Premessa:
In questa discussione tratteremo di un argomento molto particolare, ovvero il "disturbo delirante" e il suo legame con la sicurezza informatica. Premetto già che non sono un medico o uno psicoterapeuta, le informazioni che saranno riportate in questa discussione (a scopo riflessivo e non medico) sono verificate tramite l'utilizzo di Internet e della conoscenza diretta della patologia di cui discuteremo e il suo legame con l'informatica che viene spesso ignorato dai più.
Vi prego ovviamente di avere rispetto nel commentare questa discussione e se doveste essere dotati della necessaria professionalità di correggere eventuali inesattezze.
Cosa è il "disturbo delirante":
Letteralmente da (https://www.msdmanuals.com/it-it/ca...renia-e-disturbo-delirante/disturbo-delirante) il Disturbo Delirante è caratterizzato da una o più false convinzioni, che persistono per almeno 1 mese.
I deliri tendono a riguardare situazioni che possono apparire verosimili nella realtà, come la convinzione di essere seguiti, avvelenati, infettati o ingannati. La differenza fondamentale tra delirio e falsa convinzione è che nel primo caso il soggetto continua a crederci indipendentemente dalla quantità di prove contrarie.
Fondamentale da notare è che: Il comportamento dei soggetti non è palesemente bizzarro o strano. Il soggetto con disturbo delirante tende ad avere una vita relativamente normale, tranne quando i suoi deliri causano problemi. Per esempio potrebbe avere problemi matrimoniali se si convince, a torto, che il/la consorte è infedele.
Esistono diversi sottotipi di disturbo delirante (che non andremo ad elencare per questioni di lunghezza) quello che andremo ad analizzare è il sottotipo "Persecutorio" ovvero: i pazienti sono convinti che si stia complottando contro di loro, che siano spiati, si sparli di loro o che vengano perseguitati. Possono tentare ripetutamente di ottenere giustizia attraverso appelli ai tribunali e ad altre istituzioni governative e possono ricorrere alla violenza per vendicarsi della persecuzione immaginaria.
Perché una patologia del genere è legata alla sicurezza informatica?:
Semplice, gli individui affetti da questa problematica si sentono "spiati" o addirittura "perseguitati" ovviamente il "mezzo" tramite cui avviene questa persecuzione si configura con lo smartphone o con il computer che utilizzano.
Su Internet esistono grandi community di "I.T" o "individui target" persone che condividono spesso fatti (convinzioni fittizie derivate dalla patologia) e che raccontano di stare vivendo un'esistenza da incubo. Ovvero l'essere pedinati e "seviziati" da una grande società tentacolare che ha l'unico obiettivo di rendere impossibile la vita delle vittime, la patologia quindi assume un nome specifico: Gang Stalking.
Tramite Internet insomma queste persone si organizzano e si autoconvincono che la "realtà" che vivono sia effettivamente reale sfidando le diagnosi mediche e amplificando ovviamente i sintomi. Tutte queste notizie relative al cyber-spionaggio e alla sorveglianza invasiva hanno come effetto quello di esacerbare i sintomi di una già "grave" e particolare patologia che passa spesso inosservata.
Uno dei pochi studi su questa patologia effettuato dalla dottoressa Lorraine Sheridan (disponibile qui) ritiene che la comunità online degli "I.T" sia ancora più pericolosa socialmente di quelle che propagandano autolesionismo, anoressia e persino il suicidio. Tuttavia se la rete si sta lentamente "autoimmunizzando" e popolando di risorse e community dedicate alla cura di questa patologia ancora abbondano i portali che parlano del "gang stalking" come se fosse un fatto reale.
Esistono siti Internet dedicati a manuali contro il "Gang Stalking" e addirittura metodi su come "riconoscere" i segnali che vengono lasciati da questa ipotetica società tentacolare capitanata da Massoni o dalla CIA. Abbracciando queste teorie cospirative solo per sfruttare queste persone per fini economici (basta riempire la pagina di pubblicità per ottenere da un sito di poche pagine un notevole ricavato).
Coloro che sono convinti di subire del "Gang Stalking" si dotano spesso di strumenti di sorveglianza e sistemi di allarme, serrature o addirittura anche armi da fuoco per difendersi da questi attacchi. In Italia esiste addirittura un comitato per la Difesa da Armi Elettroniche ( http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/ ) che dovrebbe sensibilizzare le persone a questo genere di problematiche ovvero "attacchi" avvenuti tramite l'utilizzo di microonde o onde elettromagnetiche.
Tutto questo non fa che alimentare le convinzioni derivate da una patologia nota e dargli una parvenza preoccupante di realtà.
Cosa dovrebbe fare la comunità informatica per aiutare queste persone?:
Innanzitutto prendere consapevolezza dell'esistenza di un problema è il primo passo per affrontarlo e spesso la gioventù e l'ignoranza si manifestano in questa community con messaggi sarcastici nei confronti di persone che stanno vivendo effettivamente un dramma.
Bisogna comprendere anche le richieste di queste persone e aiutarle a comprendere nei "nei limiti del possibile" che non sono vittima di alcun attacco o di alcuna minaccia informatica. Quello che è possibile fare invece nella vita di tutti giorni è cercare di far capire alle persone che esiste un problema e soprattutto esiste un modo per curarlo rivolgendosi ad uno psicoterapeuta e soprattutto fidandosi dei propri familiari.
Spero che questa discussione sia di riflessione per molti e d'aiuto per alcuni.
In questa discussione tratteremo di un argomento molto particolare, ovvero il "disturbo delirante" e il suo legame con la sicurezza informatica. Premetto già che non sono un medico o uno psicoterapeuta, le informazioni che saranno riportate in questa discussione (a scopo riflessivo e non medico) sono verificate tramite l'utilizzo di Internet e della conoscenza diretta della patologia di cui discuteremo e il suo legame con l'informatica che viene spesso ignorato dai più.
Vi prego ovviamente di avere rispetto nel commentare questa discussione e se doveste essere dotati della necessaria professionalità di correggere eventuali inesattezze.
Cosa è il "disturbo delirante":
Letteralmente da (https://www.msdmanuals.com/it-it/ca...renia-e-disturbo-delirante/disturbo-delirante) il Disturbo Delirante è caratterizzato da una o più false convinzioni, che persistono per almeno 1 mese.
I deliri tendono a riguardare situazioni che possono apparire verosimili nella realtà, come la convinzione di essere seguiti, avvelenati, infettati o ingannati. La differenza fondamentale tra delirio e falsa convinzione è che nel primo caso il soggetto continua a crederci indipendentemente dalla quantità di prove contrarie.
Fondamentale da notare è che: Il comportamento dei soggetti non è palesemente bizzarro o strano. Il soggetto con disturbo delirante tende ad avere una vita relativamente normale, tranne quando i suoi deliri causano problemi. Per esempio potrebbe avere problemi matrimoniali se si convince, a torto, che il/la consorte è infedele.
Esistono diversi sottotipi di disturbo delirante (che non andremo ad elencare per questioni di lunghezza) quello che andremo ad analizzare è il sottotipo "Persecutorio" ovvero: i pazienti sono convinti che si stia complottando contro di loro, che siano spiati, si sparli di loro o che vengano perseguitati. Possono tentare ripetutamente di ottenere giustizia attraverso appelli ai tribunali e ad altre istituzioni governative e possono ricorrere alla violenza per vendicarsi della persecuzione immaginaria.
Perché una patologia del genere è legata alla sicurezza informatica?:
Semplice, gli individui affetti da questa problematica si sentono "spiati" o addirittura "perseguitati" ovviamente il "mezzo" tramite cui avviene questa persecuzione si configura con lo smartphone o con il computer che utilizzano.
Vi siete mai domandati perché alcune volte le persone chiedono metodi per "difendersi" da misteriosi attacchi informatici "fantasma" o metodi per "scoprire se si è spiati" tramite WhatsApp o altri sistemi di messaggistica?
Su Internet esistono grandi community di "I.T" o "individui target" persone che condividono spesso fatti (convinzioni fittizie derivate dalla patologia) e che raccontano di stare vivendo un'esistenza da incubo. Ovvero l'essere pedinati e "seviziati" da una grande società tentacolare che ha l'unico obiettivo di rendere impossibile la vita delle vittime, la patologia quindi assume un nome specifico: Gang Stalking.
Tramite Internet insomma queste persone si organizzano e si autoconvincono che la "realtà" che vivono sia effettivamente reale sfidando le diagnosi mediche e amplificando ovviamente i sintomi. Tutte queste notizie relative al cyber-spionaggio e alla sorveglianza invasiva hanno come effetto quello di esacerbare i sintomi di una già "grave" e particolare patologia che passa spesso inosservata.
Uno dei pochi studi su questa patologia effettuato dalla dottoressa Lorraine Sheridan (disponibile qui) ritiene che la comunità online degli "I.T" sia ancora più pericolosa socialmente di quelle che propagandano autolesionismo, anoressia e persino il suicidio. Tuttavia se la rete si sta lentamente "autoimmunizzando" e popolando di risorse e community dedicate alla cura di questa patologia ancora abbondano i portali che parlano del "gang stalking" come se fosse un fatto reale.
Esistono siti Internet dedicati a manuali contro il "Gang Stalking" e addirittura metodi su come "riconoscere" i segnali che vengono lasciati da questa ipotetica società tentacolare capitanata da Massoni o dalla CIA. Abbracciando queste teorie cospirative solo per sfruttare queste persone per fini economici (basta riempire la pagina di pubblicità per ottenere da un sito di poche pagine un notevole ricavato).
Coloro che sono convinti di subire del "Gang Stalking" si dotano spesso di strumenti di sorveglianza e sistemi di allarme, serrature o addirittura anche armi da fuoco per difendersi da questi attacchi. In Italia esiste addirittura un comitato per la Difesa da Armi Elettroniche ( http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/ ) che dovrebbe sensibilizzare le persone a questo genere di problematiche ovvero "attacchi" avvenuti tramite l'utilizzo di microonde o onde elettromagnetiche.
Tutto questo non fa che alimentare le convinzioni derivate da una patologia nota e dargli una parvenza preoccupante di realtà.
Cosa dovrebbe fare la comunità informatica per aiutare queste persone?:
Innanzitutto prendere consapevolezza dell'esistenza di un problema è il primo passo per affrontarlo e spesso la gioventù e l'ignoranza si manifestano in questa community con messaggi sarcastici nei confronti di persone che stanno vivendo effettivamente un dramma.
Bisogna comprendere anche le richieste di queste persone e aiutarle a comprendere nei "nei limiti del possibile" che non sono vittima di alcun attacco o di alcuna minaccia informatica. Quello che è possibile fare invece nella vita di tutti giorni è cercare di far capire alle persone che esiste un problema e soprattutto esiste un modo per curarlo rivolgendosi ad uno psicoterapeuta e soprattutto fidandosi dei propri familiari.
Spero che questa discussione sia di riflessione per molti e d'aiuto per alcuni.