la cella di peltier

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rejino.

Non mi metterò a descrivere questo aggeggio, c'è già wiki : http://it.wikipedia.org/wiki/Cella_di_Peltier

comunque vorrei descrivere le sue applicazioni in nell'ambito dell'overcloking.
queste celle esistono di diverso wattaggio e quidi sono in gardo di adattarsi alle varie cpu. Più è alto il wattaggio più lo scambio di calore dalla parte fredda alla parte calda sarà rapido, ma allo stesso modo aumenterà di più la temperatura raggiunta dal lato caldo e quindi necessiterà di una buona disippazione.

utilizzare un sistema a ventola per raffreddare il lato caldo della cella è abbastanza stupido oltre che uno spreco. al massimo si riesce a tenere il processore a temperatura ambiente, ma dopo un po' il tutto potrebbe cedere.

tempo fa me ne procurai una per effettuare dei test (86w). all'inizio utilizzai un semplice disippatore passivo facendo funzionare la cella a vuoto con un alimentatore da 12v 25w, ottenni dei miseri 12° C dal alto freddo che non durò a lungo man mano che il disippatore si riscaldava.
allora mi misi a costruire un waterblock semplicemente con una piastra di rame spessa circa mezzo centimetro e costruendo dei canali con il plexiglass... con una pompa da 300l/h ottenni pochi gradi sotto lo 0, ed infatti si veniva a formare della brina.
Non ero ancora soddisfatto, quindi mi procurai un alimentatore in grado di dare 80w sui 12v, ed i risultati a vuoto furono sorprendeti. raggiunsi i -25° C. toccando il lato freddo con un dito per pochi secondi si rischiava un ustione.

provai anche ad aumentare il voltaggio a 14v ma non ottenni benefici, anzi la cella sembrava produrre solo più calore senza variazioni sul lato freddo.

insomma utilizzare una cella di peltier - insieme ad un waterblock -come sistema di raffreddamento credo sia un ottima cosa, sapendo gestire bene la condensa... provai ad overclokkare il mio vecchio athlon tb 1000mhz, riuscendo a raggiungere i 1600mhz circa che per quel procesore era già un ottimo traguardo.

voi avete avuto esperienze a riguardo?
 
Ok, ho capito un pò come funziona la cella di peltier, ma non ho capito una cosa, in combinazione con il waterblock, come riusciva a raffreddare tanto per arrivare a temperature del genere? Ok che c'era l'acqua, ma comunque, -25 sono temperature polari...
 
la mia aveva solo 86w, si possono raggiungere anche temperature inferiori con celle con più watt...
 
Urca non lo sapevo! Dopo guardo se si riesce ad attaccare anche a waterblock non costruiti ad-hoc. Ma perchè hai usato un alimentatore esterno? Non potevi usare l'alimentatore del pc per alimentarlo? Se dava una potenza troppo alta bastava mettere due resistenze in serie e l'abbassavi non credo sia un problema.. O no? :look:
 
Lo conoscevo già questo sistema di extreme cooling insieme ai "tolotti" x l'azoto liquido... Complimenti x il coraggio:asd:
 
Molto interessante.
Se riesco a rimediarne un paio cambio il raffreddamento al portatile e anche un bel raffreddabibite :ASd:
 
Ak3R ha detto:
Urca non lo sapevo! Dopo guardo se si riesce ad attaccare anche a waterblock non costruiti ad-hoc. Ma perchè hai usato un alimentatore esterno? Non potevi usare l'alimentatore del pc per alimentarlo? Se dava una potenza troppo alta bastava mettere due resistenze in serie e l'abbassavi non credo sia un problema.. O no? :look:

il problema non era la troppa potenza, bensì la bassa potenza. su quel computer avevo un alimentatore da 300w e sui 12v mi dava 10A quindi 120W massimi... aggiungi gli hd lettori cd etc ed alla fine non reggeva.

comunque certi hanno provato anche ad usare due o più celle una sopra l'altra in questo modo si riesce ad aumentare di circa il 50% il delta T. peccato che i watt che deve disippare il waterblock aumentino esponenzialmente...
 
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