Discussione Votazioni elettroniche sicure da remoto: secondo voi è possibile?

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24 Febbraio 2017
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Elezioni politiche, referendum e votazioni di carattere generale non più "dal vivo" ma in sicurezza, telematicamente, da remoto. Secondo voi è o sarà mai possibile? Parliamone in questo topic!​
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1    Votazioni elettroniche, sicure, da remoto: secondo voi è possibile?

Tempo di lettura stimato: 10 min​




Una domanda che mi è sempre sorta spontanea, soprattutto negli ultimi anni a seguito della sempre più crescente evoluzione informatica, è quella relativa all'utilizzo di tecniche così "antiquate" e analogiche nei sistemi di votazione, in Italia così come nel mondo. Possibile che nel 2022 (ormai 2023) non sia ancora possibile digitalizzare il processo e permettere, a chiunque, da ovunque si trovi, di poter votare senza doversi recare alle urne?

I vantaggi di tale meccanismo sarebbero ovviamente molteplici, sia per lo stato che per i cittadini:​
  • si avrebbero sempre sotto mano i risultati aggiornati in diretta, senza dover quindi attendere alcun tipo di spoglio​
  • chiunque potrebbe esercitare il proprio diritto al voto senza alcun tipo di limitazione (il 10% degli Italiani ha difficoltà o non può votare perchè fuori-sede o risiedente all'estero)​
  • i costi sarebbero nettamente ridotti (trasporti, produzione, pagamento dei presidenti dei seggi, ecc.)​

1.1    Perché non se ne discute molto?

Esistono già i concetti di e-voting e i-voting, ma come mai se ne parla poco, non si è mai fatto nulla per implementarli fortemente, o per lo meno non si è mai cercato di evolvere realmente il processo?
Il motivo, suppongo, è da ricercare (tra le altre motivazioni che non tratteremo in questo articolo) nel discorso "sicurezza". Sebbene siano maturi i tempi per permettere a (quasi) qualunque persona di poter votare tramite un dispositivo elettronico, non sono altrettanto maturi per garantire la sicurezza dell'intera infrastruttura. E' molto più complicato spacciarsi per un altra persona dal vivo che da dietro un device connesso a internet.

Certo, con l'avvento e la diffusione delle carte d'identità elettroniche, lo SPID e tutte le tecniche di riconoscimento moderno sarebbe complicato anche falsificare un voto elettronico, ma ciò richiederebbe un enorme sforzo tecnologico da parte dello stato in questione (e addirittura del mondo intero) per cercare di mantenere in linea tutte quante le informazioni delle persone del mondo.​
  1. Come posso limitare una persona ad esercitare un solo voto?
    Verificando la propria identità tramite CIE o SPID​
  2. Come posso limitare altre persone da sfruttare una persona non più in grado di esercitare il proprio voto (eg. morta) o parzialmente in grado di farlo (case di riposo, gravi patologie, ecc.)?
    Mantenendo aggiornati in tempo reale i dati di un'intera nazione e dei propri membri (anche all'estero) e verificandoli propriamente.
  3. Come posso limitare altre persone dal votare a nome di parenti o di altri?
    Bella domanda...
Insomma, non è per nulla facile, soprattutto se pensiamo allo stato attuale della "salute informatica" delle nostre regioni, che fanno acqua da tutte le parti e che sono state recentemente vittime di diversi attacchi informatici (ricordiamo gli attacchi alla regione Lazio e al Piemonte, per fare due esempi).

Oltre alle minacce interne a uno stato, ulteriori minacce potrebbero provenire dall'estero, per cercare di manipolare o influenzare (in parte o in toto) i risultati delle elezioni. Fanno eco a questa affermazione le parole pronunciate da Yevgeny Prigozhin, alleato di Putin, qualche giorno fa:​
"Vi risponderò in modo molto sottile, delicato e, mi scuso, mi permetto una certa ambiguità. Signori, abbiamo interferito in passato, interferiamo e interferiremo in futuro. Con attenzione, precisione, chirurgia e a modo nostro, come sappiamo fare. Durante le nostre operazioni puntuali, asporteremo entrambi i reni e il fegato in una sola volta [...]"​

Se ora come ora l'influenza delle elezioni è principalmente condotta tramite fattori legati a fake news, tolling farms e disinformazione, è anche vero che sono sempre più presenti sul web gruppi di hacktivisti e state-sponsored cybergang disposte a manipolare attivamente tali risultati; e l'utilizzo di meccanismi di votazione digitali attrarrebbe ancora di più l'attenzione di questi gruppi esponendo l'infrastruttura ad attacchi di fatto sempre più mirati.​


Storia che però fa riaccendere la speranza di un futuro più tech per il mondo delle votazioni è il recente utilizzo di macchine specifiche, dedite a questo scopo, in New Hampshire. Nello stato del NH infatti, ben tre città hanno iniziato ad adottare soluzioni telematiche per le votazioni locali, tramite l'utilizzo di "voting machines" con a bordo del software open-source.​

Avere del software open-source è un po' un arma a doppio taglio perchè permette a ricercatori di sicurezza "buoni" di leggere il codice sorgente dell'applicazione per trovare le falle e riportarle ai creatori del programma, ma al contempo permette ai ricercatori "cattivi" di analizzare il codice e rivendere gli eventuali bug trovati per profitto e per altre ragioni. Questo rischio però è sventato dal fatto che per utilizzare queste macchine bisogna recarsi di persona a votare, e attacchi del genere, a un apparato fisico non esposto su internet, possono essere condotti solo in presenza, rendendo quindi l'atto troppo rischioso per valerne la pena.

Queste le parole di Daniel Smith, responsabile della divisione threat intelligence di Radware:​
"Se si vuole violare una cabina elettorale, è necessario recarsi fisicamente sul posto. Se si considera il numero di macchine e la loro diffusione negli Stati Uniti, diventa molto difficile sferrare un attacco fisico contro questi dispositivi. Per questo motivo, gli attaccanti hanno cercato di utilizzare tecniche più efficaci dal punto di vista sociale. [...] Quando si tratta di violare le elezioni, è più facile manipolare l'elettore che le macchine, quindi i nostri sistemi sono effettivamente sicuri. [...] La CIA ha svolto un ottimo lavoro di verifica di questi dispositivi. Hanno effettivamente trovato delle vulnerabilità nei sistemi di voto Dominion e si sono adoperati per correggerle, dichiarando in seguito che non sono state sfruttate in-the-wild. Il motivo per cui lo dico è per sottolineare quanto sia difficile manipolare questi dispositivi."

Inoltre l'utilizzo di macchine con programmi open-source permette di avere maggior trasparenza e fiducia per quello che la macchina svolge dietro le quinte, trasmettendo una maggiore sicurezza al votante che non crederà il proprio vota possa venir alterato.

1.2    Cosa aspettarsi dal futuro?

Insomma, quali sono le vostre opinioni a riguardo? Secondo voi è possibile avere un sistema di votazione telematico sicuro che sia al contempo da remoto? Riusciremo mai in Italia e in Europa ad implementarlo? Cosa ne pensate di un approccio ibrido, in presenza ma al contempo telematico?

Fatemi sapere la vostra, è una questione su cui rifletto da tempo e di cui vorrei conoscere più pareri possibili!​


1.3    Ulteriori risorse e bibliografia


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A me piacerebbe un botto però ritengo sia davvero facile aggirare il sistema così facendo. Non intendo attaccando il sistema "hacker" style ma votando al posto di altri.

Ad esempio, potrei accedere al sistema di votazione con lo SPID di mio nonno e votare per lui quello che voglio io. In casi "più gravi" potrei costringere (vedi mafia) qualcuno a votare come voglio io, facendolo in casa nessuno mi vedrebbe mai.

Un'idea potrebbe essere quella di fare il voto digitale in video-call con un ispettore. Come gli esami universitari durante il covid. Voto dal sito mentre una persona si assicura sia io a votare. Mentre lo scrivo però mi rendo conto che è un meccanismo comunque molto "spigoloso".



Le macchine per votare utilizzate in New Hampshire sono belle, mi piace l'idea, rimane però secondo me il problema sopra forse. Non so se fanno un controllo per verificare che la persona che sta votando alla macchina sia la stessa della tessera elettorale. Se così fosse sarebbe ottimo secondo me, se manca questo controllo invece sarebbe un problema.

Il check che fanno i commissari confrontando il documento con la persona che hanno di fronte per me è essenziale. Non penso però che sia difficile fare questo controllo con quelle macchine. Farlo a casa secondo me è troppo rischioso (posso fare il check della persona e poi vota un altro di fianco a me per dire).
 
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Secondo me è utile per contrastare i voti contraffatti, voglio giusto far presente quanti delitti di mafia vengono sgominati quotidianamente dalle micro-telecamere nascoste negli uffici, che registrano in flagrante reati di corruzione... La tecnologia oggi è un mezzo utilissimo per contrastare il metodo mafioso

Nel palermitano sono stati ripresi veri e propri circhi degli orrori dalle telecamere negli ultimi anni, droga sesso o mazzette in cambio di appalti (risultati in seguito dalle indagini)
 
Effettivamente più mi soffermo a pensare a qualche possibile soluzione per il voto da casa, più mi rendo conto che molto probabilmente è un'utopia e che non potrà mai effettivamente avere un seguito.

Resto però dell'idea che le macchine elettorali possano essere un ottimo passo in avanti. Prima di procedere al voto esegui il riconoscimento della persona fisica tramite il presidente di commissione, dopodichè se effettivamente sei chi dici di essere, anzichè entrare in cabina e crocettare il foglio di carta, passi a votare alla macchina. Rapido e indolore.
 
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Effettivamente più mi soffermo a pensare a qualche possibile soluzione per il voto da casa, più mi rendo conto che molto probabilmente è un'utopia e che non potrà mai effettivamente avere un seguito.

Resto però dell'idea che le macchine elettorali possano essere un ottimo passo in avanti. Prima di procedere al voto esegui il riconoscimento della persona fisica tramite il presidente di commissione, dopodichè se effettivamente sei chi dici di essere, anzichè entrare in cabina e crocettare il foglio di carta, passi a votare alla macchina. Rapido e indolore.
Si concordo, togli i tempi e costi dello spoglio così. Oltre a essere anche più veloce la votazione in se
 
Tematica assai spinosa e di difficile attuazione. Sono una delle prime persone a dire cerchiamo di attivare il voto elettronico e tutto il procedimento elettorale, ma una riforma in tal senso non la vedo di immediata applicazione in quanto come si può intuire subito ci sono delle precauzione che devono essere sperimentate e attuate in conformità alle caratteristiche del voto sancito come nella Costituzione ("Il voto è personale ed eguale, libero e segreto.."), ora l'unico principio su cui possa essere messa in discusso tale sistema e la segretezza (tra l'altro ci sarebbe da considerare tutto il sistema ovvero dai server che possano reggere la simultaneità e che venga rispettata la corrispondenza di 1 persona = 1 voto alla piattaforma in modo che, appunto, con lo SPID l'utente possa accedere e che la sua scelta possa essere celata).

Indubbiamente per chi ha visto come funziona un seggio elettorale (referendum, politiche e/o amministrative) saprà bene che la carta non manca e tra l'altro c'è sempre l'errore umano che per far quadrare i conti, specialmente per grossi numeri, non è così semplice ed è qui che tale procedura di informatizzazione del voto potrebbe surclassare notevolmente, oltre a poter dare dei resoconti parziali istantanei. Tuttavia digitalizzare questo processo senza aver la possibilità di sperimentazione per verificare che il sistema possa essere realizzato e che non possa andare a pregiudicare nulla al momento del vero voto, rende ancor di più critica la discussione.
 
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Tematica assai spinosa e di difficile attuazione. Sono una delle prime persone a dire cerchiamo di attivare il voto elettronico e tutto il procedimento elettorale, ma una riforma in tal senso non la vedo di immediata applicazione in quanto come si può intuire subito ci sono delle precauzione che devono essere sperimentate e attuate in conformità alle caratteristiche del voto sancito come nella Costituzione ("Il voto è personale ed eguale, libero e segreto.."), ora l'unico principio su cui possa essere messa in discusso tale sistema e la segretezza (tra l'altro ci sarebbe da considerare tutto il sistema ovvero dai server che possano reggere la simultaneità e che venga rispettata la corrispondenza di 1 persona = 1 voto alla piattaforma in modo che, appunto, con lo SPID l'utente possa accedere e che la sua scelta possa essere celata).

Indubbiamente per chi ha visto come funziona un seggio elettorale (referendum, politiche e/o amministrative) saprà bene che la carta non manca e tra l'altro c'è sempre l'errore umano che per far quadrare i conti, specialmente per grossi numeri, non è così semplice ed è qui che tale procedura di informatizzazione del voto potrebbe surclassare notevolmente, oltre a poter dare dei resoconti parziali istantanei. Tuttavia digitalizzare questo processo senza aver la possibilità di sperimentazione per verificare che il sistema possa essere realizzato e che non possa andare a pregiudicare nulla al momento del vero voto, rende ancor di più critica la discussione.
Ah beh assolutamente, servirebbe prima di tutto sperimentare per qualche tempo l'effettività e l'efficacia del processo appunto per identificare eventuali falle (sia tecniche che di processo).

Effettivamente anche il discorso di privacy e segretezza credo possa trasformarsi in un problema, più che altro nel trovare il giusto quadro di informazioni salvate per prevenzione (in caso di attività illecite), senza che sfoci in una perdita di segretezza.

Sarebbe comunque una bella sfida!
 
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Aggiungo che un sistema del genere per un semplice referendum sarebbe meno gravoso/laborioso (tanto è un semplice si o no che chiaramente devono essere ben conteggiati), rispetto ad delle politiche dove ci si trova di fronte a n-liste con, eventuali, n-preferenze quindi oltre a tutto quello che avviene post voto deve essere ben chiaro, trasparente, inequivocabile (proprio secondo uno dei capisaldi dello stato italiano) quello che è la scheda elettorale elettronica, inoltre, ora che ci penso, mi sovviene un altro grande dubbio/problematica che sarebbe da dover risolvere ovvero qualora l'elettore commette un'errore nella votazione, ora nel caso cartaceo non ci sono dei grossi problemi (al di là della registrazione nel verbale) infatti viene considerata in un certo modo la scheda contenente il voto sbagliato e autenticata un nuova scheda da consegnare allo stesso elettore cosicché possa "modificare" il proprio voto, adesso se si volesse applicare questa pratica con un voto elettronico tale pratica non sarebbe più eseguibile, giusto?

Inoltre ci sarebbero tanti altri accorgimenti da dover pianificare e provando a fare una previsione a spanne di quando un sistema così intuitivo potrà essere applicato/realizzato, ci si può rendere conto che potranno passare diversi decenni. In conclusione volevo chiarire che sono completamente a favore di questo sistema di voto poiché rende le consultazioni molto più rapide e senza dover attendere chissà quali tempi (paragonate a delle ere geologiche) per avere degli esiti.
 
mi sovviene un altro grande dubbio/problematica che sarebbe da dover risolvere ovvero qualora l'elettore commette un'errore nella votazione, ora nel caso cartaceo non ci sono dei grossi problemi (al di là della registrazione nel verbale) infatti viene considerata in un certo modo la scheda contenente il voto sbagliato e autenticata un nuova scheda da consegnare allo stesso elettore cosicché possa "modificare" il proprio voto, adesso se si volesse applicare questa pratica con un voto elettronico tale pratica non sarebbe più eseguibile, giusto?
Questo è un gran quesito a cui non avevo minimamente pensato ma che effettivamente incide parecchio. Su due piedi ti direi che fai ri-votare il votante e il suo voto viene sovrascritto, però mi sorge un altro dubbio.

Il voto deve essere segreto e c'è il diritto della privacy, ma in che senso segreto? Nel senso che non deve essere possibile, in alcun modo, risalire alla corrispondenza tra voto e votante? Col sistema cartaceo però sbaglio o si può? Mi sembra che quando si voti venga abbinato il numero di protocollo della scheda assegnata al codice della propria tessera elettorale, per cui in teoria è possibile risalire al voto della persona.
 
"Il voto deve essere segreto e c'è il diritto della privacy, ma in che senso segreto?"

Anche se lo tieni segreto si capisce, vado a votare non dico niente tengo tutto segreto ma poi sui social reposto la meloni ogni 2x3, seconde te chi ho votato?
 
Anche se lo tieni segreto si capisce, vado a votare non dico niente tengo tutto segreto ma poi sui social reposto la meloni ogni 2x3, seconde te chi ho votato?
Su quello hai ragione, ma lì è un problema tuo (tu ipotetico, non tuo tuo). Nel caso contrario però, in cui io non pubblicassi nulla di politico e volessi che il mio voto rimanesse 100% segreto, sulla carta non sarebbe possibile... per cui sbaglio io l'interpretazione?
 
Questo è un gran quesito a cui non avevo minimamente pensato ma che effettivamente incide parecchio. Su due piedi ti direi che fai ri-votare il votante e il suo voto viene sovrascritto, però mi sorge un altro dubbio.

Il voto deve essere segreto e c'è il diritto della privacy, ma in che senso segreto? Nel senso che non deve essere possibile, in alcun modo, risalire alla corrispondenza tra voto e votante? Col sistema cartaceo però sbaglio o si può? Mi sembra che quando si voti venga abbinato il numero di protocollo della scheda assegnata al codice della propria tessera elettorale, per cui in teoria è possibile risalire al voto della persona.
La sovrascrizione, se così possiamo intendere, deve essere anonima ovvero poter andare a risalire al votante tramite la scheda infatti, proprio sulla scheda non ci devono essere segni distintivi (al di là del tagliando antifrode che viene tagliato al momento dell'inserimento nell'urna). Effettivamente dalla trascrizione della documento di riconoscimento e della tessera é facilmente risalire alla persona che ha votato, ma chiaramente non puoi stabilire quale tra le schede corrisponde a quella determinata persona. Attualmente con il sistema cartaceo viene rispettata la segretezza.
 
  • Grazie
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