Newsletter Netbreakers #15 - Tutti gli annunci di Apple, Sony, Microsoft e Facebook, ARM acquisita da Nvidia e Unity si quota in borsa, arrivano i remake Ubisoft

Netbreakers - newsletter che analizza il mondo digitale
Numero 15 - Data 21/09/2020 - Made with for Inforge

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Oggi parliamo di:
  • Apple e il suo evento “Time Flies” del 15 Settembre cosa è stato presentato.
  • PlayStation 5 vs XBOX Series X e S è arrivata la next-gen.
  • Facebook annuncia l’Oculus Quest 2 e il piano per i suoi Glass in arrivo nel 2021.
  • ARM è stata acquisita da Nvidia.
  • Unity si quota in borsa raccogliendo più di 1.3 miliardi di dollari.
  • Ubisoft consacra l’era del “remake” con il ritorno di Prince of Persia.

Una settimana intensa, anche se deludente sotto certi aspetti, la mancata presentazione dell’iPhone 12 mi ha personalmente lasciato con l’amaro in bocca, ma c’era da aspettarselo dopo le dichiarazioni agli investitori del CFO di Apple Luca Maestri che aveva già anticipato il ritardo nell’arrivo degli iPhone ormai attesi per Ottobre. Apple ha invece presentato due dispositivi il nuovo iPad Air e l’Apple Watch SE, rendendo sempre più chiara la sua strategia di mercato.

Ma nonostante questa piccola delusione gli eventi non sono mancati con l’annuncio dei prezzi per le due console di Sony e Microsoft e il Facebook Connect con la presentazione dei nuovi progetti di Facebook per la Virtual Reality con il suo Oculus Quest 2 e l’Augmented Reality con il “Project Aria”, la seconda ancora molto sperimentale, ma che vede Facebook impegnarsi con un partner illustre come Luxottica il gigante italiano del mercato dell’ottica (Rayban, Prada, Armani, Burberry, Chanel, Bulgari, Versace, Coach).

L’acquisizione di ARM da parte di Nvidia e l’arrivo in borsa per Unity invece sono le notizie più interessanti per il mondo tech in ambito “business”. Infine Ubisoft ha finalmente deciso di entrare nel mondo dei “remake” con il ritorno del suo Prince of Persia.



Apple ha tenuto il suo tanto atteso evento, deludendo le aspettative di molti (specialmente i meno informati) essendo un argomento particolarmente interessante ho preferito dedicargli un intero articolo a cui vi rimando senza ulteriori indugi: Analisi e commento agli annunci dell'evento Apple — "Time Flies".


E’ arrivata la next-gen, o quasi direi, con l’annuncio dei prezzi per le nuove console di Microsoft e Sony, un mercato fondamentale per le due aziende con un valore di 160 miliardi di dollari di fatturato.

Abbiamo dedicato due discussioni di approfondimento per permettervi di valutare le rispettive offerte delle due aziende al momento del lancio.
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Approfondimento: PlayStation 5 - Tutte le informazioni sulla console di Sony
Approfondimento: XBOX Series X e S - Tutte le informazioni sulle nuove console Microsoft

Come ho già scritto nella scorsa newsletter Microsoft punta a cambiare drasticamente le regole del gioco per questa nuova generazione, offrendo una console ad un prezzo fortemente concorrenziale la Series S a soli 299€, che permetterà comunque di godere di giochi in 2K a 120 FPS, insieme ad una sottoscrizione a cui Sony non ha ancora saputo rispondere, il Game Pass Ultimate unito anche alla funzionalità xCloud, che permette lo streaming di 150 titoli su Smartphone e Tablet (Android) ad un prezzo estremamente basso 156€ all’anno (12.99€ al mese).

Tutto questo rende l’offerta di Microsoft molto più accessibile rispetto a quanto presentato da Sony.

Dal canto suo l’azienda giapponese cerca di replicare il successo di PlayStation 4 offrendo un “more of the same”. Presentando ai suoi clienti fedeli e nuovi una lineup che promette di dare al giocatore titoli in esclusiva di altissimo profilo giustificando così il costo maggiorato della sua PS5 “Digital Edition” rispetto alla Series S, che con una sottoscrizione permette l’accesso all’uscita di tutti i titoli first party, mentre Sony ha confermato che i giochi adesso costeranno in media 80€ rendendo l’accesso all’esperienza Sony ancora più costoso.

Sony mira a rendere il brand PlayStation una console che offre un’esperienza “premium” al giocatore
giustificando così il prezzo maggiorato.

L’evento di Sony è stato tutt’altro che perfetto, con innumerevoli correzioni e chiarimenti, come ad esempio l’annunciata uscita di DemonSouls e Final Fantasy XVI su PC per poi cambiare totalmente versione alla conclusione dell’evento e soprattutto l’annuncio dell’arrivo di Spiderman Miles Morales e di Horizon Forbidden West anche su PS4, indebolendo notevolmente la lineup di lancio per la sua nuova console. Sony ha anche cercato di rispondere al GamePass con il suo PlayStation Plus Collection che permette l’accesso a tutti i possessori di PS5 e PlayStation Plus senza costi aggiuntivi a 18 titoli di successo su PlayStation 4 come God Of War, The Last of Us, Monster Hunter: World.

Sarà interessante vedere quale delle due strategie pagherà nel lungo periodo sperando che ne beneficino i giocatori.


Facebook durante il suo evento Facebook Connect ha annunciato due interessanti novità hardware in arrivo sul mercato.
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Un rinnovato Oculus Rift Quest, che è più veloce, leggero e con specifiche molto migliori del suo predecessore e in più è molto meno costoso dei modelli precedenti arrivando ad un prezzo di 299€. In più Facebook ha abbandonato l’Oculus Rift S poiché l’Oculus Quest 2 è sia un dispostivo “stand alone” ma anche compatibile con PC tramite l’Oculus Link.

Il nuovo Oculus Rift Quest 2 è dotato del nuovo chip Qualcomm Snapdragon XR2 e 6GB di RAM oltre che un display ad altissima risoluzione che garantisce 1832 x 1920 pixel per occhio, inoltre il refresh rate di questo display raggiunge i 90Hz, rendendo l'esperienza dell'Oculus Rift Quest 2 unica nel suo genere per un dispositivo a questo prezzo.

Insomma Facebook ha chiaramente deciso che è il momento di rendere il VR un dispositivo di consumo, sia perché la tecnologia è matura ma anche perché secondo gli executive del social network blu, le persone sono pronte, probabilmente anche grazie al PlayStation VR, a provare questa tecnologia, che nello scorso anno ha generato 1 milione di dollari in fatturato soltanto in acquisti giochi dall’Oculus Store cifre che sono destinate solo ad aumentare, con l’arrivo di franchise come Assassin’s Creed e Splinter Cell con capitoli dedicati su VR.

Ma Mark Zuckerberg sul palco del Facebook Connect non si è fermato qui presentando anche il futuristico “Project Aria”, un paio di occhiali che utilizzano la realtà aumentata e le fotocamere per “mappare la realtà intorno a voi” scaricando mappe 3D per mostrare cambiamenti nell’ambiente circostante come strade e negozi.



Project Aria non è altro che un prototipo di un prodotto che l’azienda comincerà a testare internamente e con alcuni partner. Ma Facebook, ha tenuto a specificare che sta lavorando ad un altro prodotto “smart” (ma senza display integrati) legato al mondo dell’ottica destinato al mercato consumer e che arriverà nel 2021 grazie alla collaborazione con Luxottica e con il marchio RayBan.



Ormai è certo che il mercato di prodotti AR non tarderà ad arrivare, ormai tutti i principali colossi tecnologici stanno lavorando a qualche prodotto Google ha recentemente acquisito North che aveva precedentemente acquisito la tecnologia sviluppata da Intel per i suoi Vaunt Glass ed è stata la prima azienda a cercare di lanciare un prodotto sul mercato come i Google Glass. Ma anche Amazon e Apple sviluppano questo genere di prodotti che sembrerebbero essere “the next big thing” dopo lo smartphone.


Già ad Agosto parlavamo delle indiscrezioni riguardanti la possibile acquisizione di ARM da parte di Nvidia e la scorsa settimana Nvidia ha confermato l’acquisto di questa azienda strategica per 40 miliardi di dollari. Questa acquisizione permetterà a Nvidia di entrare in un mercato fondamentale per il prossimo futuro l’Intelligenza Artificiale.

Nvidia infatti è la più grande azienda che processa dati IA in remoto grazie all’architettura delle sue GPU.

Invece i processori ARM permettono con costi energetici bassissimi la possibilità di processare grandi quantità di dati contemporaneamente, rendendo possibile l’installazione dei processori ARM direttamente nei dispositivi che ne necessitano la potenza computazionale, quindi evitando di effettuare l’elaborazione dei dati in remoto.
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Ad esempio pensiamo a sistemi di guida autonoma o la tecnologia utilizzata nelle telecamere dei negozi Amazon Go.

Totalmente differente è il funzionamento dell’architettua delle CPU Intel che sono ottime per processare un singolo flusso di dati molto velocemente ma richiedono molta energia per essere alimentate e anche raffreddate.

Per esempio Apple già nel 2017 ha introdotto nel suo iPhone 8 il suo “Neural Engine”, permettendo all’iPhone di svolgere processi di machine-learning per abilitare tecnologie come il FaceID, ma anche tante altre funzionalità sfruttate dalle applicazioni utilizzando il Core ML.


I progressi dell’architettura ARM sono impressionanti, come è possibile vedere anno dopo anno ogni volta che Apple annuncia la nuova generazione dei suoi processori, recentemente il nuovo A14. Quasi come se rispondessero ad una nuova Legge di Moore, quadruplicando la loro efficienza ogni tre anni, rendendo possibili nuove e impressionanti tecnologie, le cui chiavi adesso sono nelle mani di Nvidia.


Unity Software l’omonima azienda dietro il motore di grafico Unity si è quotata in borsa venerdì 18 settembre, vedendo le azioni aumentare di valore del 30% rispetto al prezzo di partenza, valutando quindi la compagnia a quasi 20 miliardi di dollari superando la valutazione della rivale Epic Games di 17.3 miliardi di dollari.

Unity ha raccolto 1.3 miliardi di dollari dagli investitori, che potrebbero essere utili per espandersi ulteriormente
viste le grandi ambizioni del CFO Kim Jabal.

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Unity inizialmente doveva essere uno strumento per sviluppare e lanciare giochi facilmente, soprattutto su piattaforme mobile, ma adesso l’azienda mira più in alto, vedendo il successo dell’Unreal Engine anche nell’industria cinematografica utilizzato anche per creare le ambientazioni e i personaggi della serie Disney ambientata nell'universo di Star Wars "The Mandalorian".

Anche Unity vuole entrare in questi mercati, la tecnologia del motore grafico è già utilizzata da architetti, studi di produzione cinematografici e di product design. L’azienda stima che potrebbe accedere ad un mercato dal valore di 17 miliardi di dollari se si espandesse oltre l’industria videoludica.

L’azienda si concentrerà sullo sviluppare il suo software in tutte le verticalità che gli permetteranno di accedere a più mercati. Soprattutto visti i problemi tra Epic Games e Apple, la posizione di Unity potrebbe risultare appetibile a molti sviluppatori che potrebbero considerare la stabilità dell’azienda un fattore fondamentale per cominciare lo sviluppo dei loro titoli.


Dopo 12 anni ritorna il Prince of Persia nel nuovo “remake” di casa Ubisoft, l’azienda si lancerà nel ricreare l’atmosfera di uno dei migliori giochi mai creati, il titolo originale risale al 2003 e permise a Ubisoft di affermarsi come la casa di sviluppo più famosa di tutti i tempi.

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Ubisoft ha annunciato che la data di rilascio del titolo è prevista per il 21 Gennaio 2021 per PlayStation 4, Xbox One e PC e anche le due nuove console next-gen PlayStation 5 e Xbox Series X e S ad un prezzo di 40€.

Il remake seguirà la trama del gioco originale del 2003, reinventando però le atmosfere del palazzo del sultano di Azad con il nuovo motore grafico di Ubisoft. Prince of Persia è il capostipite del genere combat e parkour, idee che furono poi coniugate all’open world creando il primo Assassin’s Creed, una delle proprietà intellettuali più famose del mondo.

Possiamo tranquillamente dire che il mondo del gaming non sarebbe stato lo stesso senza Prince of Persia.

Molte caratteristiche di questo titolo saranno poi copiate da altri giochi, per esempio il combattimento, che non aveva meccaniche di “targeting” come The Legend of Zelda: The Ocarina of Time e permetteva al giocatore di combattere con più nemici contemporaneamente mentre si muoveva liberamente nel livello. Caratteristica che vediamo nei titoli della serie Batman Arkham.

Un’altra novità fu il doppiaggio particolarmente curato con Yuri Lowenthal, che riprenderà il suo ruolo in questo remake, dando un tono fatato alla storia, raccontata come se fosse tratta da mille e una notte, da parte del principe la cui narrazione si interrompeva soltanto quando il giocatore falliva dicendo la famosa frase: “no no non è andata così”.

Speriamo che questo remake possa rendere giustizia ad un titolo così significativo per l’industria videoludica.