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Quasi nessun quotidiano nazionale ne ha parlato, come sempre accade quando si parla di sicurezza informatica. Ma questa notizia merita di essere resa nota: 2 giorni fa il gruppo "cybergang LockBit 2.0" ha rilasciato online tutti i dati esfiltrati dall'ULSS6 Euganea di Padova.
Tra il giorno 2 e 3 Dicembre 2021 è avvenuto un attacco informatico ransomware che ha coinvolto l'azienda sanitaria locale veneta. Che ha tenuto offline i sistemi informatici fino al 12 Dicembre 2021.
Bloccando non solo le operazioni per i tamponi, le vaccinazioni ma anche i call center, l'accesso a tutte le cartelle cliniche, gli sportelli del CUP, le ricette dematerializzate. Ma anche i laboratori di analisi, le commissioni patenti e invalidi e l'anagrafe dello Spisal.
Oltre 10 giorni per sistemare il danno. E infine la beffa, nessuno era sicuro che fossero stati realmente esfiltrati dei dati e per questo le richieste di "riscatto" sono state ignorate. Ora i dati sono stati pubblicati e analizzati.
Citiamo dal comunicato stampa della ULSS6 del 16 Gennaio 2022"Da una prima analisi, effettuata da tecnici specializzati, è emerso che le informazioni copiate e pubblicate dai malviventi sono per lo più documenti di carattere amministrativo e gestionale, come procedure, verbali, regolamenti e disposizioni interne. Nel corso del controllo sono emersi anche file con dati personali e sanitari. Le cartelle pubblicate riguardano la singola struttura ospedaliera di Schiavonia."
Quindi non solo nomi e cognomi ma anche esami e prestazioni subite e relativa data di esecuzione. Non è possibile sapere se sono stati esfiltrati altri dati. Come al solito in Italia il fatto passa totalmente in sordina e senza alcuna presa di responsabilità da parte delle istituzioni. E' stato attivato un call center per informare i pazienti coinvolti nel leak, tutto qua.
Ovviamente, tutto questo lascia con l'amaro in bocca. Chissà se qualcuno si occuperà di investire in sicurezza informatica, assumere personale specializzato e formare i dipendenti per evitare certe problematiche in futuro. Noi speriamo di si, ma siamo rassegnati sul fatto che rimarrà solo una speranza.
Fonti: