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PayPal apre le porte a Bitcoin (e non solo)
Nei prossimi mesi sarà possibile acquistare e vendere Bitcoin su PayPal. Successivamente si potrà pagare ai venditori che accettano PayPal direttamente in Bitcoin.
Il servizio come solito verrà prima lanciato negli Stati Uniti (online si parla che il lancio avverrà nelle prossime settimane) e consentirà l'utilizzo solamente d Bitcoin. Successivamente verrà esteso in altri paesi (Italia compresa ) e comprenderà anche altre cryptovalute. Per la possibilità di acquistare dai venditori direttamente con cryptovaluta invece si parla di attendere fino al 2021, è possibile quindi che qui in Italia vedremo arrivare tutto il "pacchetto" insieme.
Perché PayPal apre la strada alle cryptovalute e sceglie Bitcoin come prima moneta?
Perché PayPal apre la strada alle cryptovalute e sceglie Bitcoin come prima moneta?
Sebbene i motivi per il quale PayPal abbia aperto le porte alle cryptovalute sono abbastanza chiari, parlando con amici è sorta la domanda "ma perché Bitcoin?". Per alcuni Bitcoin è una moneta ormai troppo vecchia, obsoleta, con "meccanismi" troppo lenti. C'è chi sostiene esistano cryptovalute ben più efficienti e sicure e che dovrebbero essere scelte queste.
Secondo me la scelta di PayPal è abbastanza scontata, oltre ad essere (il Bitcoin) la prima cryptovaluta, quindi quella più famosa, è anche la cryptovaluta più analizzata e studiata. Le cryptovalute sono uno strumento nuovo, molto dinamico e non sotto controllo di terzi. Quando però una società come PayPal vuole (e deve) relazionarsi con una realtà così ed allo stesso tempo con enti come lo Stato, molto meno nuovo, ben poco dinamico e con leggi volte a controllarlo, mi viene naturale pensare che PayPal scelga la cryptovaluta che più è stata studiata, esplorata, testata e consolidata. In un "salto nel vuoto" come possono essere le cryptovalute per un'azienda (non si parla di qualche migliaio di euro ma di milioni) mi sembra normale scegliere la via che garantisce maggior sicurezza, utenza e facilità di relazione con terzi.
Secondo me la scelta di PayPal è abbastanza scontata, oltre ad essere (il Bitcoin) la prima cryptovaluta, quindi quella più famosa, è anche la cryptovaluta più analizzata e studiata. Le cryptovalute sono uno strumento nuovo, molto dinamico e non sotto controllo di terzi. Quando però una società come PayPal vuole (e deve) relazionarsi con una realtà così ed allo stesso tempo con enti come lo Stato, molto meno nuovo, ben poco dinamico e con leggi volte a controllarlo, mi viene naturale pensare che PayPal scelga la cryptovaluta che più è stata studiata, esplorata, testata e consolidata. In un "salto nel vuoto" come possono essere le cryptovalute per un'azienda (non si parla di qualche migliaio di euro ma di milioni) mi sembra normale scegliere la via che garantisce maggior sicurezza, utenza e facilità di relazione con terzi.
E secondo te?
E secondo te?
Bitcoin è la scelta più ovvia ma è anche la più giusta? Che cryptovaluta vedresti bene in un servizio come PayPal?
Un'altra domanda che mi sorge è: quali saranno le commissioni di PayPal? Punterà a spremere il servizio o cercherà di essere concorrenziale a servizi come Square e Coinbase?
Un'altra domanda che mi sorge è: quali saranno le commissioni di PayPal? Punterà a spremere il servizio o cercherà di essere concorrenziale a servizi come Square e Coinbase?