Il 28 Ottobre 2022 Twitter è stata acquisito da Elon Musk con un accordo dal valore di 44 miliardi di dollari. Elon ha celebrato l'acquisizione scrivendo "the bird is freed" e "let the good times roll" direttamente sulla piattaforma ora di sua proprietà.
L'aria di cambiamento, portata dal nuovo proprietario, o meglio la tempesta, avrebbe investito immediatamente il quartier generale di Twitter a San Francisco. Dopo aver decimato i dirigenti ai vertici della società, come ad esempio Pag Agrawal l'ex CEO ma anche Ned Segal il Chief Financial Officer e Bret Taylor ex presidente di Twitter.
Ma non solo i vertici della compagnia sono finiti nell'occhio del ciclone. Elon Musk e il suo team hanno, già dai primi giorni di Novembre, annunciato il licenziamento del 50% dei 7500 dipendenti dell'azienda in tutto il mondo. I 3700 dipendenti "superstiti" il 14 Novembre avrebbero ricevuto una mail dal nuovo CEO di Twitter, con un semplice documento che illustrava la nuova "cultura della compagnia" con lunghe ore di lavoro ad alta intensità i dipendenti avrebbero potuto accettare o rifiutare questi cambiamenti, se avessero deciso di rifiutare (premendo semplicemente un tasto "no" posto alla fine del documento) sarebbero stati considerati come dimissionari e quindi gli sarebbe stata pagata una buon'uscita di tre mesi, con un mese addizionale se avessero deciso di firmare un accordo di non divulgazione.
Ovviamente questo modus operandi può avere una valenza negli USA dove il mercato del lavoro è regolato diversamente rispetto che in Europa. Ma tralasciando questi cavilli legali di cui il team di HR di Elon Musk dovrà occuparsi. Nel giro di 2 settimane dall'acquisizione di Twitter, Elon Musk e il suo "staff" hanno licenziato (o costretto alle dimissioni) oltre il 75% della forza lavoro di Twitter, arrivando quindi a disporre di meno di 1200 dipendenti.
Non è chiaro a nessuno quale sia la strategia di Elon Musk
nella gestione del quarto sito più visitato al mondo.
nella gestione del quarto sito più visitato al mondo.
Dopo il fallimento del rilascio della versione con "Verifica dell'Utente" di Twitter Blue (che permetteva a chiunque pagasse 8$ di ottenere la famosa spunta blu) e il caos che ne è seguito, con innumerevoli account falsi che abusavano di questa funzionalità, cosa che ha portato immediatamente l'azienda a sospenderne la vendita.
Musk avrebbe cercato di rassicurare i principali clienti di Twitter, che pagano ingenti somme di denaro per acquistare pubblicità sul sito del l'uccellino blu. Eppure le parole dell'uomo più ricco del mondo non sono bastate a fermare l'emorragia di clienti che annunciavano la sospensione delle loro campagne pubblicitarie su Twitter. L'azienda non sarebbe più in grado di gestire la moderazione della piattaforma in maniera efficace, così come la comunicazione interna ed esterna.
Elon Musk avrebbe discusso di varie strategie con il suo cerchio ristretto, per monetizzare la piattaforma. Dall'implementare un sistema di pagamenti molto simile a quello che voleva realizzare Facebook con Novi. Permettendo agli utenti di Twitter di inviare denaro tanto velocemente quanto un tweet.
Queste modifiche permetterebbero all'azienda di attrarre i creatori di contenuti in cerca di modi per monetizzare i loro contatti con i fan, anche se Twitter dispone già di Super Follows e "Mance" eppure nessuno utilizza estensivamente queste funzionalità e Twitter non ha nemmeno grossi margini di guadagno.
Nei vari interventi pubblici di Musk è stato menzionato il rilancio di Vine, la piattaforma di produzione di brevi video creata da Twitter, per fare concorrenza a TikTok, ma anche la creazione di una piattaforma simile richiederebbe oltre agli sforzi ingegneristici anche un sistema di moderazione efficiente per evitare di violare il copyright e soprattutto far quadrare i conti competendo con la divisione del 55% dei guadagni proposta da YouTube.
Elon Musk avrebbe anche paventato l'idea di permettere di monetizzare i contenuti NSFW presenti sulla piattaforma, offrendo quindi una divisione dei guadagni, il 13% dei contenuti presente su Twitter è considerato NSFW. Tuttavia le aziende sono molto restie a pagare la pubblicità su piattaforme che ospitano contenuti NSFW e incitano la loro produzione. Per questo motivo i rivali di Twitter, in particolare Facebook e TikTok, non permettono la pubblicazione di questo tipo di contenuti.
Per altro Twitter aveva già sviluppato e poi cancellato lo sviluppo di una piattaforma interna nel suo funzionamento molto simile ad OnlyFans. Lo sviluppo sarebbe stato bloccato dal "Red Team", squadra di Twitter incaricata di valutare eventuali rischi per la piattaforma.
Infine rimarrebbero sul tavolo le "crypto" e l'integrazione con la blockchain di Twitter permetterebbe agli utenti di pagare per registrare i loro tweet permanentemente. Sembrerebbe questa l'idea attualmente in fase di valutazione. Un altro avido utilizzatore di Twitter è Changpeng "CZ" Zhao il fondatore dell'exchange Binance, forse Musk potrebbe pensare di coinvolgerlo nello sviluppo di questa piattaforma. Eppure il recente scandalo di FTX ha reso certi contatti abbastanza rischiosi per Musk, visto lo sguardo dubbioso delle autorità governative su questo tipo di attività legate al mondo delle cryptovalute.
Tanta incertezza insomma, su un'azienda che è passata da essere in un porto relativamente sicuro ad acque a dir poco inquiete, con oltre 1 miliardo di interessi sul debito da pagare ogni anno e una disperata ricerca di liquidità e un team ormai ridotto all'osso con continue defezioni.
Riuscirà Musk con il suo cerchio magico a trovare la formula per risollevare l'azienda? E vedremo quindi il piccolo uccellino trasformarsi in una fenice? Chissà.