in alta qualità. Apple tv lavora da molto tempo a questa parte usando il set top box per eseguire applicazioni semplici su un sistema operativo ridotto (tv os) che gestisce il processo di video streaming via internet.

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Nella foto un tipico dongle. Collegandolo a Internet tramite Wi-Fi e HDMI trasforma la tua TV esistente in un dispositivo di streaming.

Se si cerca qualcosa di più semplice e più compatto ci sono molte alternative per il set top box, é possibile utilizzare quello che viene chiamato un dongle che sembra un po' come una usb flash memory stick, ma consente un accesso ai programmi tv via internet.
Il dongle si inserisce in una presa hdmi della propria tv e una volta collegato via wi fi a internet ci consente di visualizzare programmi televisivi, film e musica direttamente dal nostro televisore.
Molti dongles sono interamente autosufficienti: roku e amazon fire ad esempio lavorano senza alcun aiuto da parte di un computer o di un qualsiasi altro dispositivo. Google chromecast invece è un po' diverso: generalmente esso può essere comandato solamente attraverso il proprio computer, tablet o smartphone (che quindi diventano a tutti gli effetti una sorta di telecomandi), dopodichè è possibile vedere i propri film o serie tv direttamente da internet senza alcun problema.

Qual'é la differenza tra un set top box e un dongle?
É abbastanza semplice: il set top box é una grande scatola che contiene un processore più veloce con più memoria quindi può dare una qualità molto più alta ai video rispetto a un dongle; utile anche quando si cerca di visualizzare film in Full HD o 4k. Molte compagnie come Amazon e Roku offrono la possibilità di acquistare un dongle o un set top box.

Il futuro del broadcasting?
Non esiste e non è mai esistito un grande clamore da parte dei normali spettatori televisivi per le IPTV, anche se è possibile che le cose cambino radicalmente nei prossimi tempi.
L'enorme popolarità dei siti web come BBC iPlayer e registratori video personalizzati (PVR) come TiVO (e Sky + nel Regno Unito) suggeriscono fortemente che la TV si sposterà sempre più da canali largamente definiti (quindi i normali canali) alla programmazione pay-per-view.
In questo modo, la domanda dei consumatori non sarà la principale forza trainante del passaggio dalla televisione radiotelevisiva del XX secolo all'IPTV del XXI secolo. Negli ultimi dieci anni le società telefoniche tradizionali, di fronte alla concorrenza dei rivali, non hanno avuto altra scelta se non ridefinire se stessi come fornitori di servizi di informazione, offrendo connettività a Internet e servizi telefonici. Il più potente e intraprendente tra loro ora però vede un'ulteriore opportunità di business è cioè quella di offrire contemporaneamente ai servizi telefonici anche Internet e TV.
Le società di telefonia offrono già tutti e tre i servizi in attraenti bundle; IPTV consente ai fornitori telefonici e alle emittenti di unire le loro forze e quindi poter collaborare insieme.
Chissà se a lungo termine le persone potranno anche considerare la TV, il telefono e Internet come entità separate o se continueranno a considerarle come un'entità unica.
Il più grande ostacolo al momento è rappresentato dal fatto che troppe case dispongono di connessioni a banda larga con capacità sufficienti per gestire un solo flusso TV di alta qualità, e quindi non è possibile gestire più flussi simultanei (esempio pratico in cui ci sono diversi televisori nella stessa casa).
Si renderebbe quindi necessario per tutti l'aggiornamento dei tradizionali collegamenti a banda larga tramite rame a banda larga a fibre ottiche, in modo da poter fornire alle case dei pacchetti internet con velocità fino a 100Mbps, tutto ciò ovviamente richiederà molto tempo e investimenti considerevoli. Ma fino a che ciò non accadrà, i provider IPTV non saranno in grado di garantire una "qualità del servizio" (spesso definita QoS o talvolta una "qualità di esperienza", QoE) ottima come la TV fornita via cavo, satellite o attraverso le onde radio. La latenza (ritardi nell'arrivo dei pacchetti) e la perdita di pacchetti sono problemi già presenti per quanto riguarda la telefonia VoIP (Voice Over Internet Protocol) e diventano molto più di un problema quando viene aggiunto il video di qualità broadcast. Poiché le IPTV utilizzano dei formati video compressi come MPEG2 e MPEG4, la perdita di pacchetti ha un effetto molto più grave di quanto non avrebbe su flussi video o audio non compressi: maggiore è la velocità di compressione, maggiore è l'effetto che ogni pacchetto perso ha sull'immagine che vedete .
 
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