Domanda Malware Difesa Linux

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Atmos

Utente Electrum
6 Novembre 2007
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Finalmente mi sono deciso a levare windows xp e a mettere linux (ho messo in modo che a seconda di come mi va posso acedere sia a kubuntu che ad ubuntu)
ma mi lascia ancora un po perplesso sul fatto che su linux è impossibile beccarsi virus spyware ecc.... su internet.
Secondo voi è vero oppure qualche piccolo virus-bastardello esiste anche per il Linux ?
 
RE: Ma è vero?

come prima cosa non mi sembra il titolo adatto ai contenuti di cui tu parli....cmq sia non so,io di virus per linux non ne ho mai sentiti...poi tutte e possibile!
 
RE: Ma è vero?

guarda non è che è impossibile beccarsi virus, infatti gli antivirus per linux ci sono.
il fatto è che non c'è tanta gente chi li scrive, come invece accade in windows.
Pertanto il fatto ceh linux o macintosh non prendono virus è solo dovuto al basso numero di virus codati.
 
RE: Ma è vero?

alcuni virus ci sono, ma essendo che in linux non ci sono eseguibili come gli exe in windowze (in sabayon linux volevano inserirli..mi sembra avessero estensione pbi o qualcosa del genere) l'unico modo per prendere un virus sono virus che vengono eseguiti come macro di openoffice et similia...

..è vero comunuqe che si contano sulle dita della mano, e sono solo dimostratori tecnologici..npon virus che ti iniziano a romper le balle, gli antivirus per linux, poi, cercano virus per WINDOWS, e infatti l'idea e di metterli su server linux ma che possono bloccare eventuali virus...

Saluti
 
RE: Ma è vero?

sisi qualcuno che li scrive e li manda in giro c'è sempre, ma la gigantesca differenza che c'è con i sistemi windows è che se viene scoperta una vulnerabilità su un sistema linux (che viene sfruttata da un virus), circa 8,6 secondi dopo trovi il fix XD
 
RE: Ma è vero?

invece su windows gli HOTFIX arrivano dopo minimo 2 mesi :asd:
e poi deve arrivare all'orecchio di microsoft, che deve chiamare ingegneri e deve aggiustare... su linux lo puoi fare anche tu solo! prendi i sorgenti, li modifichi e te lo tieni, avvisi tutti e arriva un update dopo massimo 1 settimana e fixa
 
RE: Ma è vero?

Predator ha detto:
guarda non è che è impossibile beccarsi virus, infatti gli antivirus per linux ci sono.
il fatto è che non c'è tanta gente chi li scrive, come invece accade in windows.
Pertanto il fatto ceh linux o macintosh non prendono virus è solo dovuto al basso numero di virus codati.

vuoi quindi dire che la protezione di linux è pari a quella di windows??
scusa ma mi permetto di dissentire,
è vero che per linux ci sono molti meno virus writer, però è anche vero che a sicurezza è molto più avanti...
te lo dico per esperienza, sono passato a ubuntu da un anno ormai e i virus qui non ci sono!
è vero, c'e pur sempre qualche script in bash che crea casini, ma prima di avviarlo bisogna renderlo eseguibile e immettere la pass di root, quindi è impossibile che si avvi da solo come avviene per molti virus in win...
 
RE: Ma è vero?

io rimando del parere che i virus non si prendono da soli la colpa è sempre dell'utente
 
RE: Ma è vero?

grandissima cavolata...
a volte (molte volte) i virus che si trovano in internet entrano nel pc sfruttando le vulnerabilità del browser, oppure grazie a script batch..
 
ho solo detto che i pochi virus che ci sono possono essere macro di open office, o script in flash, non eseguibili...
 
RE: Ma è vero?

lorit777 ha detto:
grandissima cavolata...
a volte (molte volte) i virus che si trovano in internet entrano nel pc sfruttando le vulnerabilità del browser, oppure grazie a script batch..

si ma dietro c'è sempre l'utente lol
 
Lorit, guarda che linux per la storia dei virus è diventato una leggenda metropolitana.
Poi scusa se mi permetto di dirti che un anno di uso di ubuntu non è poi cosi' tanto.
Dovresti come minimo avere applicato in ambito professionale una distro come Suse e lavorare molto dal lato server.
 
Predator ha detto:
guarda non è che è impossibile beccarsi virus, infatti gli antivirus per linux ci sono.

Su Linux ci sono antivirus come ClamAV. Tuttavia ClamAV è spesso usato in ambito server, specie server di posta, per proteggere l'utenza finale da virus allegati ad email. L'uso in ambito desktop è generalmente inutile. Su Linux sono stati sviluppati dei virus, ma hanno impatto praticamente nullo. Perché? Perché un virus, o un worm, o un trojan, per fare danni dovrebbe essere eseguito con i privilegi di amministratore. Cosa che su Linux non accade mai, dato che praticamente nessuna distro ti fa operare sempre come root. Inoltre il livello di stratificazione del kernel Linux e la protezione del kernel space rende la vita difficile ai virus writer che vogliono scrivere virus residenti in memoria, tanto più quando non si accede al sistema con i privilegi di root, tanto più quando il kernel è patchato con strumenti del calibro di GrSecurity o SELinux che rendono impossibile l'esecuzione di codice non risedente nell'area code della memoria. Insomma, non è vero che su Linux non c'è del malware, ma le misure di sicurezza atte a prevenire la sua proliferazione sono di sicuro maggiori di quelle disponibili su sistemi Windows, ragion per cui i vari antivirus in genere sono usati solo a livello server.
 
BlackLight ha detto:
...strumenti del calibro di GrSecurity o SELinux ...
aggiungo che questi due bei simpatici programmini rendono moooolto difficile lo sfruttamento di vulnerabilità del browser (e dei daemons in generale riguardo ai servers)
 
vanno installate se non erro...ma se usi il pc normalmente credo che il gioco non valga la candela.
ci perdi piu tempo a configurarle che altro
 
Predator ha detto:
Lorit, guarda che linux per la storia dei virus è diventato una leggenda metropolitana.

che però non ha ancora trovato smentite ;)

Un discorso che non esaurisce il tema, ma è interessante si può leggere qui:
http://pinerolo.linux.it/slip/Virus_per_Linux,_utopia_o_solo_questione_di_tempo
cito solo una parte che condivido al 100%:"il vero problema, quando si parla di sicurezza, è il fattore umano. Se esiste gente in grado di spacciarsi per esperto e nel contempo dire certe cose prive di senso, significa che i virus avranno sempre spazio d'azione. Nel momento in cui questi sedicenti esperti di sicurezza (o almeno che si vendono per tali, visto che stanno a somministrare pillole di saggezza) dovranno affrontare sul campo il problema della sicurezza informatica, sapremo che sarà di nuovo ora per i veri esperti di fare il loro lavoro e far capire, questa volta agli ignari utenti di GNU/Linux, che la sicurezza non è un prodotto ma un processo"


una serie di motivi si possono leggere in una ottima spiegazione consultabile qui:
http://www.ismprofessional.net/pascucci/documenti/linux-virus/

"3.4. Pinguini contro Finestre

Ma allora, perché Linux non è invaso ai virus? I motivi dovremmo averli chiari:

Il creatore di malware punta ai grandi numeri. Dato che vuole ottenere il massimo successo col minimo sforzo, tende ad orientarsi verso il sistema operativo più diffuso, dove ha più probabilità di fare danni. Linux, al momento, ha una diffusione irrisoria nei terreni di caccia abituali dei malware: computer di casa o di piccole e medie aziende, in mano a persone con competenze per forza di cose limitate, e quindi più vulnerabili ad un attacco operato con l'inganno, e meno abili nello stanare il malware.

Linux è un sistema operativo poco amichevole, nel senso che l'utente deve sapere cosa sta facendo. Per questo motivo le persone che usano Linux sono in media un po' più smaliziate, e quindi meno vulnerabili ad attacchi basati sull'inganno.

La politica di gestione dei diritti utente in Linux è piuttosto rigida, ed a ragion veduta. L'utente amministratore (root) viene utilizzato solo quando serve, e gli utenti vengono incoraggiati e indottrinati ad usare un utente normale per il lavoro quotidiano, ed a limitare al massimo l'uso dell'account root. Questo taglia le gambe in partenza a tutta una serie di malware che tendono a sfruttare invece diritti di accesso elevati per insediarsi. In Windows XP™ di contro, l'utente creato al momento dell'installazione è per definizione un amministratore, esponendo l'intero sistema operativo a qualsiasi malware in cui si imbattano gli utenti durante la navigazione. Dato che tutti i malware possono agire solo con i diritti dell'account utente colpito (tranne rarissimi casi in cui un bug permetta l'uso di una tecnica chiamata privilege escalation), se viene bersagliato un utente normale il malware potrà fare ben poco, e soprattutto non potrà toccare niente del nucleo del sistema operativo. Ma se viene colpito un utente amministratore, il malware avrà campo libero: potrà modificare qualsiasi cosa a piacimento, e potrà poi “declassare†l'utente legittimo per impedirgli qualsiasi interferenza con la propria attività.

La situazione è aggravata dal fatto che alcune versioni di Windows (ad esempio XP Home Edition) non usano tecniche di controllo accessi al livello del filesystem, per cui anche da utente non amministratore molti malware possono insediarsi in punti vitali del sistema operativo. In Linux un utente normale non potrà mai sostituire un modulo del kernel, o scrivere su un file di configurazione delle interfacce di rete, a meno ovviamente di errori macroscopici nella configurazione.

La diversificazione delle applicazioni più usate è un altro punto a favore della scarsa diffusione di malware per Linux, seppur con minore impatto rispetto agli altri. E' una condizione ben diversa dal mondo Windows, dove ad esempio esiste praticamente una sola suite di applicazioni per ufficio, un solo browser (fino a qualche tempo fa, almeno, poi è arrivato Firefox) ed un solo client di posta. Costruendo un malware che sfrutti uno specifico programma si ha la certezza di colpire un gran numero di computer. Nel mondo Linux, le cose sono profondamente differenti: solo per la posta elettronica esistono almeno una decina di programmi diversi, sia per la modalità terminale che per il desktop grafico: Evolution, Balsa, Kmail, Sylpheed, Thunderbird, Mozilla, Mutt, tanto per citarne alcuni. Per di più non tutte le distribuzioni usano le stesse applicazioni nella stessa versione. Chi volesse creare un malware sfruttando un problema di una specifica applicazione si troverebbe sempre a poter colpire una percentuale ridottissima di installazioni Linux, perdendo il vantaggio dei grandi numeri. Questo vantaggio però viene completamente a cadere se qualcuno dovesse creare e mettere in circolazione un malware costituito ad esempio da uno shell script: praticamente tutte le distribuzioni Linux potrebbero esserne colpite, ed il malware potrebbe funzionare senza problemi.

Ultimo motivo, ma non per questo meno importante, è dato dalla semplice constatazione, numeri alla mano, che finché esiste la possibilità di creare e diffondere malware senza troppi sforzi (e con discreto successo...) concentrandosi nel colpire le installazioni Windows, non c'è alcuna motivazione per i creatori di malware di cambiare obbiettivo. E' solo una questione di compromesso fra sforzo necessario e beneficio che se ne ottiene. "

infine è ancora buona questa vecchia lettura:
http://www.telug.it/marco/virus/virus.html
 
dico che non appena ho tempo leggo perchè è troppo lunga XD
 
bè, il fattore umano sta sempre al primo posto, ma è anche vero che Linux e le sue varie distribuzioni hanno sistemi di sicurezza (che non sto a elencare, ci vuole poco e sono stati già citati) molto più avanzati rispetto ai sistemi windows, e anche l'open source è un vantaggio incredibile, se consente di scovare bug nel codice consente anche di fixarlo in maniera repentina.

È vera anche la storia del numero, ma anche se linux fosse il sistema più utilizzato sarebbe comunque più arduo scrivere malware, e anche il fatto che è un sistema operativo meno user friendly è solo un punto a favore, utilizzandolo ti insegna a saper usare il tuo pc e a non farti fregare dal primo che passa. Anche se in effetti aprendo ubuntu non ci si trova davanti ad una cosa così complessa da utilizzare, se non fosse per i problemi di compatibilità, che poi non dipendono dal SO di per se, anzi le comunità si sforzano per scrivere opendriver mentre la microsoft non ne ha bisogno, se non fosse quindi per i problemi di compatibilità sarebbe un sistema anche più facile da usare di windows, sempre a livello di "utente medio" si intende ;)

quindi finiamola di cercare scuse per le carenze di windows, linux è superiore, e se windows non riesce a far fronte alla responsabilità del suo prezzo e del fatto che è il più utilizzato vuol dire semplicemente che è un pessimo sistema operativo.
 
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