Bitcoin Unlimited Vs SegWit
Bitcoin Unlimited è davvero un buon progetto?
Bitcoin Unlimited è davvero un buon progetto?
Cosa intendiamo con hard e soft fork?
Per capire bene quello che sta accadendo bisogna avere ben chiaro di che cosa stiamo parlando. Il Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 e il suo client ufficiale è il Bitcoin Core, un software open source che deriva direttamente dal codice scritto da Satoshi Nakamoto.
Il Bitcoin Core nel corso degli anni ha avuto diversi soft fork ed alcuni hard fork. Ma cosa sono questi fork di cui tanto si parla in questi giorni?
I soft fork sono degli aggiornamenti al protocollo bitcoin che provocano una temporanea divergenza nella blockchain; fino a quanto i vecchi nodi non riconoscono i nuovi blocchi l’aggiornamento è reversibile. Proprio per questa caratteristica i soft work sono limitati nelle modifiche che possono apportare.
Gli hard fork invece sono una sostituzione del protocollo bitcoin che provocano una permanente divergenza nella blockchain. I vecchi nodi non riconosceranno mai i nuovi blocchi generati dai nodi aggiornati ed è per questo una manovra irreversibile.
Nella storia il Bitcoin ha subito numerosi soft fork ed alcuni hard fork. Bitcoin XT (nel 24/12/2014), Bitcoin Classic (nel 10/02/2016) sono tra i più famosi hard fork che ci sono stati. Entrambi sono ancora presenti ma rappresentano una fetta davvero piccola della torta: in termini di nodi messi insieme non superano il 2.5% del totale.
Cos’è Bitcoin Unlimited?
Il Bitcoin Unlimited (BTU) è un nuovo protocollo bitcoin (sviluppato da un nuovo team e non da quello di Bitcoin Core) introdotto nel 04/09/2015 che negli ultimi mesi ha iniziato la corsa per prendere il posto dell’attuale Bitcoin attraverso un hard fork.
Le proposte del team di Bitcoin Unlimited sono:
- Aggiungere l’opzione “Bitcoin Unlimited” nel menu e di una finestra per accedere alle caratteristiche specifiche di BTU.
- Aggiungere l’opzione per modificare la dimensione massima di un blocco generato. Questo permette ai minatori di BTU di generare blocchi di dimensioni maggiori. Il valore di default sarà 1000000 Byte (1Mb) compatibile con i nodi di Bitcoin Core (esso accetta infatti solo blocchi di tale dimensione).
- Aggiungere l’opzione per modificare la dimensione massima dei blocchi accettata. Blocchi di dimensioni più grandi saranno accettati solo a N profondità nella blockchain. Questa sarà di default a 16000000 Byte (16 Mb). La dimensione massima applicabile è limitata a 10 volte questa dimensione, così da avere un effettivo limite. Questa limitazione non sarà rimossa del tutto per impedire l’invio di finti blocchi a dimensione infinita.
- Aggiungere l’opzione per modificare la profondità accettata dei blocchi con dimensioni che superano quelle accettate. Questo è il parametro N del punto 3. Di default sarà 4.
- Aggiungere l’opzione “Traffic Shaping”. Visto il crescere della dimensione dei blocchi, gli utenti potranno impostare la banda da utilizzare per Bitcoin. Questo permette al client di lavorare anche con una rete domestica.
- Correggere il bug delle notifiche. Se si ricevono tante notifiche alcune non verranno mostrate. Questo per impedire quando si ricevono tantissime transazioni 1000+ di ricevere notifiche anche mezzora dopo l’evento.
- Cambiare l’identificatore del client in BitcoinUnlimited.
- Cambiare la versione del blocco a 0x40000007.
- Modifiche minime al brand.
Cos’è SegWit?
Segregated Witness (SegWit) è un’ottimizzazione del protocollo di Bitcoin Core che va ad ottimizzare le transazioni:
- Abbattendo i costi.
- Rendendole più veloci.
- Aumentando l’affidabilità del protocollo.
Si dirà addio anche al problema della malleability: ad oggi infatti una transazione bitcoin non ha un codice univoco ed inalterabile fino a quando non viene inserita in un blocco. C’è quindi il rischio di ricevere finte transazioni. Questo problema al momento è risolto da molti wallet (non tutti..) impedendo di spendere i bitcoin presenti nella transazione finché questa non sia stata inserita in un blocco. Con SegWit ogni transazione avrà un txid (transaction identity) immutabile fin dalla sua creazione.
La situazione attuale
In questi ultimi giorni il prezzo dei bitcoin si è messo a ballare parecchio con rapidi (e paurosi) crolli e salite. La community del Bitcoin si è agitata molto ed il discordo Bitcoin Unlimited è diventato protagonista. Anche se è ormai qualche anno che il BTU è comparso c’è molta confusione a riguardo. La prima questione è:
CHI C’È DIETRO IL BITCOIN UNLIMITED?
Roger e Jihan sono due “business man” che hanno preso posizione a favore del Bitcoin Unlimited. Con i loro numerosi fondi stanno finanziando il BTU e facendo guerra al Bitcoin Core; pare Roger abbia comprato più di 300.000$ in Bitcoin Unlimited (qui un articolo riguardo un suo acquisto di 130.000$ in BTU).
Una gran parte della community ritiene che queste due persone vogliano fare soltanto i loro interessi, sfruttando l’hard fork punterebbero ad un aumento del prezzo per poi vendere creando così un dump mettendo in crisi la moneta stessa.
Su reddit un utente scrive (ricevendo molta approvazione dalla community) rivolgendosi a Brian Armstrong e Erik Voorhees, altri due “business man” nel settore del Bitcoin i quali hanno dichiarato che riterranno il Bitcoin Unlimited pari al Bitcoin se raggiungerà la maggioranza dell’hash dai minatori (fonti):
“..si sta dando più voce all’hash dei pochi miner che alla maggioranza economica la quale è fortemente sfavorevole al Bitcoin Unlimited..“
“..quello che state facendo ci sta mantenendo in questa situazione di stallo. Il 90% dell’economia ha già dichiarato la sua posizione e voi due lasciando la questione aperta indicate che il potere dell’hash ha l’ultima parola ignorando i controlli che gli utenti e l’economia hanno fatto per ogni scenario della scissione. È un peccato perché state sostenendo un movimento che:
- Si basa molto sulla propaganda anti-Core (contro il Bitcoin Core).
- Si basa fortemente sulla censura di reddit che fa al caso vostro (ricordo che l’utente scrive questo messaggio proprio su reddit).
- È chiaramente centralizzato (Jihan Wu / Roger Ver contro la comunità).
- Ha dimostrato di essere inaffidabile. (riferito ai diversi bug che si sono riscontrati in questi giorni, più info qui).
- Si basa su tecniche di ingegneria sociale: Roger Ver paga per i bot anti-core (girano voci che Roger stia pagando dei bot per “spammare” la sua propaganda anti Bitcoin Core).
- Non ha il supporto delle imprese / utenti / sviluppatori come si può chiaramente vedere su Twitter (un esempio).
- Supportato da Bitmain per fermare segwit (sempre voci dicono che Roger abbia “comprato” Jihan, co-fondatore di Bitmain, per appogiare BTU).
- Incentivi che favoriscono pesantemente i minatori rispetto la comunità globale (Roger sta incentivando i miner ad iniziare a minare Bitcoin Unlimited premiandoli con il 110% (più info).“
I dati confermano
La voce che si sparge nella comunità pare trovare riscontro anche nei dati. La maggioranza dell’economia (e della community) si è schierata a favore del Bitcoin Core e del loro Soft Fork SegWit; come si vede dai grafici (link a Coin Dance) la situazione attuale mostra 794 nodi che si sono dichiarati a favore del Bitcoin Unlimited contro i 5710 nodi a favore di Bitcoin Core. Si dice inoltre che la maggior parte dei nodi a favore del BTU siano di Jihan.
Non ci è dato sapere come finirà la questione, sicuramente nei prossimi mesi si saranno novità ed aggiornamenti sia per quanto riguarda Bitcoin Unlimited che per Bitcoin Core.
CLOSED SOURCE NON È MAI UNA BUONA IDEA
Un altro aspetto recente e molto negativo è stato il rilascio della nuova versione del client di Bitcoin Unlimited tramite una repository di sviluppo privata che non permette a nessuno di controllare la legittimità dell’aggiornamento (fonti). Il bitcoin infatti è stato progettato come un protocollo open source ed è proprio grazie a questo che Bitcoin Unlimited esiste (un bel paradosso).
Una cosa è sicura però, come dice Dave Carlson CEO di Giga Watt (fonti):
“Un hard fork sarebbe terribile per il valore del bitcoin. Un fork diluirebbe il brand, confonderebbe i nuovi arrivati e dimostrerebbe quanto è pericolosa la centralizzazione. Il potere che stiamo vedendo in queste recenti azioni mostra chi tiene le carte in mano. Abbiamo bisogno di un “disperato” (e veloce) riequilibrio della potenza del mining; per troppo tempo gli investitori non hanno prestato attenzione a questa parte dell’ecosistema, lasciando la porta spalancata e permettendo a qualcun altro di prendere il controllo.“
Articolo scritto da Valley
vai all'articolo originale
vai all'articolo originale