Discussione Ufficiale Articolo ChatGPT bloccato in Italia per preoccupazioni relative alla privacy degli utenti

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Secondo me è una decisione un po' estrema, ma comprensibile. Ad essere sincero io reputo che rilasciare aperte al pubblico tutte queste IA non sia corretto, soprattutto tenendo in considerazione la mole di informazioni che raccolgono e che molti utenti ci mettono dentro anche informazioni personali/sensibili.

Dal mio punto di vista si sarebbe prima dovuto normare e standardizzare l'utilizzo di queste tecnologie e definire cosa possano e non possano fare, e poi solo dopo renderle fruibili su una così larga scala. Per cui non mi meraviglia troppo ciò che ha fatto il garante e anzi, per certi versi ne condivido anche la visione.
 
Only fans va benissimo e tutta la pornografia che circola anche a 11 anni , mentre uno strumento di informazione non va bene , saranno fatti miei se informarmi da un telegiornale o qualche burattino che un terzo mi obbliga a sentire solo la sua opinione ... meglio che ti dimetti Pasquale Stazione RIDICOLO.
Aggiungerei anche tutti i social, i quali non solo subiscono data breach frequentemente ma vendono anche dati personali e sensibili.
Ripeto vergogna Italiana, uno strumento che può aiutare a fare mille cose come aiutare a studiare, lavorare o comunque anche solo formare non va bene invece tutto ciò che gira sui social tra pedofilia/privacy zero/vendita dati sensibili ecc.. vanno benissimo.
Che bella l'Italia
 
Facciamo una precisazione però: il garante non ha bloccato niente.

Il garante ha chiesto spiegazioni circa la mancanza di privacy policies adeguate, la mancanza di controllo se chi accede ha più di 13 anni, e quali siano le motivazioni legali per raccogliere i dati degli utenti in accordo con il GDPR.
E ha dato ad OpenAI 20 giorni per rettificare la situazione.

OpenAI come tutta risposta ha bloccato il mercato italiano, e poi è andata a piangere dai media che il garante è cattivo.

Per una volta il garante italiano ha fatto il suo lavoro, facendo domande pertinenti. Sono abbastanza sicuro che altre entità europee seguiranno, affinché OpenAI chiarisca le sue policy. La cosa sorprendente è che il garante italiano sia arrivato per primo.

OpenAI incommentabile, ma cosa ci si aspetta da un'azienda che di "open" ha solo il nome per ragioni di marketing?
A dir la verità OpenAi rischia una multa di 20 milioni o fino al 4% del fatturato annuo.
Inoltre il garante stesso ha richiesto il blocco immediato.
OpenAi ha fatto ciò che gli è stato richiesto, ed inoltre ha esplicitamente detto che sarà sua Responsabilità non solo rimborsare gli utenti che hanno acquistato il plus, ma trovare accordi il prima possibile per poter riportare il servizio in Italia.
Ricordo che è un servizio totalmente gratuito, a discapito di tutti gli amici social dove si nascondono dietro la parola "free" ma che di gratis non hanno assolutamente nulla. E che soprattutto il 90% di quest'ultimi non rispetta la propria privacy policy, vendendo dati a destra e a sinistra (per iniziare).
 
No, il garante ha chiesto di smettere di raccogliere i dati degli utenti finché non vengono chiarite le modalità di trattamento. Non ha mai chiesto di sospendere il servizio.


Guarda, sfondi una porta aperta, fosse per me sulle homepage dei social dovrebbe esserci una etichetta tipo quelle delle sigarette "usare questo servizio nuove gravemente alla tua privacy, i tuoi dati saranno acquistabili dal miglior offerente". Non capisco perché tu pensi che OpenAI sia differente dagli altri social americani... Un servizio "gratuito" che riceve un sacco di valore dai dati degli utenti.
Non è ciò che penso, gli unici dati che raccoglie OpenAi sono, nome cognome, email e numero di telefono (sempre che siano stati inseriti quelli veritieri). Dati a mio avviso per niente interessanti per il marketing. (Ovviamente raccoglie anche le ricerche ma sappiamo bene che tipo di ricerche fa l'utente medio con chatgpt, quindi sono dati pressochè inutili per la vendita).

Al contrario i Social Network, raccolgono dati molto importanti per la ricerca di marketing, come i posti che visiti, quante volte apri il social, quali sono i tuoi interessi, cosa mangi, cosa bevi, le cose che ti piacciono di più e quelle che non sopporti. Hanno una vera e propria AI dietro che ti studia e impara a conoscerti fin dal primo login. Questi sono i dati che possono essere venduti a caro prezzo, non un nome/cognome o email/numero di telefono.

Se come valore intendi che "impara" avendo conversazioni, è ovvio, ma come fanno alexa, google assistant, cortana e siri. Se vogliamo avere un'intelligenza artificiale che abbia un intelligenza più vicino possibile alla nostra e che soprattutto è informata, deve poter imparare. Se no a che serve?

Comunque si il garante ha richiesto di sospendere la raccolta degli utenti italiani, e di conseguenza il servizio è stato sospeso visto che non c'è modo di utilizzare la piattaforma senza raccogliere dati almeno di diagnostica.

@0xbro mhm no non sono d'accordo non sto paragonando i dati raccolti dalle due società, è chiaro che utilizzano i dati per fare "training" ma come ho scritto sopra, non puoi puntare ad un AI senza dargli la capacità di imparare, è un controsenso. Inoltre è vero che possono dare informazioni sensibili e sbagliate, ma allora stessa cosa può fare google con una ricerca sul web, oppure tutti gli altri assistenti. Il bot spesso però afferma di poter sbagliare, e che le sue informazioni possono essere errate.

Per concludere, non ci vedo assolutamente nulla di pericoloso in tutti questi problemi di "privacy" sono tutte cose che il 90% dei siti online non rispettano.
Non capisco veramente perchè accanirsi cosi tanto ad una IA, una cosa utile finalmente in mezzo a tutta la discarica che c'è online.

E comunque io prendo di "mira" tanto i social network non perchè li odio, ma per il semplice motivo che da quando esistono hanno creato svariati problemi legati a privacy, stalking ecc... ma nessuno glielo ha mai fatto notare. Garante in primis.
La mia domanda è perchè instagram, facebook, TIK TOK, snapchat, twitter ecc.. possono fare ciò che vogliono con i dati di tutti, e invece chatgpt non può raccoglierli per scopi di training?
 
Si, li in mezzo c'erano anche credenziali inerenti ai metodi di pagamento e anche ad altre analitiche di varia natura, onestamente io mi attengo a quello che è uscito dalla disciplinare, non mi incasino andando visionare i vari leak che si trovano nei vari portali dedicati a sta roba
No non parlavo del data breach ma in generale, anche perchè se il problema fosse il data breach farebbe ancora più ridere, visto tutti quelli accaduti negli ultimi mesi (vedi lastpass, activision, whats app ecc..)
 
Si, lasciamo stare tutto quello che non sappiamo, se il Garante si è lamentato vuol dire che tra quello che veniva dichiarato e quello che veniva preso c'era una discreta discrepanza
Sono pronto a scommetterci che è sempre una questione di Business. OpenAi ha fatto troppo parlare di s'è, e sta iniziando a dare fastidio.
 
Non possono, anche loro devono rispettare le leggi, e infatti ci sono varie procedure aperte contro quasi tutti. Se il tema privacy in Europa interessa davvero, consiglio di seguire (e donare!) a noyb.eu. Sono avvocati che si occupano di far rispettare il GDPR (e simili), in varie sedi europee. Il fondatore è Max Schrems, famoso dalla sentenza Schrems II della corte di giustizia europea. Fanno un lavoro fantastico, troppo poco conosciuto, e con pochissime risorse. Il blog è molto interessante, ed è una causa a cui vale davvero la pena donare dei soldi mensilmente.



Sono d'accordissimo! Ma è importante che la collezione dei dati avvenga in maniera che corrisponda alla legge.





Uhm, ma dare fastidio a chi? In Italia non c'è nessuno che possa anche solo lontanamente competere con OpenAI, e comunque insinuare che il garante non agisca in maniera indipendente è un'accusa molto grave, che se non comprovata da fatti reali è al limite della diffamazione.

Il Garante ha fatto il suo lavoro, facendo notare che OpenAI non soddisfa tutti i regolamenti italiani ed europei. OpenAI avrebbe potuto risolvere i problemi, invece ha deciso di chiudere i battenti. Mi sembra un comportamento che evidenzia bene che la raccolta di massa dei dati era l'unico scopo di OpenAI, appena gli è stato fatto notare che non è regolare, hanno deciso di sparire.
Attenzione, io sono d'accordissimo che deve rispettare la legge non sto mettendo in dubbio questo. E credo anche che ci siano svariati avvocati che lavorano per fa rispettare tutte le leggi riguardo alla privacy di tutti i servizi online.

Ma per rispondere anche alla tua domanda "dare fastidio a chi", ripropongo senza sintetizzare, il garante ha dato 20 giorni a OpenAi per dare modo di adattarsi alle regole, dopodichè quest'ultima verrà multata, e fin qui ok va bene, ma perchè non ha MAI fatto niente del genere verso tutti gli altri servizi online? Non può fare la stessa cosa con facebook? Google? No. Solamente contro l'unico strumento che possa aiutare la vita a tutti quanti, per questo mi chiedo se l'hanno preso di mira perchè dà fastidio. Mi sembra una conclusione più che logica visto tutti i trascorsi.

A volte credo che ci impegnamo forte a complicarci la vita. Tutto qui.
 
Lo ha fatto:

E se non lo ha fatto il garante italiano ci ha pensato quello irlandese (europeo):
E queste sono solo alcune sanzioni o richieste, a livello europeo ne sono state avanzate tante sia di singoli paesi sia a livello comunitario.

Qui la lista completa l'ultima a Discord per 800.000 euro dall'ente francese: https://edpb.europa.eu/news/news_en

E altre in arrivo:
Una multa di 1 milione di euro a Facebook è pari ad una multa di 1 € a me 😂 e comunque non è cambiato nulla dalla multa.
Invece a chatgpt si parla di una multa sul fatturato annuo del 2/4% e in più dovrebbe cancellare tutti i dati Italiani.
 
Ultima modifica:
Vorrei ricordare che il GPDP è un ente indipendente istituito per tutelarci.

Vorrei ricordare che si parla di discipline estremamente complesse e che, il Garante non vuole opporsi per principio alle IA.

Personalmente penso che la loro sia una decisione comprensibile e da condividere. Questa si chiama prevenzione! Forse conviene muoversi per tempo no?

Per cultura personale vi condivido questa documentazione reperibile nel sito del GPDP.
 
Quanto alla base giuridica del trattamento dei dati personali degli utenti per l’addestramento degli algoritmi, il Garante privacy ha ordinato a OpenAI di eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto e di indicare, invece, in base al principio di accountability, il consenso o il legittimo interesse quale presupposto per utilizzare tali dati, fermo restando l’esercizio dei propri poteri di verifica e accertamento successivi a tale scelta.
Ulteriori prescrizioni riguardano la messa a disposizione di strumenti utili per permettere agli interessati, anche non utenti, di chiedere la rettifica dei dati personali che li riguardano generati in modo inesatto dal servizio o la cancellazione degli stessi, nel caso la rettifica non fosse tecnicamente possibile.

OpenAI, inoltre, dovrà consentire agli interessati non utenti di esercitare, in modo semplice e accessibile, il diritto di opposizione rispetto al trattamento dei loro dati personali utilizzati per l’esercizio degli algoritmi e riconoscere analogo diritto agli utenti, qualora individui il legittimo interesse quale base giuridica del trattamento.
Come uccidere un IA.
Un IA che non può imparare non è un IA ma uno script.

Se decidessero di non fornire il servizio agli utenti che non danno il consenso del trattamento dei dati per l'addestramento dell'algoritmo. Avrebbero al 100% la mia comprensione e condivisione.
 
Vi iscrivete su ogni sito con le mail finte dicendo di voler tutelare la vostra privacy e poi piangete se l'istituzione preposta interviene per salvaguardarvi dal vostro giochino dove scrivete pure quante volte siete andati in bagno.

Provocazione a parte è evidente che ChatGPT possa rappresentare una svolta in ambito lavorativo e che bisognerebbe evitare di frenare il progresso, ma OpenAI non è qui a fare beneficenza ed è sacrosanto che gli venga imposto di rispettare le regole.

Poi vabbè chi non comprende che una tecnologia nuova con milioni di utenti è normale attiri l'attenzione più del sito di mio cugggino senza il banner dei cookie andando a fantasticare su chissà quale complotto si commenta da solo...
 
Vi iscrivete su ogni sito con le mail finte dicendo di voler tutelare la vostra privacy e poi piangete se l'istituzione preposta interviene per salvaguardarvi dal vostro giochino dove scrivete pure quante volte siete andati in bagno.

Provocazione a parte è evidente che ChatGPT possa rappresentare una svolta in ambito lavorativo e che bisognerebbe evitare di frenare il progresso, ma OpenAI non è qui a fare beneficenza ed è sacrosanto che gli venga imposto di rispettare le regole.

Poi vabbè chi non comprende che una tecnologia nuova con milioni di utenti è normale attiri l'attenzione più del sito di mio cugggino senza il banner dei cookie andando a fantasticare su chissà quale complotto si commenta da solo...
Sorvolo la parte delle mail finte perchè non è il mio caso. Se volete tutelare la vostra privacy, scollegate internet e buttate qualsiasi dispositivi nel cesso, perchè nessun servizio online tutela la privacy, e una privacy policy non da alcuna garanzia che siete tutelati.

Personalmente non ho mai scritto che OpenAI non debba rispettare le regole, ma che è stata attaccata come fosse l'unica che non le rispetti.

Si poteva risolvere la cosa molto più semplicemente, con una richiesta scritta, ed un eventuale riscontro. Cosa che non c'è assolutamente stato.
"Devi fare cosi entro 20 giorni, in caso contrario ti prendi una multa da tot euro, e nel frattempo smetti di raccogliere dati oppure blocchi il servizio."
E nel frattempo informare il cittadino italiano di tali rischi, ma obbligare alla censura non è democrazia.

Che alla fine ciò che deve fare sono dei semplicissimi flag, in quanto OpenAi nelle "F.A.Q." già spiega e specifica che il servizio raccoglie dati a scopo di addestramento, e che deve essere utilizzata sopra i 13 anni.

Come detto dalla società stessa, attualmente ChatGpt è già regolamentata per l'europa infatti ha una privacy policy e i termini d'uso. Semplicemente non vengono sparati in faccia quando l'utente ITALIANO fa l'accesso.

Termini d'uso: https://openai.com/policies/terms-of-use
Informativa Privacy: https://openai.com/policies/privacy-policy

Inoltre vorrei aggiungere che noi in primis dovremmo proteggere la libertà online, ma bho per qualche motivo ci divertiamo a fare il contrario, quando chi ci rimette siamo semplicemente noi.
 
No? Semplicemente non hanno fatto tanto scalpore esempio Replika:




Per questo esiste l'authority appunto...non ci vedo niente di strano...



Funziona esattamente così, si apre un'istruttoria richiedendo chiarimenti però il garante ti chiede di non processare più indebitamente i dati degli utenti italiani. E' una richiesta legittima.



Non è censura, OpenAI poteva tranquillamente mantenere online ChatGPT se rispettava a priori tutte le prescrizioni e il GDPR.



No è molto più complesso di così, le F.A.Q non bastano per rispettare il GDPR (se leggi il comunicato stampa + la spiegazione nel primo post che ho inserito per questo motivo). Cambia il motivo per cui processano i dati (da esecuzione di contratto a legittimo interesse), danno strumenti per la rimozione degli stessi e deve esserci un modulo dedicato nella registrazione per bloccare gli utenti sotto i 13 anni. Funziona così.



Avere una Privacy Policy e rispettare gli standard dettati dal GDPR è ben diverso. Il GDPR prevede degli strumenti (esempio per fare il takeout dei dati personali degli utenti, la rettifica dei dati personali mostrati e così via).



Quando usi dati di milioni se non miliardi di persone per lucrare non vedo che libertà vada protetta. Come ho già scritto, in passato, le nostre istituzioni hanno ignorato questi rischi trovandoci poi in problematiche enormi. Vedi per dire l'uso dei cookies. Che tutt'oggi dopo ANNI è una rogna e non è ancora stato deprecato. Poi alla fine le multinazionali pagano poco questi problemi (forse nel caso di Facebook/Meta di più) ma molto meno per Google o Amazon (che di fatto fanno la parte del leone nell'universo dell'advertising online) e ancor meno Microsoft. E i problemi ricadono sugli utenti finali fruitori dei servizi e sui publisher minori.
Non sono per niente d'accordo, ma sono opinioni, sono per la libertà individuale. L'utente va istruito, ma non obbligato. Questo per quanto riguarda la maggiore età.
Ripeto nuovamente se hai un account su qualsiasi social, e giudichi il modo di trattare i dati di un'azienda che lo fa per migliorare il servizio è più che un controsenso.

Inoltre utilizzare dei dati per addestrare un'IA non lo vedo assolutamente 'per nulla "lucrare".

Per quanto riguarda il fatto che è stata attaccata, intendevo dire che nonostante il 99% dei servizi online rispetti il GDPR sulla carta, non lo rispetta nella pratica. Eppure nessuno ha mai pensato di risolvere definitivamente il problema come hanno fatto con OpenAi. Multare le società multi miliardarie, con un paio di milioni, è come multare te di 1 € per guadagnarne 100 €, davvero per 1 € di multa ne rinunci a 100?

Ad ogni modo Internet deve essere Libero da ogni cosa. E ognuno deve poterlo utilizzare nel modo che preferisce. Non perchè qualcuno o qualcosa gli impone di farlo in maniera diversa.

Spero di aver spiegato e sottolineato bene cosa intendo 😂
 
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