Discussione Perché Linux non è Windows

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SpeedJack

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18 Febbraio 2010
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Questa è una traduzione italiana prodotta da inforge.net dell'articolo di Dominic Humphries disponibile qui:
Linux is NOT Windows

Traduzione Italiana a cura di:
Grazia Casci ( @S e r e n d i p i t y ) - [email protected]
Niccolò Scatena ( @SpeedJack ) - [email protected]

Con l'aiuto di:
@syscall - [email protected]


Questo articolo è disponibile anche in formato PDF qui: Linux Non è Windows.pdf - Google Drive
Senza Watermark (by murdercode): Linux Non è Windows.pdf (No Watermark) - Google Drive


L'opera è rilasciata sotto Licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International. Chiunque sviluppi un'opera derivata a partire da questa traduzione rispetti i termini della licenza (vedi footer).


Nel seguente articolo, mi riferisco ai sistemi operativi GNU/Linux e ai vari progetti Free & Open-Source Software (FOSS) sotto il nome comune di "Linux". Credo sia più chiaro.

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(Linux Non è Windows)

Traduzione Italiana


Se ti è stata linkata questa pagina, molto probabilmente sei un nuovo utente di Linux che non riesce bene ad accettare il passaggio da Windows a Linux. Questo risulta essere un problema per molte persone, quindi ho deciso di scrivere questo articolo. Molte difficoltà nascono da dei singoli problemi ben definiti, quindi questo articolo è diviso in varie aree di problema.

Problema #1: Linux non è esattamente la stessa cosa di Windows

Potrebbe divertirti vedere quante persone condividono questa critica. Queste persone vengono su Linux nella speranza di trovare una versione gratuita e open-source di Windows. Molto spesso, questo è ciò che hanno sentito dire da utenti Linux molto zelanti. Ad ogni modo, è una speranza paradossale.

Le ragioni specifiche per cui le persone provano Linux sono molto variabili, ma il motivo principale è essenzialmente uno: Essi sperano che Linux sarà migliore rispetto a Windows. Parametri comuni di valutazione per misurare il valore sono il costo, le possibilità, le prestazioni e la sicurezza. Ce ne sono anche molti altri ovviamente. Ma ogni utente Windows che prova Linux, lo fa perché spera che sarà migliore di quello che avevano prima.

Qui sta il problema.

È logicamente impossibile per qualsiasi cosa essere migliore di qualsiasi altra cosa rimanendo completamente identica a essa. Una copia perfetta di qualcosa sarebbe allo stesso livello di quella cosa, ma non potrebbe mai superarla. Quindi quando provi Linux nella speranza che sia migliore, necessariamente speri che sia diverso. Troppe persone non si rendono conto di questo dato di fatto, e riportano ogni differenza tra i due sistemi operativi (OS) come fallimenti di Linux.

Ad esempio, considera gli aggiornamenti dei driver: in Windows solitamente si effettua l’aggiornamento di un driver hardware andando sul sito del produttore e scaricando il nuovo driver; mentre in Linux si aggiorna semplicemente il kernel.

Questo significa che un singolo aggiornamento di Linux fornirà insieme anche tutti i nuovi driver disponibili per il tuo computer, mentre in Windows c’è bisogno di navigare vari siti e scaricare tutti gli aggiornamenti individualmente. È un sistema molto diverso, ma non è di certo sbagliato. Però molte persone si lamentano di questo perché non sono abituate a usare questo sistema.

Oppure, come esempio probabilmente più famoso, considera Firefox (FF): uno dei più grandi successi open-source della storia. Un browser web che ha conquistato il mondo veloce come una tempesta. Ha raggiunto il suo successo diventando una perfetta imitazione di Internet Explorer (IE), il browser più famoso a quei tempi?

No. Ha avuto successo perché era migliore di IE, ed era migliore perché era diverso. FF aveva la navigazione a schede, i live bookmark (RSS), la barra di ricerca incorporata, il supporto per il formato PNG, l’estensione AdBlock, e tante altre cose meravigliose. La funzione “Trova” appariva in una barra in basso e cercava per le corrispondenze nel momento stesso in cui scrivevi, colorandosi di rosso quando non trovava niente. IE non aveva la navigazione a schede, non aveva gli RSS, la barra di ricerca incorporata si poteva avere solo installando estensioni di terze parti, e aveva una schermata per la ricerca che richiedeva un click su “OK” per iniziare a cercare e un altro click su “OK” per rimuovere il messaggio di errore “Non trovato”. Una chiara e inconfutabile dimostrazione di una applicazione open-source che raggiunge il successo diventando migliore, e diventa migliore rendendosi diversa. Se FF fosse diventato una copia di IE, sarebbe svanito nell’oscurità. In egual modo, se Linux fosse diventato una copia di Windows, sarebbe successa la stessa cosa.

Quindi la soluzione al problema #1: ricorda che quelle cose di Linux che si usano allo stesso modo al quale sei abituato, non sono nuove o migliori. Sia benvenuto tutto ciò che è diverso in quanto sono le uniche cose ad avere una possibilità di brillare.

Problem #2: Linux è troppo diverso da Windows

Questo problema nasce quando le persone si aspettano che Linux sia diverso, ma trovano che alcune differenze siano troppo radicali per i propri gusti. Probabilmente il caso più comune è quello della grande scelta disponibile per gli utenti Linux. Mentre un utente Windows ha sempre il desktop Classico con Wordpad, Internet Explorer e Outlook Express installati, un utente Linux ha centinaia di distribuzioni tra le quali scegliere, quindi deve scegliere tra GNOME, KDE, Fluxbox e molti altri (lista di Desktop Enviroment e Window Manager, NdT), tra vi, emacs e kate (lista di editor di testo, NdT), tra Konqueror, Opera, Firefox e Mozilla (sic erat scriptum, NdT), e così via.

Un utente Windows non è abituato a fare così tante scelte solo per far andare il sistema. Messaggi disperati come “Deve per forza esserci così tanta scelta?” sono molto frequenti.

Linux ha veramente bisogno di essere così diverso da Windows? Dopo tutto, sono entrambi sistemi operativi. Svolgono entrambi lo stesso lavoro: accendere il tuo computer e darti qualcosa con cui puoi eseguire le applicazioni. Non dovrebbero essere più o meno identici?

Guardalo da un altro punto di vista: esci di casa e guarda tutti i vari veicoli che girano per la strada. Questi sono tutti veicoli progettati più o meno per lo stesso obiettivo: portarti da A a B muovendosi sulle strade. Puoi notare però le grandi differenze tra tutti questi veicoli.

Ma, forse penserai, le differenze tra le macchine sono minori: hanno tutte delle ruote, controlli a pedali, una leva del cambio, un freno a mano, porte e finestre, un serbatoio per il carburante. Se sai guidare una macchina, sai guidare qualsiasi macchina!
Tutto vero. Ma non hai notato che alcune persone non stanno guidando delle macchine, ma invece stanno andando in motocicletta?

Cambiare da una versione di Windows a un'altra è come cambiare da una macchina a un'altra. Onestamente io non saprei dire qual è la differenza tra Win95 e Win98. Tra Win98 e WinXP ci sono state delle modifiche maggiori, ma in realtà niente di veramente sostanziale.

Ma cambiare da Windows a Linux è come cambiare tra una macchina e una motocicletta. Sono entrambi dei SO/veicoli. Fanno uso dello stesso hardware/asfalto. Ti permettono entrambi di eseguire le applicazioni/trasportarti da A a B. Ma hanno due approcci fondamentalmente diversi per svolgere tale compito.

Windows/la macchina non è sicura dai virus/furti a meno che non installi un antivirus/blocchi le portiere. Linux/la motocicletta non ha virus/portiere, quindi è perfettamente sicuro/a senza che tu debba installare un antivirus/bloccare le portiere.

Oppure, invertendo le similitudini:

Linux/la macchina è stata progettato/a per essere usata da più utenti/passeggeri. Windows/la motocicletta è stata fatto/a per un utente/passeggero. Ogni utente Windows/motociclista è abituato a essere in pieno controllo del suo computer/veicolo in ogni momento. Un utente Linux/passeggero ha il pieno controllo del suo computer/veicolo solo se è loggato come root/seduto al posto di guida.

Due approcci differenti per conseguire lo stesso obiettivo. Si differenziano in molte cose fondamentali. Hanno diversi punti di forza e di debolezza: una macchina è ovviamente preferibile nel trasportare una famiglia con tanti bagagli da A a B: più sedili e più spazio. Una motocicletta è la scelta migliore per trasportare una sola persona da A a B: meno carico e minor spreco di carburante.

Ci sono tante cose che non cambiano quando passi da una macchina a una motocicletta: Devi sempre riempire il serbatoio, devi sempre guidare sulle stesse strade, devi sempre rispettare i semafori e i cartelli di STOP, devi sempre avvisare prima di svoltare, devi sempre obbedire agli stessi limiti di velocità.

Ma ci sono anche molte cose che cambiano: gli autisti di auto non hanno bisogno di indossare caschi, i motociclisti non devono mettere la cintura di sicurezza. Gli autisti di auto devono girare le ruote per svoltare, i motociclisti devono sporgersi. Gli autisti di auto accelerano spingendo un pedale, i motociclisti accelerano girando una mano sul manubrio.

Un motociclista che prova a far svoltare un auto sporgendosi di lato probabilmente non sopravvivrà abbastanza per capire cosa ha sbagliato. Gli utenti Windows che provano ad utilizzare le loro abilità e abitudini già acquisite su Linux andranno incontro a molti problemi. Infatti, proprio per questo motivo, gli “Utenti Pro” di Windows solitamente hanno più difficoltà con Linux di quante ne abbiamo le persone con poca o nessuna esperienza di computer. Solitamente, le critiche “Linux non è ancora pronto per il desktop” più veementi provengono da utenti che hanno messo le proprie radici in Windows e sostengono che se loro non sono stati in grado di passare a Linux, un utente meno esperto non ha alcuna possibilità. Ma questo è l’esatto opposto della verità.

Quindi, per evitare il problema #2: non dare per scontato che essere un utente esperto di Windows significa che sei un utente esperto di Linux: quando inizi con Linux, sei sempre un novizio.

Problema #3: Shock culturale

Sotto-problema #3a : C’è una cultura

Gli utenti Windows si trovano più o meno in una relazione cliente-fornitore: loro comprano il software, le garanzie, il supporto, e così via. Si aspettano che il software abbia un certo livello di usabilità. Sono abituati inoltre ad avere dei diritti sul software: hanno pagato per il supporto tecnico e hanno ogni diritto di riceverlo se lo richiedono. Hanno anche a che fare maggiormente con enti piuttosto che con persone: i loro contratti sono fatti con una compagnia, non con una persona.

Gli utenti Linux si trovano più in una comunità. Non devono comprare il software, non devono pagare per il supporto tecnico. Scaricano il software gratuitamente e utilizzano chat e forum per ricevere aiuto. Hanno a che fare con le persone, non con le aziende.

Per dirlo semplicemente, un utente Windows non si affezionerà a Linux portando su Linux i suoi atteggiamenti abituali.

La prima causa di problemi sembra risiedere nell'interazione online: un utente-"3a" nuovo su Linux chiede aiuto per un suo problema. Quando non riceve un aiuto che ritiene accettabile, inizia a lamentarsi e a chiedere ancora aiuto. Perché questo è il modo al quale era abituato con il supporto tecnico pagato. Il problema è che adesso non ha più un supporto tecnico pagato. Adesso c'è un gruppo di volontari che desiderano aiutare le persone con i loro problemi per loro naturale bontà d'animo. Il nuovo utente non ha alcun diritto di pretendere niente da loro, allo stesso modo di come qualcuno che sta raccogliendo soldi per beneficienza non può pretendere donazioni maggiori dai donatori.

Ancora: un utente Windows è abituato ad utilizzare software commerciale. Le aziende non rilasciano software fino a che esso non è abbastanza sicuro, funzionale e user-friendly. Quindi questo è ciò che un utente Windows si aspetta dal software: parte dalla versione 1.0. I software Linux, invece, sono solitamente rilasciati appena iniziano ad essere sviluppati: partono dalla versione 0.1. In questo modo, le persone che realmente hanno bisogno di queste funzionalità possono averle il prima possibile; sviluppatori interessati possono impegnarsi nel migliorare il codice; e la comunità nel suo insieme resta sempre consapevole sulle novità.

Se un utente-"3a" incappa in qualche problema con Linux, si lamenterà: il software non raggiunge gli standard minimi accettabili, e pensa quindi di avere il diritto di aspettarsi questi standard. Probabilmente inoltre non la prenderà bene quando riceverà sarcastiche risposte come "Chiederei un risarcimento fossi in te".

Quindi, per evitare il problema #3a: semplicemente ricorda che non hai pagato lo sviluppatore che ha scritto il software o la persona online che ha cercato di aiutarti. Loro non ti devono niente.

Sottoproblema #3b : Nuovo Vs. Vecchio

Linux è praticamente nato come hobby di un hacker. Riuscendo ad attrarre altri hacker hobbysti è cresciuto nel tempo. Ci è voluto molto tempo prima che qualcuno, che non fosse un geek (= esperto informatico, NdT), avesse una possibilità di ottenere una installazione subito funzionante di Linux. Linux è stato creato "dai geek, per i geek" e ancora oggi la maggior parte degli utenti Linux attivi si dichiarano geek.

E questa è praticamente una buona cosa: se hai un problema con l'hardware o il software, avere un gran numero di geek disponibili a lavorare sulla soluzione è un bel vantaggio.

Ma Linux è cresciuto molto da quando è stato creato. Ci sono distribuzioni che chiunque può installare, anche distribuzioni in live CD che riconoscono tutto l'hardware senza richiedere alcun intervento. Linux ha cominciato ad attrarre utenti non-hobbysti che sono semplicemente interessati a questo sistema in quanto è libero dai virus e facile da aggiornare. Non è raro che ci sia attrito tra i due schieramenti. Bisogna però ricordare che non c'è una vera cattiveria da entrambe le parti: è la mancanza di comprensione che causa problemi.

Prima di tutto, incontrerai quei geek testardi che ancora ritengono che chiunque usi Linux è un geek. Questo significa che loro si aspettano un alto livello di conoscenza, e questo spesso li porta ad essere accusati di arroganza, elitarismo e maleducazione. E in tutta onestà, a volte è proprio così. Ma il più delle volte non è così: è elitario dire "Ognuno deve sapere questo". Non è elitario dire "Tutti sanno questo" - piuttosto è il contrario.

Poi, incontrerai quei nuovi utenti che stanno cercando di fare il passaggio dopo una vita che utilizzano sistemi operativi commerciali. Questi utenti sono abituati a software che chiunque può utilizzare facilmente, fuori da qualsiasi schema.

I problemi nascono perché il primo gruppo è fatto da persone a cui fa piacere avere la possibilità di strappare in mille pezzi il loro sistema operativo e ricostruirlo come piace a loro, mentre il secondo gruppo tende a essere indifferente al modo in cui funziona il proprio sistema operativo, basta che funzioni.

Una situazione parallela che può benissimo enfatizzare il problema è quello dei LEGO. Ossia il seguente:

Nuovo: Volevo una nuova macchina giocattolo, e tutti quanti erano in delirio su quanto fossero magnifiche le macchine LEGO. Quindi ho comprato un po' di LEGO, ma quando sono arrivato a casa, nella scatola ho semplicemente trovato un mucchio di blocchetti e ingranaggi. Dov'è la mia macchina??

Vecchio: Devi costruirti la tua macchina con i blocchetti. Questo è il punto fondamentale dei LEGO.

Nuovo: Cosa?? Non so come costruire una macchina. Non sono un meccanico. Come pensi che io possa sapere come mettere insieme tutti i blocchetti??

Vecchio: C'è un volantino dentro alla scatola. Ti spiega esattamente come mettere insieme i blocchetti per ottenere una macchina giocattolo. Non hai bisogno di sapere come, basta che segui le istruzioni.

Nuovo: Okay, ho trovato le istruzioni. Ma mi ci vorranno molte ore di tempo! Perché non vendono semplicemente le macchina giocattolo senza obbligarti a costruirtela??

Vecchio: Perché non tutti vogliono farsi una macchina giocattolo con i LEGO. Si può creare qualsiasi cosa vogliamo. Questo è il punto fondamentale.

Nuovo: Non vedo comunque perché non possono fornirle come macchine così che le persone che vogliono una macchina ne avranno una e le altre persone possono smontarla se vogliono. Ad ogni modo, sono finalmente riuscito a metterli insieme, ma alcuni pezzi a volte si staccano. Cosa posso fare? Posso incollarli?

Vecchio: Sono LEGO. Arrivano smontate per essere montate. Questo è il punto fondamentale.

Nuovo: Ma non le voglio già smontate. Voglio solo una macchina giocattolo!

Vecchio: Allora perché c**zo hai comprato una scatola di LEGO??

Tutti concorderanno sul fatto che i LEGO non sono fatti per le persone che semplicemente vogliono una macchina giocattolo. Non capiteranno mai conversazioni come la precedente nella vita di tutti i giorni. Il punto fondamentale di LEGO è quello di divertirsi a costruire quello che vuoi e in questo modo puoi ottenere qualsiasi cosa. Se non sei interessato a costruire qualcosa, LEGO non fa per te. Mi pare abbastanza ovvio.

Per l'utente Linux che utilizza questo sistema da molto tempo, vale la stessa cosa: Linux è open-source, con un insieme di software completamente personalizzabile. Questo è il punto fondamentale. Se non vuoi lavorare per personalizzartelo al massimo, perché utilizzarlo?

Ma c'è stato poi un mucchio di lavoro per rendere Linux più facilmente utilizzabile da non-hacker, una situazione che non è molto diversa dal vendere kit LEGO pre-assemblati, in modo che sia apprezzato da una maggior audience. Quindi si hanno conversazioni che non sono molto diverse dalla precedente: i nuovi arrivati si lamentano per la presenza di cose che gli utenti già stabilizzati considerano essere cose fondamentali, e risentono di aver dovuto leggere un manuale per avere qualcosa di funzionante. Ma lamentarsi del fatto che ci sono troppe distribuzioni; che il software ha troppe opzioni di configurazione; o che non funziona perfettamente senza metterci le mani; è come lamentarsi che i LEGO possono essere trasformati in troppe cose senza apprezzare il fatto che possono essere smontati in blocchetti e ricostruiti in tante altre cose.

Quindi, per evitare il problema #3b: semplicemente ricorda che ciò che Linux sembra essere adesso non è ciò che Linux era un tempo. Le più grandi e necessarie parti della community di Linux, gli hacker e gli sviluppatori, amano Linux perché possono modificarlo come piace a loro; non gli piace che abbiano tutto già pronto, anche se così devono costruirselo prima di poterlo utilizzare.

Problema #4 : Sviluppato per lo sviluppatore

Nell'industria delle macchine, difficilmente la persona che ha progettato il motore avrà sviluppato anche l'interno del veicolo: richiedono abilità completamente diverse. Nessuno vuole un motore che semplicemente appare veloce e nessuno vuole l'interno che funziona perfettamente ma è piccolo e brutto. Allo stesso modo, nell'industria del software, l'interfaccia grafica (UI) non è solitamente fatta dalle persone che hanno scritto il software.

Nel mondo di Linux, comunque, questo non è completamente vero: i progetti spesso cominciano come divertimento di una sola persona. Fa tutto da solo, e quindi l'interfaccia non ha alcun bisogno di essere "user friendly": l'utente sa tutto di quello che c'è da sapere sul software, non ha bisogno di aiuto. Vi è un buon esempio di software che è stato deliberatamente creato per un utente che già sa come funziona: è tipico il caso dei nuovi utenti che devono riavviare il loro computer perché non riescono a capire in quale altro modo possono uscire da vi.

Comunque, c'è una differenza importante tra un programmatore FOSS e la maggior parte degli sviluppatori di software commerciali: il software che crea un programmatore FOSS è un software che lui stesso è intenzionato ad utilizzare. Perciò sebbene il risultato finale potrebbe non essere così "confortevole" per l'utente novizio, egli può trarre conforto dal sapere che il software è stato sviluppato da qualcuno che conosce quali sono i bisogni degli utenti finali, in quanto anche lui è un utente finale. Questa è la grande differenza con gli sviluppatori di software commerciali, i quali producono software affinché altre persone lo usino: gli sviluppatori di software commerciali non sono validi utenti finali.

Perciò sebbene vi abbia un'interfaccia molto ostica ai nuovi utenti, è comunque usato oggigiorno perché la sua interfaccia risulta ottima a coloro che sanno come usarla. Firefox è stato creato da persone che navigano regolarmente il Web. Gimp è stato prodotto da persone che lo adoperano per manipolare file grafici. E così via.

Perciò le interfacce di Linux sono spesso un campo minato per i novizi: nonostante la sua popolarità, vi non dovrebbe mai essere preso in considerazione da un nuovo utente che vuole soltanto fare qualche veloce cambiamento a un file. E se stai usando un software che è all'inizio del suo ciclo di sviluppo, un'interfaccia elegante e user-friendly è qualcosa che puoi trovare soltanto nella lista dei "ToDo": le funzionalità vengono prima. Nessuno crea un'interfaccia perfetta per poi aggiungere le funzionalità poco alla volta. Creano le funzionalità, e poi migliorano l'interfaccia poco alla volta.

Quindi, per evitare il problema #4: cerca un software che è specificatamente destinato all'uso da parte dei nuovi utenti, o accetta che alcuni software richiedono conoscenze maggiori rispetto a quelle che possiedi. Lamentarsi che vi non è abbastanza user-friendly per i nuovi utenti è qualcosa per cui essere derisi per aver mancato il punto fondamentale.

Problema #5 : il mito dello “user-friendly”

Questo è un grosso problema. È un grosso termine nel mondo del computer, “user- friendly”. È anche il nome di un bellissimo webcomic. Ma è un termine negativo.

Il concetto base è buono: il software è stato sviluppato tenendo conto dei bisogni dell’utente. Ma ci si riferisce sempre ad esso come se fosse un singolo concetto, mentre non lo è.

Se trascorri tutta la tua vita lavorando con file di testo, il tuo software ideale sarà veloce e potente, capace di consentirti di svolgere il massimo del lavoro con il minimo dello sforzo. Semplici keyboard shortcuts (= tasti rapidi, NdT) e operazioni senza mouse saranno di vitale importanza.

Ma se raramente lavori con file di testo, e vuoi unicamente scrivere una lettera, l’ultima cosa che vuoi è faticare per imparare ad usare le keyboard shortcuts. Menu ben organizzati e icone chiare nella toolbar (= barra degli strumenti, NdT) saranno ideali per te.

Ovviamente, i software sviluppati sui bisogni del primo utente non saranno adatti per il secondo, e vice versa. Perciò, come può un software essere chiamato user-friendly, se ognuno di noi ha bisogni diversi?

La risposta è semplice: il termine user-friendly è errato, perchè fa sembrare una situazione complessa troppo semplice.

Cosa significa realmente user-friendly? Beh, nel contesto in cui è usato, un software user-friendly significa “software che può essere usato con un ragionevole livello di competenze da un utente che non ha avuto esperienze precedenti con il software”. Questa definizione ha lo sfortunato effetto di inserire nella categoria di “user-friendly” anche quelle interfacce pessime ma familiari.

Sottoproblema #5a : Familiare è friendly

Perciò nella maggior parte degli editor di testo e programmi per la stesura di testi, puoi tagliare ed incollare usando Ctrl-X e Ctrl-V. Totalmente non intuitivo, ma ognuno usa queste combinazioni, perciò le annoverano tra le combinazioni “friendly”.

Perciò quando qualcuno usa vi e scopre che vengono usate “d” per tagliare e “p” per incollare, non è considerato friendly, perchè nessuno ci è abituato.

È migliore? Beh, sinceramente si.

Con l’approccio Ctrl-X, come tagli una parola da un documento con cui stai lavorando? (senza usare il mouse!)

Dall’inizio della parola, Ctrl-Shift-Right per selezionare la parola. Poi Ctrl-X per tagliarla.

L’approccio di vi? dw cancella la parola.

E per tagliare cinque parole con una applicazione che usa il sistema Ctrl-X?

Dall’inizio della parola: Ctrl-Shift-Right
Ctrl-Shift-Right
Ctrl-Shift-Right
Ctrl-Shift-Right
Ctrl-Shift-Right
Ctrl-X


E con vi?

d5w

L’approccio di vi è molto più versaltile ed intuitivo: “X” e “V” non sono ovvi o memorabili comandi per il “taglia” e “incolla”, mentre “dw” per cancellare una parola (delete a word), e “p” per rimetterla (put it back) è perfettamente consequenziale. Ma “X” e “V” sono quelli che tutti noi conosciamo, mentre, sebbene vi sia chiaramente migliore, è poco familiare. Dunque, è considerato unfriendly.
Senza alcun altro criterio, la semplice familiarità fa sembrare l’interfaccia di Windows friendly. E come abbiamo appreso nel problema #1, Linux è necessariamente diverso da Windows. Inspiegabilmente Linux appare sempre meno “user-friendly” di Windows.

Per evitare il problema #5a, tutto quello che puoi fare è tenere a mente che “user-friendly” non significa “ciò a cui sono abituato”: prova a fare le cose come sei solito, e se non funziona, prova altro e scopri cosa farebbe un utente novizio.

Sottoproblema #5b : Inefficente è friendly

Questo è un triste ma inspiegabile fatto. Paradossalmente, più difficilmente accedi ad una funzionalità di un’applicazione, più friendly sembra essere.
Questo avviene perchè la familiarità è aggiunta ad un’interfaccia usando semplici, visibili “indizi” - più ce ne sono, meglio è. Dopo tutto, se un utente novizio riguardo all’uso del computer è posto di fronte ad un programma WYSIWYG (What You See Is What You Get: ottieni ciò che vedi, NdT) per la stesura di testi e gli viene chiesto di scrivere qualcosa in grassetto, probabilmente:

  • Ipotizzerà che "Ctrl-B" è la funzione standard
  • Cercherà indizi, provando a cliccare sul menu “Modifica”. Senza successo, cercherà poi qualcos'altro nella barra dei menu: “Formattazione”. Il nuovo menu ha l’opzione “Font”, che sembra promettente. E hey! C’è l’opzione “Grassetto”. Vittoria!

Ogni volta che devi lavorare con un testo, prova a fare tutto tramite menu: niente shortcut keys, e nessuna icona della toolbar. Solo menu. Ti troverai a strisciare lentamente, poichè ogni piccola azione richiederà una moltitudine di pressioni di tasti e click del mouse.

Fare software user-friendly in questo modo è come mettere le ruotine ad una bicicletta: Ti faranno partire immediatamente, senza richiedere alcuna abilità o esperienza. È perfetto per un novellino. Ma nessuno pensa che tutte le biciclette debbano essere vendute con le ruotine: se hai ricevuto una bicicletta del genere oggi, scommetto che la prima cosa che farai sarà rimuoverle in quanto sono ingombranti e inutili: una volta che hai imparato ad andare in bicicletta, le ruotine non sono più necessarie.

In ugual modo, gran parte dei software Linux sono sviluppati senza “ruotine”: sono fatti per utenti che hanno già qualche esperienza ed abilità di base. Dopo tutto, nessuno è eternamente un utente novizio: l’ignoranza ha vita breve, e la conoscenza è eterna.

Questa può sembrare una scusa. Dopo tutto, MS Word ha tutti menu friendly, e ha le icone nella toolbar, e ha le shortcut keys... Migliore del mondo, no? Friendly ed efficente.

Comunque, questo deve essere visto sotto una certa prospettiva: prima di tutto, la praticità: avere menu, shortcuts e toolbar vorrebbe dire molto lavoro di programmazione, e gli sviluppatori di Linux non vengono tutti pagati per il loro tempo. Secondariamente, non tiene conto degli utenti seri e preparati: sono pochissimi gli scrittori che usano MS Word. Mai incontrato un programmatore che usa MS Word? Confronta il numero con quello di coloro che usano emacs e vi.

Perchè ciò? Principalmente, perchè alcuni comportamenti “friendly” escludono comportamenti efficenti: vedi l’esempio del copia e incolla riportato sopra. Secondariamente, perchè la maggior parte delle funzionalità di Word sono seppellite nei menu che tu devi usare: soltanto le funzionalità più comuni hanno bottoni a portata di mano nella toolbar. Le funzioni meno usate invece risultano inaccessibili agli utenti seri per i quali esse sono vitali.

Qualcosa da tenere a mente, comunque, è che le “ruotine” sono spesso disponibili come “opzioni extra” nei software Linux: potrebbero non già presenti, ma spesso sono disponibili come pacchetti aggiuntivi.

Prendi mplayer. Lo usi per riprodurre un video scrivendo mplayer filename in un terminale. Mandi avanti ed indietro usando i tasti delle frecce e del PageUp e PageDown. Non è molto user-friendly. Comunque, se invece scrivi gmplayer filename, otterrai un’interfaccia grafica con tutti i suoi amichevoli e familiari bottoni.

Prova per esempio a rippare un CD in MP3 (o Ogg): usando i comandi, hai bisogno di usare cdparanoia per rippare i files dal disco. Poi hai bisogno di un encoder... è difficile anche se sai esattamente come usare i pacchetti (imho). Perciò scarichi ed installi qualcosa come Grip. Questo è un frontend (= interfaccia, NdT) grafico facile da usare che usa cdparanoia e encoder dietro le quinte, rendendo molto semplice rippare CD, ed ha anche il supporto per il CDDB per dare nomi ai file automaticamente per te.

Lo stesso vale per rippare i DVD: il numero di opzioni per passare i dati a transcodificare è un pò un incubo. Ma usando dvd::rip che transcodifica per te rende tutto molto più semplice, con processi basati su GUI (Grafical User Interface: interfaccia grafica utente, NdT) che ognuno può fare.

Perciò per evitare il problema #5b : ricorda che le “ruotine” tendono ad essere contenute negli extra di Linux, invece che essere automaticamente allegate al prodotto principale. E, talvolta, le “ruotine” non possono essere parte del progetto.

Problema #6 : Imitazione vs convergenza

Una questione che le persone spesso sollevano quando scoprono che Linux non è il clone di Windows è che ritengono che Linux cerchi di essere sempre più simile a Windows: ma Linux non è stato creato per essere simile a Windows, e le persone che non lo capiscono e tentano di rendere Linux più simile a Windows sono nel torto. Sostengono la loro posizione con diversi argomenti:

Linux è passato da un'interfaccia da linea di comando a un'interfaccia grafica, cecando chiaramente di copiare Windows.

Bella teoria, ma falsa: l’originale X Window System è stato rilasciato nel 1984, come successore del W Window System, inserito in Unix nel 1983. Windows 1.0 è stato rilasciato nel 1985. Windows non funzionava bene fino alla versione 3, rilasciata nel 1990 – tempo entro il quale X Window era già arrivato da anni allo stadio X11 che usiamo oggi. Linux stesso iniziò nel 1991. Perciò Linux non creò una GUI per copiare Windows, ma semplicemente prese una GUI che esisteva già molto prima di Windows.

Windows 3 ha aperto la strada a Windows 95 – apportando una gran quantità di modifiche alla UI che Microsoft non è mai riuscita ad equiparare. Aveva molte qualità innovative: le funzionalità Drag-and-Drop, taskbar, eccetera. Tutte cose che sono ovviamente state copiate da Linux.

In realtà no. Tutte le cose menzionate esistevano prima che Windows le usasse. NeXTSTeP in particolare era una GUI molto innovativa per il suo tempo, e ha preceduto significatamente Windows 95, essendo stata rilasciata la versione 1 nel 1989 e quella finale nel 1995.

Okay, okay, perciò Microsoft non ha escogitato quelle caratteristiche a cui noi pensiamo come il Look-and-Feel (= il modo in cui l'interfaccia appare e viene percepita dall'utente, NdT) di Windows. Ma comunque ha creato un Look-and-Feel, e Linux ha tentato di imitarlo sin da allora.

Per smentire ciò, bisogna discutere del concetto di convergenza evolutiva. Questo avviene quando due sistemi completamente differenti ed indipendenti si evolvono fino a divenire pian piano molto simili. Succede spesso in ambito biologico. Per esempio, squali e delfini. Entrambi sono organismi marini di circa la stessa taglia che si cibano solitamente di pesce. Entrambi hanno pinne dorsali, pinne sul petto, pinne sulla coda e la medesima figura affusolata ed aereodinamica.

Tuttavia, gli squali si sono evoluti dai pesci, mentre i delfini si sono evoluti da mammiferi quadrupedi di qualche sorta. Il motivo per cui hanno un’immagine complessiva simile risiede nel fatto che i loro corpi si sono entrambi evoluti per essere il più efficenti possibile e per essere più idonei a vivere nell’ambiente marino. In un qualche momento i pre-delfini (i nuovi arrivati) avranno visto gli squali e avranno pensato “wow, guarda quelle pinne. Funzionano perfettamente. Proverò ad evolvermi per crearne alcune anche io!”.

In egual maniera, è perfettamente vero che guardando i primitivi desktop di Linux vedrai FVWM, TWM e molte altre semplici GUI. E poi guardando invece i moderni desktops di Linux, vedrai GNOME e KDE con le loro taskbar, menu e altre bellissime cose. E si, è vero che sono molto più simili a Windows di quanto erano prima.

Ma cosi è anche per Windows: Windows 3.0 non aveva la taskbar che ricordo. E il menu Start? Quale menu Start?

Linux non aveva un desktop per niente simile a quello di Windows. Microsoft nemmeno. Ora lo hanno entrambi. Cosa indica ciò?

Indica che gli sviluppatori in entrambi i campi hanno cercato modi per migliorare la GUI, e poichè ci sono solo un limitato numero di soluzioni per risolvere il problema, spesso usano metodi molto simili. Somiglianze non provano o implicano in alcun modo imitazioni. Ricordare ciò ti aiuterà ad evitare di incorrere nel problema #6.

Problema #7 : FOSS

Oh, questo causa problemi. Non in modo intrinseco: il software libero e open-source è bellissimo ed immensamente importante. Ma soltanto capire quanto il FOSS sia diverso dal software proprietario può essere un adattamento troppo grande per alcune persone.

Ho già menzionato alcuni esempi di questo fatto: le persone pensano di poter richiedere supporto tecnico come preferiscono. Ma c'è molto di peggio.

Il motto della missione di Microsoft è “un computer su ogni scrivania” – con l’implicita conseguenza che ogni computer debba avere Windows. Microsoft e Apple vendono entrambi sistemi operativi, ed entrambi si applicano affinchè i loro sistemi operativi siano adoperati dal maggior numero di persone: sono affari, finalizzati a fare soldi.

E poi c’è il FOSS. Che, ancora oggi, è ancora quasi interamente non commerciale.

Prima che tu mezioni Red Hat, Suse, Linspire eccetera: Si, lo so che loro “vendono” Linux. So che tutti vorrebbero che Linux fosse adoperato universalmente, specialmente il loro. Ma non confondete i fornitori con i produttori. Il kernel Linux non è stato creato da una compagnia, e non è mantenuto da persone che intendono trarne profitto. Gli strumenti di GNU non sono stati creati da una compagnia, e non sono mantenuti da persone che intendono trarne profitto. Il Window System X11.. beh, l’implementazione più famosa adesso è xorg, e la parte “.org” parla già da sola. Il software Desktop: beh, potresti essere in grado di provare che KDE è commerciale, dato che è Qt-based. Ma Gnome, Fluxbox, Enlightment, ecc. sono tutti no-profit. Ci sono persone che vendono linux, ma sono la minoranza.

Il crescere del numero di utenti finali del software proprietario porta un beneficio finanziario diretto della compagnia che lo produce. Ma questo non è il caso del FOSS: non c’è alcun diretto beneficio per nessuno sviluppatore di FOSS all’aumentare del numero di utenti. Benefici indiretti, si: orgoglio personale, una crescente abilità nel trovare bug, la maggior possibilità di trovare nuovi sviluppatori, la possibilità di ricevere richieste di lavoro, e così via.

Ma Linus Torvalds non trae guadagni dall’incremento dell’uso di Linux. Richard Stallman non guadagna soldi dall’incremento dell’uso di GNU. Tutti quei server che usano OpenBSD e OpenSSH non mettono un soldo nelle tasche del progetto OpenBSD. E poi arriviamo al più grande problema in cui incorrono i nuovi utenti Linux:

Scoprono di non essere voluti.

I nuovi utenti giungono a Linux dopo aver trascorso la loro vita usando OS dove i bisogni degli utenti finali sono di massima importanza, e dove “user-friendly” e “attenzione al cliente” sono considerati il Santo Graal. Improvvisamente si trovano ad usare un OS che si basa ancora sui file 'man', linea di comando, configurazione manuale tramite file, e Google. E quando si lamentano, non vengono coccolati e non vengono promesse loro cose migliori: gli viene cortesemente mostrata la porta.

Questa è un’esagerazione, ovviamente. Ma questo è come molti convertiti a Linux percepiscono le cose quando provano e falliscono.

In un modo strano, il FOSS è in realtà un metodo di sviluppo molto egoista: le persone lavorano solo a quello su cui vogliono lavorare e quando vogliono lavorarci. Molte persone non sentono il bisogno di rendere Linux più attraente per gli utenti senza esperienza: fa già quello per cui loro lo vogliono, perchè dovrebbero preoccuparsi se non fa le cose che vogliono le altre persone?

Il FOSS ha molti parallelismi con lo stesso Internet: non paghi lo sviluppatore di una pagina web/un software da scaricare e leggere/installare. Un’onnipresente banda larga/interfaccia user-friendly non è di molto interesse a colui che ha già una banda larga/conosce come usare un software. I bloggers/gli sviluppatori non hanno bisogno di lettori/utenti per giustificare il loro operato. Ci sono molte persone che fanno moltissimi soldi, ma non con il metodo fuori moda del “Io offro questo e tu mi devi pagare se ne vuoi un po’”, ma fornendo servizi come e-commerce/supporto tecnico.

Linux non è interessato alla condivisione sul mercato. Linux non ha clienti. Linux non ha detentori di titoli di Borsa. Linux non è stato creato per fare soldi. Linux non ha l’obiettivo di essere il più popolare OS del pianeta.

Tutte le community di Linux vogliono creare un buon e gratuito sistema operativo. Se risulta che Linux è diventato l'OS più popolare, ben venga. Se risulta che Linux ha l'interfaccia user-friendly più intuitiva mai creata, ben venga. Se risulta che Linux sta diventato la base di un’industria multi-miliardaria, ben venga.

È fantastico, ma non è l’obiettivo. L’obiettivo è quello di fare di Linux il miglior OS che la community è capace di fare. Non per altre persone, ma per se stessa. E le comuni minacce “Linux non raggiungerà mai la cime se non fa così, così e così” sono irrilevanti: la comunità di Linux non sta tentando di fare questo. Non sono interessati al fatto che sia buono abbastanza per stare sulla tua scrivania, fino a quando è buono a sufficenza per rimanere sulla loro. I nemici di MS, i fanatici di Linux, e i fornitori che guadagnano dal FOSS, possono essere rumorosi, ma sono la minoranza.

Questo è ciò che la community di Linux vuole: un OS che possa essere installato da chiunque voglia. Perciò se pensi di passare a Linux, prima pensa se tu lo vuoi veramente.

Se vuoi un OS che non ti scorta ovunque, ma che ti consegna le chiavi e ti lascia il sedile del guidatore, aspettandosi che tu sappia quello che fai, allora prendi Linux. Dovrai devolvere un po’ di tempo ad imparare come usarlo, ma una volta che lo avrai fatto, avrai un OS con cui potrai alzarti e danzare.

Se in realtà vuoi solo Windows senza i problemi di malware e di sicurezza: leggiti una buona guida di sicurezza, installa un buon firewall o un malware-detector, e un anti-virus, sostituisci IE con un browser più sicuro, e tieniti aggiornato con gli aggiornamenti di sicurezza. Ci sono persone qua fuori (me compreso) che hanno usato Windows dai giorni del 3.1 fino a XP senza essere mai stati infettati da un virus o un malware: puoi farcela anche tu. Non mettere Linux: fallirà miseramente nella missione di essere quello che tu vuoi che sia.

Se veramente vuoi la sicurezza e le performance di un OS Unix-based ma con un atteggiamento maggiormente concentrato sui clienti, comprati un Apple Mac. OS X. Ma non mettere Linux: non farà quello che vuoi.

Non devi solo chiederti “Perchè dovrei volere Linux?”, ma anche “Perchè Linux dovrebbe volermi?”.


Conclusioni

Questo articolo di Humphries, sviluppatore alla Broadbean Technology Ltd., cerca di rispondere a tutti quegli utenti che hanno problemi a passare a Linux e se ne lamentano. Lo fa sostenendo che in realtà il problema non risiede nel fatto che Linux sia peggiore di Windows, ma semplicemente nel fatto che sia diverso e poco familiare per l'utente Windows: l'utente Windows che vuole passare a Linux deve adattarsi per poter imparare ad utilizzarlo, e non può prentendere che sia invece Linux ad adattarsi a lui.

Essere in grado di cambiare le proprie abitudini, anche il proprio sistema operativo, in base alle necessità, e avere il desiderio di provare continuamente qualcosa di nuovo invece che rimanere radicati come querce sempre allo stesso terreno sono evidenti segni di apertura mentale e capacità di adattamento.

Humphries consiglia di non passare a Linux a chi non voglia "perdere tempo" con file di configurazione, compilatori e file di log, ma cosa succederebbe se un giorno Microsoft fallisse e Windows smettesse di essere prodotto? In fondo, è lo stesso concetto che sta alla base della teoria evoluzionistica di Darwin: chi si adatta, sopravvive; chi non si adatta, muore.



Saluti,
S e r e n d i p i t y & SpeedJack
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Lo stavo leggendo con molto piacere e già stavo pensando di consigliarvi di creare un E-book su questo articolo....poi arrivo in fondo e vedo che lo avete solo tradotto :asd:
Ottima traduzione e complimenti a chi la scritto,anche se non è italiano.
 
Ci ho messo 20 minuti per leggere il tutto per bene, ma son felice di averli spesi in questo modo.
Complimenti al creatore dell'articolo e complimenti a voi che l'avete tradotta, leggerlo mi ha reso ancora più fiero di me stesso per essere passato a linux.
 
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Ottima guida! Anche se avrei preferito un bel pdf da leggere quando sarei stato in autobus :yo:

Inviato dal mio XT910 con Tapatalk 2
 
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Finalmente la leggerò anche mentre camminerò per strada :D
Spero di non sbattere la testa contro un palo <3

Inviato dal mio XT910 con Tapatalk 2
 
Ciao! Ti da fastidio se faccio una presentazione Powerpoint di questo articolo? Perché nella mia scuola ho organizzato anche dei corsi extracurriculari per diffondere Linux e questo argomento potrei passarlo alle persone che conosco. Fammi sapere e grazie in anticipo.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ciao! Ti da fastidio se faccio una presentazione Powerpoint di questo articolo? Perché nella mia scuola ho organizzato anche dei corsi extracurriculari per diffondere Linux e questo argomento potrei passarlo alle persone che conosco. Fammi sapere e grazie in anticipo.
Ciao, ti rispondo in qualità di Ralationship Chief di inforge.net
Naturalmente puoi utilizzare iil materiale ma devi mantenere i crediti (autori, traduttori e community)
 
Ciao! Ti da fastidio se faccio una presentazione Powerpoint di questo articolo? Perché nella mia scuola ho organizzato anche dei corsi extracurriculari per diffondere Linux e questo argomento potrei passarlo alle persone che conosco. Fammi sapere e grazie in anticipo.
Se il tuo lavoro si basa proprio su questa traduzione, devi semplicemente riportare nella presentazione: i nomi dei traduttori; il nome dell'autore originale; possibilmente un link a inforge; e se inoltre distribuisci in giro la presentazione, devi anche re-inserire la stessa licenza Creative Commons di quest'opera o una equivalente.
Se ti creano qualche problema queste limitazioni fammelo sapere e vediamo come eliminarne qualcuna ma mantenendo però il rispetto dell'attribuzione.
 
Guarda voglio proprio mantenere la mentalità da utente Linux. Condivido pienamente citare le fonti e le persone che hanno lavorato sia alla stesura che alla traduzione dell'articolo! Il lavoro va apprezzato...
 
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Guarda voglio proprio mantenere la mentalità da utente Linux. Condivido pienamente citare le fonti e le persone che hanno lavorato sia alla stesura che alla traduzione dell'articolo! Il lavoro va apprezzato...
Bhé allora nessun problema, la licenza Creative Commons permette di riutilizzare il materiale qui postato per lavorare a qualsiasi opera derivata, oppure di condividere questa stessa opera come pare e piace (senza scopi di lucro).
 
Windows 10 con tanti programmi aperti occupa 8 gb di ram (la metà della RAM a disposizione), mentre Linux Ubuntu con gli stessi
programmi aperti a fare le stesse operazioni occupa 2.3 gb di RAM

:ole:

Vabbè per non parlare degli aggiornamenti... Una volta mi è crashato il modem (a causa dei suoi aggiornamenti) XD :asd:
 
Questo sarebbe servito quando avevo appena iniziato ad usare linux :I
Ogni volta che installavo un programma:
google > programma x.deb download

Adesso ringrazio l'aur
 
Stato
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