Newsletter Netbreakers #06 - La guerra fredda delle applicazioni, cosa c'è dietro l'ostilità verso TikTok

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Netbreakers - newsletter che analizza il mondo digitale
Numero 06 - Data 12/07/2020 - Made with for Inforge


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Oggi parliamo di:
  • Cosa c’è dietro al blocco di TikTok? La guerra fredda del mondo digitale.

Un’altra domenica estiva, ormai, mi dispiace ammetterlo non mi riesce facile scrivere una newsletter settimanale, puntuale. Il sabato ormai è slittato a domenica. Ovviamente cercherò di non “spostarmi” dal week-end.

Vi ricordo che la prossima settimana torneremo con Netbreakers LIVE sul nostro canale Twitch e quindi di iscrivervi anche lì se non l’avete ancora fatto.



TikTok è una delle applicazioni più popolari presenti sugli store dei nostri dispositivi mobili. Se non doveste conoscerla, è un’applicazione che permette di creare e condividere brevi video con una musica coinvolgente di sottofondo. E’ diventata molto popolare nel corso di quest’anno raggiungendo, secondo le stime di Sensor Tower, i due miliardi di download.

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Circa 170 milioni di download provengono dagli utenti degli Stati Uniti. Mentre 610 milioni di download sono stati effettuati dall’India. Inutile dire che la popolarità di TikTok venga vista in maniera preoccupante da Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, visto l’audience in comune con Instagram.

C’è un problema però, TikTok a differenza di Instagram, Facebook, Google, Amazon non è un’azienda a stelle e strisce. Ma è posseduta da ByteDance un’azienda cinese che ha acquisito Musical.ly, una startup americana alla base di quello che poi sarebbe diventato TikTok, questo particolare è all’origine di molte controversie legate a questa applicazione. Che come tutti i social network mira a ottenere quanti più dati possibile dai suoi utenti da vendere ai suoi possibili partner pubblicitari.

E’ innegabile comunque la stretta relazione tra le autorità governative cinesi e le aziende più remunerative del paese come ad esempio Tencent. Questa relazione ha preoccupato sin da subito le agenzie di sicurezza americane. A Dicembre il dipartimento della Difesa ha cominciato a chiedere al personale militare di cancellare l’applicazione da dispositivi elettronici forniti dal governo.

Alcune compagnie statunitensi come Wells Fargo hanno chiesto ai dipendenti di cancellare l’applicazione dai dispositivi forniti dall’azienda, a causa di preoccupazioni relative alla sicurezza dei dipendenti e all’uso che la applicazione fa dei dati ottenuti. Anche Amazon ha inviato una mail ai dipendenti chiedendo di cancellare TikTok, salvo poi correggersi dopo poche ore. Recentemente il segretario di stato americano, Mike Pompeo avrebbe dichiarato che gli Stati Uniti “stanno valutando” se bloccare TikTok e altre applicazioni “social” cinesi.

TikTok avrebbe risposto alle accuse, assumendo come CEO il veterano di Disney Kevin Mayer nel mese di maggio. L’azienda inoltre avrebbe confermato come i datacenter in cui vengono ospitati i dati degli utenti si trovino fuori dal territorio cinese, così da non essere soggetti alla sua legislazione. A tutela della libertà di espressione, TikTok ha dichiarato che cesserà le sue operazioni ad Hong Kong, in seguito all’imposizione delle controverse leggi di sicurezza volute dal governo di Beijing. Anche Facebook, Twitter e Google avrebbero deciso di non rispondere alle richieste di dati degli utenti provenienti dal governo di Hong Kong, mentre valutano l’impatto di questa nuova legge.

Anche l’India, uno dei paesi in cui l’applicazione avrebbe riscosso un notevole successo ha recentemente “punito” la Cina bloccando 59 applicazioni cinesi, come TikTok e WeChat come risposta ad un’operazione militare al confine, che avrebbe portato all’uccisione di 20 soldati indiani. Il governo indiano ha dichiarato che le ragioni dietro al blocco delle applicazioni sono legate “alla sicurezza e alla sovranità e alla difesa dell’integrità dell’India e per proteggere le informazioni personali dei cittadini indiani”.

Impedire l’accesso al mercato indiano, potrebbe costare molto alla Cina, così come alla stessa India. La Cina rappresenta il secondo partner commerciale per il paese dopo gli Stati Uniti, gli investitori cinesi hanno investito nel corso degli anni, 4 miliardi di dollari nelle start-up indiane. Il mercato di scambio tra India e Cina ha un valore di 48.7 miliardi di dollari, rappresentando quindi un’importante introito per il paese. La Cina inoltre pianifica nel corso del 2020 di investire ulteriormente nel mercato indiano, secondo le stime circa 26 miliardi di dollari.

Nonostante gli importanti interessi economici il governo indiano avrebbe preso delle posizioni anti-cinesi, confermando il supporto agli Stati Uniti.

Si delinea così uno scenario da guerra fredda che si combatte sul mercato digitale volta a contrastare la potenza tecnologica delle aziende cinesi, in un periodo in cui una guerra commerciale effettiva sarebbe impossibile.

Anche l’Italia avrebbe preso una posizione vicina agli Stati Uniti nel conflitto, recentemente TIM ha escluso Huawei dalle aziende in gara per installare le tecnologie 5G in Italia.

Esclusione legata ad una diversificazione dei partner commerciali e non a scelte politiche, ha dichiarato TIM, anche se sembrerebbe sempre di più una mossa geopolitica che vede anche l’Europa schierarsi contro le aziende cinesi. Anche in Gran Bretagna la partecipazione di Huawei alle gare per l’infrastruttura 5G è a rischio e in Francia, invece, non è avvenuto un blocco totale ma l’agenzia nazionale per la sicurezza dei sistemi informatici (Ainssi) incoraggerà gli operatori a non servirsi della tecnologia di Huawei.

Così gli Stati Uniti mirano a mantenere l’egemonia sul mercato digitale e sulle tecnologie, come il 5G e l’intelligenza artificiale o l’internet of things. Le compagnie americane infatti controllano il 68% della capitalizzazione di mercato delle più grandi piattaforme digitali (Google, Apple, Amazon, Facebook, Microsoft) mentre la Cina ne controlla solo il 22%.

L’Europa invece ritrovandosi in difficoltà non può che prendere le parti di uno dei due blocchi, cercando nel mentre di sviluppare un polo per l’innovazione digitale. Anche affidarsi agli Stati Uniti non è la mossa vincente, soprattutto visti i recenti scontri con i colossi digitali.

Una guerra commerciale mascherata da “interesse per la tutela della privacy”, è bene notare come un’indipendenza totale dalla Cina è impossibile allo stato attuale, nonostante l’epidemia, non è avvenuto lo spostamento delle catene produttive tanto auspicato dall’India e dagli Stati Uniti.
 
La cosa che fa ribrezzo è che tutti rivendicano il diritto di privacy e libertà, ma stare con USA o Cina alla fine non cambia molto, è sempre lo stesso brodo; e inoltre Huawei stava andando alla grande, confermandosi secondo me come secondo colosso mobile (sopra samsung e dietro apple) e come primo colosso android, ma a quanto pare questa cosa non sta bene.
 
Non è per niente facile riuscire a mantenere l'appuntamento fisso del sabato, così come si poteva immaginare in più noto (o forse è un mio pensiero) i punti che vai a trattare sono di meno rispetto ai primi (forse dovuto al fatto che per il periodo che stiamo passando, dopo tutto non c'è una grande innovazione?) e per di più consiglierei, almeno per me è molto utile inviare la notifica di un nuovo articolo anche se come è già stato detto c'è la possibilità di seguire la sezione.

TikTok è diventata senza dubbio diventata un'app molto utilizzata dagli utenti specialmente in questi mesi a causa della pandemia dove era un modo di condividere video in tiktok style, ma il suo diretto rivale instagram dovrebbe seriamente preoccuparsi? Anche perché Instagram non ha tutta questa gran trasparenza nella gestione dei dati, anzi sembra aver decisamente incrementato questo meccanismo per far pubblicità e sponsorizzazione a tutto spiano.
Recentemente il segretario di stato americano, Mike Pompeo avrebbe dichiarato che gli Stati Uniti “stanno valutando” se bloccare TikTok e altre applicazioni “social” cinesi.
Negli ultimi modelli di Huawei non sono nemmeno presenti le applicazioni Google, incentivando le applicazioni che già vengono fornite.
 
La cosa che fa ribrezzo è che tutti rivendicano il diritto di privacy e libertà, ma stare con USA o Cina alla fine non cambia molto, è sempre lo stesso brodo; e inoltre Huawei stava andando alla grande, confermandosi secondo me come secondo colosso mobile (sopra samsung e dietro apple) e come primo colosso android, ma a quanto pare questa cosa non sta bene.
Basta ricordarsi delle rivelazioni di Snowden in merito al piano di "spionaggio mondiale" dell'NSA, alla fine non se ne esce da questa storia, la privacy digitale vera e propria quasi non esiste...
Messaggio unito automaticamente:

TikTok è diventata senza dubbio diventata un'app molto utilizzata dagli utenti specialmente in questi mesi a causa della pandemia dove era un modo di condividere video in tiktok style, ma il suo diretto rivale instagram dovrebbe seriamente preoccuparsi? Anche perché Instagram non ha tutta questa gran trasparenza nella gestione dei dati, anzi sembra essere decisamente incrementato questo meccanismo per far pubblicità e sponsorizzazione a tutto spiano.
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Non è per niente facile riuscire a mantenere l'appuntamento fisso del sabato, così come si poteva immaginare in più noto (o forse è un mio pensiero) i punti che vai a trattare sono di meno rispetto ai primi (forse dovuto al fatto che per il periodo che stiamo passando, dopo tutto non c'è una grande innovazione?) e per di più consiglierei, almeno per me è molto utile inviare la notifica di un nuovo articolo anche se come è già stato detto c'è la possibilità di seguire la sezione.

La notifica la invierò domani per cercare di vedere se riesco a coinvolgere eventualmente più utenti nel rispondere alla discussione, comunque in generale il periodo è un po' piatto ma qualcosa trovo sempre di cui scrivere :)
 
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Reazioni: Dany_Glitch33
Secondo voi cosa potrebbe divenire un polo europeo per l'innovazione digitale? Vista la concorrenza ai lati
 
zuckerberg dato che ha praticamente 4 applicazioni di suo possesso nella top 10, secondo me gli induce anche terrore che un nuovo social possa spodestarlo, non ci azzecca solo l'america, ma anche i vari CEO.
 
Si, articolo fatto molto bene :) :) , me lo aspettavo che tik tok avesse questi problemi anche con la privacy, per non parlare delle violazioni di privacy su minori.. il punto é che queste cose le dovrebbero sapere tutti..
 
Secondo voi cosa potrebbe divenire un polo europeo per l'innovazione digitale? Vista la concorrenza ai lati

Servizi digitali (creazione e sviluppo di applicazioni anche per terzi), potremmo specializzarci nell'industria "green", c'è la corsa allo spazio con l'ESA, ci sono tantissimi progetti europei in ballo dedicati anche all'intelligenza artificiale, alla robotica, potrebbe essere un altro argomento di cui parlare.
 
Si, articolo fatto molto bene :) :) , me lo aspettavo che tik tok avesse questi problemi anche con la privacy, per non parlare delle violazioni di privacy su minori.. il punto é che queste cose le dovrebbero sapere tutti..
O magari le sanno o ancora peggio non ci hanno dato peso accettando le condizioni così come si trovano senza nemmeno leggere o ancor peggio non c'è stata una trasparenza nel comunicare il come verranno gestiti i dati.