Bruteforcing equivale a generare un disservizio, quindi reato penale sulla legge dell'abuso informatico in territorio nazionale.
In questo caso la vittima (Google) può sporgere denuncia; non lo fa semplicemente perché conviene più mettere un filtro anti-bruteforce anziché smuovere inutilmente dei legali in giro per il mondo.
Se stessimo parlando di un hosting incapace di gestire un attacco in questo senso o di un circuito statale/governativo secondo me non ci pensano due volte a passare la palla alla Polizia Postale
Gli indirizzi email, come gli spazi hosting e tutto il resto, sono regolamentati dai ToS e dai contratti che l'utente stipula digitalmente; tecnicamente neanche la rete che si usa (fornita dall'ISP) può essere utilizzata in quanto veicolo di operazioni ritenute illecite.