Dalla prima lettera di Steve Jobs ad Adobe

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Utente Electrum
10 Giugno 2007
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[align=center]Dalla prima lettera di Steve Jobs ad Adobe[/align]

Apple ha con Adobe rapporti di lunga data. In effetti abbiamo incontrato i fondatori di Adobe quando stavano ancora nel loro proverbiale garage. Apple è stata il loro primo grande cliente, con l’adozione del loro linguaggio PostScript per la nostra nuova stampante LaserWriter. Apple ha investito in Adobe e per molti anni ha posseduto circa il 20 percento dell’azienda. Le due aziende hanno collaborato alla promozione del desktop publishing e ci sono stati molti buoni momenti. Da quell’epoca le due aziende sono cesciute separatamente. Apple ha sperimentato il rischio di morire e Adobe è stata attirata verso il mercato corporate con i loro prodotti Acrobat. Oggi le due aziende lavorano ancora insieme al servizio dei loro clienti creativi comuni – gli utilizzatori di Mac comprano circa metà dei prodotti Creative Suite – ma ci sono pochi altri interessi comuni oltre a questo.

Volevo annotare alcuni pensieri sui prodotti Flash di Adobe, così che critici e clienti possano comprendere meglio perché non permettiamo Flash su iPhone, iPod e iPad. Adobe ha caratterizzato la nostra decisione come guidata primariamente dall’interesse commerciale – dicono che vogliamo proteggere il nostro App Store – ma in realtà si tratta di questioni tecnologiche. Adobe sostiene che il nostro sia un sistema chiuso e che Flash sia aperto, mentre è vero l’opposto. Lasciatemi spiegarlo.

Primo punto, la questione dell’apertura.

I prodotti Flash di Adobe sono proprietari al 100 percento. Sono disponibili solo presso Adobe e solo Adobe ha autorità sul loro progresso futuro, sul prezzo eccetera. I prodotti Flash di Adobe sono ampiamente disponibili, ma questo non significa che siano aperti, in quanto sono controllati per intero da Adobe e resi disponibili solo da Adobe. Flash è un sistema chiuso sotto quasi ogni definizione.

Anche Apple ha molti prodotti proprietari. Per quanto il sistema operativo di iPhone, iPod e iPad sia proprietario, riteniamo con forza che tutti gli standard di pertinenza del web debbano essere aperti. Invece di usare Flash, Apple, ha adottato Html5, Css e JavaScript — tutti standard aperti. Tutti gli apparecchi mobile di Apple contengono implementazioni veloci e a basso consumo di questi standard aperti. Html5, il nuovo standard del web che è stato adottato da Apple, Google e molti altri, permette agli sviluppatori web di creare grafica, tipografia, animazioni e transizioni evolute senza dipendere da plugin esterni come Flash da utilizzare con il browser. Html5 è completamente aperto ed è controllato da un comitato per gli standard, del quale Apple è un membro.

Apple, inoltre, crea standard aperti per il web. Per esempio Apple è partita da un piccolo progetto open source per creare WebKit, un motore di rendering Html5 completamente aperto e libero che è il cuore del browser Safari usato in tutti i nostri prodotti. WebKit è stato largamente adottato. Google lo usa per il browser di Android, Palm lo usa, Nokia lo usa e anche Rim (BlackBerry) ha annunciato che lo userà. Quasi ogni browser di smartphone diverso da quello di Microsoft usa WebKit. Aprendo la propria tecnologia WebKit, Apple ha definito lo standard dei browser mobile per il web.

Secondo punto, c’è la pienezza del web.

Adobe ha ripetutamente affermato che gli apparecchi mobile di Apple non possono accedere alla pienezza del web perché il 75 percento del video su web è in Flash. Ciò che non dice è che quasi tutto questo video è disponibile anche in un formato più moderno, H.264, visibile su iPhone, iPod e iPad. YouTube, che si stima contenere il 40 percento di tutto il video su web, brilla in una app di serie in tutti gli apparecchi mobile di Apple, con iPad che forse offre la migliore esperienza possibile di sempre di scoperta e visione di YouTube. Si aggiunga a questo il video di Vimeo, Netflix, Facebook, Abc, Cbs, Cnn, Msnbc, Fox News, Espn, Npr, Time, The New York Times, The Wall Street Journal, Sports Illustrated, People, National Geographic e molti, molti altri. Gli utilizzatori di iPhone, iPod e iPad non stanno perdendo molto video.

Un’altra tesi di Adobe è che gli apparecchi Apple non possano eseguire giochi Flash. È vero. Per fortuna ci sono oltre 50 mila titoli ludici e di intrattenimento su App Store, molti dei quali gratuiti. Esistono più giochi e titoli di intrattenimento disponibili per iPhone, iPod e iPad che per qualsiasi altra piattaforma al mondo.

Terzo, ci sono affidabilità, sicurezza e prestazioni.

Symantec ha recentemente associato Flash a uno dei peggiori andamenti del 2009 in fatto di sicurezza. Sappiamo anche di prima mano che Flash è la ragione numero uno dei crash di Mac. Abbiamo lavorato assieme ad Adobe su questi problemi, che però persistono da diversi anni. Non vogliamo ridurre l’affidabilità e la sicurezza dei nostri iPhone, iPod e iPad a causa dell’aggiunta di Flash.

In aggiunta, Flash non ha reso bene sugli apparecchi mobile. Abbiamo chiesto regolarmente ad Adobe di mostrarci Flash funzionare bene su un apparecchio mobile, uno qualunque, per vari anni. Non lo abbiamo mai visto. Adobe ha dichiarato pubblicamente che Flash sarebbe arrivato su uno smartphone a inizio 2009, poi nella seconda metà del 2009, poi nel primo semestre del 2010 e ora parla della seconda metà del 2010. Crediamo che prima o poi arriverà, ma siamo lieti di non avere trattenuto il respiro aspettandolo. Chi può sapere come funzionerà?

Quarto, la vita delle batterie.

Per ottenere lunga autonomia durante la riproduzione di video, gli apparecchi mobile devono decodificare il video via hardware; farlo via software consuma troppa potenza. Molti dei chip usati negli apparecchi mobile moderni contengono un decodificatore chiamato H.264 — uno standard industriale che viene usato in qualunque lettore di Dvd Blu-ray ed è stato adottato da Apple, Google (YouTube), Vimeo, Netflix e molte altre aziende.

Sebbene Flash abbia recentemente aggiunto il supporto di H.264, su quasi tutti i siti in Flash il video richiede un decodificatore di vecchia generazione, che non è implementato nei chip mobile e deve essere eseguito via software. La differenza colpisce: su un iPhone, per esempio, la riproduzione di video H.264 dura fino a dieci ore, mentre per i video decodificati via software la durata scende a meno di cinque ore prima che la batteria sia esaurita.

Quando i siti ricodificano i propri video con H.264, possono offrirli senza usare Flash. Vengono riprodotti perfettamente in browser come Safari di Apple e Chrome di Google senza bisogno di plugin e si vedono ottimamente su iPhone, iPod e iPad.

Quinto, il Touch.

Flash è stato progettato per i computer che usano mouse, non per schermi a tocco dove si usano le dita. Per esempio, molti siti Flash si basano sui rollover, che fanno comparire menu o altri elementi quando il puntatore del mouse passa sopra uno punto specifico. La rivoluzionaria interfaccia multitouch di Apple non utilizza un mouse e non utilizza il concetto di rollover. La maggior parte dei siti Flash andrà riscritta per supportare gli apparecchi a tocco. Se gli sviluppatori devono riscrivere i propri siti Flash, perché non usare tecnologie moderne come Html5, Css e JavaScript?

Persino se iPhone, iPod e iPad eseguissero Flash, ciò non risolverebbe il problema della riscrittura di gran parte dei siti Flash allo scopo di supportare gli apparecchi con interfaccia a tocco.

Sesto, la ragione più importante.

Oltre al fatto che Flash è chiuso e proprietario, presenta svantaggi tecnici e non supporta gli apparecchi basati sul tocco, non permettiamo Flash su iPhone, iPod e iPad per una ragione ancora più importante. Abbiamo discusso degli svantaggi di usare Flash per riprodurre video e contenuti interattivi dai siti web, ma Adobe desidera anche che gli sviluppatori adottino Flash per creare applicazioni che funzionano sui nostri apparecchi mobile.

Sappiamo per dolorosa esperienza che permettere a uno strato di software altrui di interporsi tra la piattaforma e lo sviluppatore risulta in applicazioni di livello inferiore e compromette il miglioramento e il progresso della piattaforma stessa. Se gli sviluppatori diventano dipendenti da strumenti e librerie di altri soggetti, possono trarre vantaggio dai progressi della piattaforma solo se gli altri soggetti decidono di adottarne le nuove funzioni. Non possiamo rimanere alla mercé di un soggetto terzo che decide se e quando intenderà rendere disponibili ai nostri sviluppatori i progressi della nostra piattaforma.

La situazione peggiora ulteriormente se il soggetto terzo fornisce uno strumento per lo sviluppo interpiattaforma. Potrebbe non adottare i progressi di una piattaforma a meno che non siano disponibili per tutte le piattaforme da esso supportate. Di conseguenza gli sviluppatori hanno accesso solo all’insieme di funzioni che costituisce il minimo comune denominatore. Ancora, non possiamo accettare un esito nel quale gli sviluppatori sono impossibilitati a utilizzare le nostre innovazioni e i nostri progressi dato che non sono disponibili sulle piattaforme dei concorrenti.

Flash è uno strumento di sviluppo interpiattaforma. L’obiettivo di Adobe non è aiutare gli sviluppatori a scrivere le migliori app per iPhone, iPod e iPad. È aiutarli a scrivere applicazioni interpiattaforma. E Adobe è stata tremendamente lenta nell’adottare le migliorie alle piattaforme di Apple. Per esempio, sebbene Mac OS X esista da quasi dieci anni, Adobe lo ha adottato pienamente (Cocoa) due settimane fa, con la pubblicazione di Creative Suite 5. Adobe è stata l’ultimo grande sviluppatore ad adottare pienamente Mac OS X.

Le nostre motivazioni sono semplici — vogliamo offrire ai nostri sviluppatori la piattaforma più avanzata e innovativa, e vogliamo che si appoggino direttamente alla piattaforma e creino le migliori app che il mondo ha mai visto. Vogliamo migliorare continuativamente la piattaforma, in modo che gli sviluppatori possano creare applicazioni ancora più straordinarie, potenti, divertenti e utili. Vincono tutti — noi vendiamo più apparecchi perché abbiamo le migliori app, gli sviluppatori raggiungono pubblico e utilizzatori in misura sempre maggiore e gli questi ultimi hanno sempre a disposizione la selezione migliore e più ampia di applicazioni su qualunque piattaforma.

Conclusioni.

Flash è stato creato durante l’era del personal computer — per computer e mouse. Flash è un’attività proficua per Adobe e possiamo comprendere perché vogliano spingerlo oltre i personal computer. Ma l’era mobile è fatta di apparecchi a bassa potenza, interfacce al tocco e standard web aperti — tutte aree dove Flash mostra la corda.

La valanga di distributori di media che offrono i propri contenuti per gli apparecchi mobile di Apple dimostra che Flash non è più necessario per guardare video o consumare qualsiasi genere di contenuto web. E le 200 mila app su App Store di Apple provano che Flash non è necessario a decine di migliaia di sviluppatori per creare applicazioni graficamente ricche, giochi compresi.

I nuovi standard aperti creati nell’era del mobile, come Html5, vinceranno sugli apparecchi mobile (e anche sui personal computer). Forse Adobe dovrebbe focalizzarsi maggiormente sulla creazione di grandi strumenti Html5 per il futuro e meno sul criticare Apple per lasciare indietro il passato.

Steve Jobs, aprile 2010

fonte:punto-informatico.it
 
non l'ho letto tutto, ma già i primi punti li ritengo cazzate....
1)html5 e flash sono 2 cose diverse.... che poi il flash viene usato per vedere i video che già html5 permette è un'altra cosa.
2) puntare su standard aperti? ok usarli, ma non ci si vanta se poi il resto è proprietario (e non possiamo dire nemmeno che sono i migliori).
3) La apple odia flash (ognuno tira acqua al proprio mulino)
 
Adobe risponde:
La risposta di Adobe non si fa attendere, e giunge nella forma di un'intervista rilasciata dal CEO dell'azienda di San José, Shantanu Narayen, al Wall Street Journal, che riportiamo di seguito.

La posizione di Narayen è molto chiara: Adobe crede nelle soluzioni multi-piattaforma. Con la progressiva diffusione di differenti piattaforme hardware gli sviluppatori vogliono avere strumenti che consentano loro di portare le proprie applicazioni su quante più piattaforme possibili. "I nostri clienti ci chiedono questo" dice Narayen. Secondo il CEO di Adobe è proprio la capacità di poter rendere disponibili soluzioni multipiattaforma che non piace ad Apple: "Il loro comportamento mostra che sono preoccupati per quello che possiamo fare".

Ancora: Narayen spiega che nel corso degli anni Adobe è sempre rimasta fedele alla visione sulla quale è stata fondata, ovvero che avrebbe aiutato le persone ad avere a che fare con differenti sistemi operativi e ambienti etereogenei. E adesso sul mercato si trovano sempre più dispositivi mobile capaci di supportare Flash, il quale sarà inserito anche nella prossima versione di Android, che sarà verosimilmente presentata nel corso delle prossime settimane. Si tratta di un periodo particolarmente concitato per Adobe, la quale ha recentemente lanciato la nuova Creative Suite 5, un pacchetto di strumenti per la creazione di contenuti. E anche in questo caso Narayen sottolinea: "Contenuti che sono disponibili per più piattaforme".

L'attenzione si sposta quindi sulle motivazioni di ordine tecnico che Jobs ha sollevato con la sua lettera e che abbiamo riportato nella pagina precedente. Il CEO di Adobe non esita a definire queste motivazioni come una "cortina fumogena": su App Store attualmente sono presenti (e pertanto autorizzate a monte da Apple) oltre 100 applicazioni che sono state sviluppate utilizzando strumenti di Adobe. "Quando applichi restrizioni alla licenza d'uso, non ha niente a che vedere con la tecnologia". E queste restrizioni rappresentano un problema per gli sviluppatori, poiché si trovano nella condizione di dover approntare due flussi di lavoro, uno per la piattaforma Apple e uno per tutte le altre piattaforme. "Noi forniamo i migliori strumenti di authoring, fine della storia, per qualunque piattaforma. Ma quando si tratta di distribuzione dei contenuti, la maggior parte delle piattaforme usa Flash e non deve fare nient'altro. Su iPad, invece, devi necessariamente fare del lavoro in più".

Disappunto anche sulle accuse riguardanti i problemi di stabilità per i quali Flash sarebbe la prima causa su piattaforma Mac. Narayen non usa mezzi termini: "Abbiamo otto milioni di download di Flash al giorno, io credo che se Flash è la prima ragione di crash su Mac - e noi non ne siamo al corrente - allora credo che il lavoro da fare sia sul sistema operativo Mac OS X". Il CEO di Adobe definisce inoltre come "chiaramente false" le accuse secondo le quali Flash sarebbe assetato di batteria: "Quando c'è il supporto hardware per Flash, e alcune piattaforme lo hanno, abbiamo dimostrato che il consumo di batteria è ben inferiore".

Non passa inosservata anche l'accusa secondo la quale Flash non sarebbe in grado di mostrare buone prestazioni sui dispositivi mobile. Narayan suggerisce che la risposta viene dal mercato e dal pubblico: se Flash viene adottato significa che è un buon prodotto e dal quale sia gli sviluppatori, sia gli utenti possono trarre vantaggio. "Evidentemente Apple non ne trae vantaggio ed è per questo motivo che avete visto questa reazione da loro". Laconico, inoltre, il commento alla prima delle accuse di Jobs, ovvero che Flash è una soluzione proprietaria: "Onestamente la trovo divertente, Flash è una specifica aperta" afferma Narayen.

Shantanu Narayen va a concludere, ribadendo ancora la propria posizione e quella dell'azienda alla quale è a capo: "Abbiamo differenti visioni del mondo, la nostra è multi-piattaforma. Lasciamo che siano i clienti a decidere, ma sono convinto che alla fine il mondo multi-piattaforma avrà la meglio".

fonte:hwupgrade.it
 
microsoft si associa a apple:
Microsoft ed Apple questa volta sono d´accordo: Flash pare sia diventata la bestia nera, il capro espiatorio di tutti i mali dei moderni sistemi operativi e l´HTML5 la salvezza per tutti noi. Dopo l´attacco di Jobs che con una lettera aperta ha spiegato tutte le ragioni per cui Flash non fa e non farà parte del corredo software di iPod, iPad e iPhone, il General Manager dello sviluppo di Internet Explorer, Dean Hachamovitch, ha confermato che l´HTML5 sarà il futuro del web e che i problemi di sicurezza, affidabilità e performance del plugin Flash menzionati da Jobs sono reali.

Hachamovitch ha aggiunto che Internet Explorer 9 supporterà nativamente l´HTML5 e supporterà solamente i formati video H.264, gli stessi riconosciuti da Apple nelle proprie implementazioni. Il ruolo di formato standard accettato universalmente è molto importante: senza effettuare alcuna codifica un utente potrebbe registrare un video da una videocamera o da un altro dispositivo e condividerlo direttamente sul web o guardarlo senza necessità di avere alcun codec. In aggiunta gli algoritmi H.264 sono accelerati via hardware sia sui dispositivi Apple che Microsoft.

Il responsabile Microsoft non è stato duro come Jobs su Flash ed ha aggiunto che il plugin continuerà a giocare un ruolo importante per il web ma non come lo è oggi. "The future of the web is HTML5" ha concluso dunque Hachamovitch.

fonte:dinoxpc.com
 
Jobs può anche non usare flash e continuare a lamentarsi, ma tanto adotterà comunque i suoi codec proprietari, invece di passare a ogg theora.
 
'sto html5 imho sta rompendo altamente... maledetto w3c, doveva sviluppare il nuovo xhtml, non questo inutile obrobrio (sempre imho ovviamente).

Poi bella una risposta da uno sviluppatore di IE in tema di standard :omfg:

Ci manca solo una risposta da google e siamo apposto. Cmq non noto tutta 'sta grande differenza nella riproduzione video fra h.264 e flash, in compenso flash al momento non da problemi, mentre l'unico browser in cui youtube versione html5 non mi ha mai dato problemi è chrome, tutti gli altri mi hanno avuto almeno un crash o un blocco nella riproduzione....
 
Malex ha detto:
l'unico browser in cui youtube versione html5 non mi ha mai dato problemi è chrome, tutti gli altri mi hanno avuto almeno un crash o un blocco nella riproduzione....

Peccato che html5 && youtube è supportato solo da browser proprietari.
 
edo1493 ha detto:
Malex ha detto:
l'unico browser in cui youtube versione html5 non mi ha mai dato problemi è chrome, tutti gli altri mi hanno avuto almeno un crash o un blocco nella riproduzione....

Peccato che html5 && youtube è supportato solo da browser proprietari.

vabbè, questo perché i browser open sono rimasti indietro.. e cmq firefox non lo supporta ancora? R U sure?
 
Malex ha detto:
edo1493 ha detto:
Malex ha detto:
l'unico browser in cui youtube versione html5 non mi ha mai dato problemi è chrome, tutti gli altri mi hanno avuto almeno un crash o un blocco nella riproduzione....

Peccato che html5 && youtube è supportato solo da browser proprietari.

vabbè, questo perché i browser open sono rimasti indietro.. e cmq firefox non lo supporta ancora? R U sure?

firefox supporta HTML5 da eoni, era stato uno dei primissimi. Il problema è che non supporta h.264, ma theora per una questione di royalty
 
Youtube ha detto:
Al momento supportiamo i browser che supportano il tag video in HTML5 e il codec video h.264. Questi includono:
Google Chrome
Apple Safari (versione 4 o superiore)
Microsoft Internet Explorer con Google Chrome Frame installato (Scarica Google Chrome Frame)
 
Beh, basta fare 1+1: youtube è google, goggle ha chrome, che ha webkit, che è di apple, che usa h.264.

Firefox è sempre più scomodo nel mercato.
 
tilde ha detto:
Beh, basta fare 1+1: youtube è google, goggle ha chrome, che ha webkit, che è di apple, che usa h.264.

Firefox è sempre più scomodo nel mercato.

semplicemente: Google, Apple e Microsoft hanno i soldi per pagare le royalty di h.264. Mozilla Foundation e Opera Software no
 
Mi riferivo a youtube!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non mi sembra che su youtube con firefox riesco a vedere un video senza flash merd*.

Firefox si auto-killa da solo se provo a vedere un video..
 
firefox nn supporta h.264 [cit]

se tu leggessi..
se trovi un sito che mettere il video col tag di html5 in un formato leggibile da firefox, esso lo leggerà.

Silent_Death ha detto:
tilde ha detto:
Beh, basta fare 1+1: youtube è google, goggle ha chrome, che ha webkit, che è di apple, che usa h.264.

Firefox è sempre più scomodo nel mercato.

semplicemente: Google, Apple e Microsoft hanno i soldi per pagare le royalty di h.264. Mozilla Foundation e Opera Software no

che c'entra microsoft? al momento neanche ie supporta h.264 (a meno di nn avere chrome frame installato, che allora te credo, è un chrome mascherato....)
 
Silent_Death ha detto:
tilde ha detto:
Beh, basta fare 1+1: youtube è google, goggle ha chrome, che ha webkit, che è di apple, che usa h.264.

Firefox è sempre più scomodo nel mercato.

semplicemente: Google, Apple e Microsoft hanno i soldi per pagare le royalty di h.264. Mozilla Foundation e Opera Software no

che c'entra microsoft? al momento neanche ie supporta h.264 (a meno di nn avere chrome frame installato, che allora te credo, è un chrome mascherato....)
[/quote]
che se leggessi,...

Microsoft supporterà html5 e h.264 su IE9, perciò fra poco
 
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