News Tech Analisi e commento agli annunci dell'evento Apple — "Time Flies"

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Nella giornata di ieri 15 Settembre, Apple ha tenuto l'evento "Time Flies" in cui ha presentato i nuovi due nuovi Apple Watch, due nuovi iPad e un piano di sottoscrizione per i suoi servizi Apple One. Come sempre gli eventi Apple meritano un commento perché essendo una delle aziende più quotate in borsa al mondo è sempre interessante vedere come decidono di muoversi all'interno dei vari mercati.

Secondo molti l'evento è stato quasi "insignificante", essendosi vista la solita Apple che fa il "compitino" e si limita a presentare miglioramenti incrementali per i suoi prodotti che non catturano l'interesse delle masse come l'iPhone o le Air Pods. Invece secondo me non è stato solo questo, ma andiamo con ordine.


DUE PAROLE SULL'EVENTO
Apple che cambia registro a causa del COVID-19

Avevamo già visto Apple destreggiarsi in un evento senza il pubblico in occasione della WWDC 2020, personalmente mi sono ritrovato a guardare qualcosa di piacevole, un evento divertente, dinamico e soprattutto con i sottotitoli in varie lingue (essendo pre-registrato). Purtroppo in alcuni momenti Apple decide di risultare pedante e troppo pedagogica (si mi riferisco alla lezione sull'ossigenazione del sangue) pur di far capire allo spettatore che quell'unica novità è talmente rivoluzionaria e importante che dovrà acquistare il nuovissimo dispositivo messo in vendita alla fine dell'evento. A parte questo, la vera "star" di questi eventi è l'Apple Campus, la suggestiva location dell'evento che con la telecamera e le ricostruzioni in 3D viene attraversato dinamicamente in lungo e in largo permettendoci di esplorare i "laboratori" di Apple, oltre che incontrare Craig Federighi che passeggia nei corridoi.

Apple si conferma come l'unica azienda che è riuscita a creare un format di successo per i suoi eventi virtuali
e spero che Google, Microsoft e Sony stiano prendendo nota.

Se Apple deciderà di continuare con eventi virtuali in futuro? Dubito, è ovvio che manchi la teatralità e il pathos che solo il pubblico può dare per accompagnare il rilascio di alcuni prodotti di punta. Ma forse questo modus-operandi sarà applicato dall'azienda per il rilascio di novità minori anziché uno sterile comunicato stampa.


APPLE WATCH SERIES 6 E SE
Il wereable di Apple migliora "leggermente"...

L'Apple Watch Series 6 non ha niente di spettacolare o rivoluzionario, il design è invariato rispetto alla versione dell'anno precedente se non per i nuovi colori, con la cassa in alluminio blu e rosso solo per la Series 6 e una colorazione in titanio grafite, Apple rinuncia alle
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casse in ceramica, evidentemente troppo costose e poco vendute. Arrivano anche le nuove band, compatibili con tutti i modelli e che costano sempre troppo per essere silicone (50€ 100€ rispettivamente per il Solo Loop normale e intrecciato). Le uniche differenze tecnologiche con la Series 5 sono:

Il nuovo processore S6 che permette l'avvio delle applicazioni il 20% più velocemente e inoltre la migliorata efficienza energetica ha permesso a Apple di aumentare la luminosità dello schermo di 2.5 volte rispetto alla Series 5. Apple però si è rifiutata di specificare la durata della batteria, che era il vero tallone d'Achille della Series 5, con sole 18 ore di batteria a causa del suo display always-on. Deduco che si siano rifiutati di comunicarlo perché dovrebbe restare invariata purtroppo come traspare dalla tabella di confronto dei modelli di Apple Watch.

E il rilevatore di O2 nel sangue, nella parte posteriore del dispositivo è possibile infatti trovare un sensore ad infrarossi che scansionando il colore delle vene permette in quindici secondi di comunicarci il grado di
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ossigenazione del sangue. Funzionalità interessante ma non indispensabile, se siete dei patiti di fitness o soffrite di qualche patologia potreste approfittarne per avere con voi un dispositivo che può oltre a fare un ECG (più o meno preciso) anche l'ossigenazione del sangue.

Un miglioramento incrementale che di fatto rende l'Apple Watch un dispositivo da sostituire ogni 3 o 4 anni, se non di più.

La vera novità dell'evento è stata la presenza dell'Apple Watch SE, che è una versione "budget" della Series 5, rinunciando all'always-on display e ai sensori per l'ECG e l'ossigenazione del sangue, otteniamo tutte le funzionalità della Series 5 mantenendo infatti il processore S5. Con una versione GPS + Cellular che costa soltanto 359€. Una differenza di 200€ con la stessa versione del modello Series 6 che si posiziona a 539€.

Sicuramente è un dispositivo molto importante per la strategia di Apple che vuole mettere al polso di ogni possessore di iPhone un Apple Watch senza causare un effetto di "obsolescenza programmata" nel giro di pochi anni dall'acquisto. L'Apple Watch nel giro di pochi anni è passato ad essere il wereable più venduto e ad occupare il 37% del mercato seminando letteralmente la concorrenza, l'Apple Watch SE è il modello da comprare anche per quest'anno.

Rimane in catalogo, ancora per un anno, l'Apple Watch Series 3 con il suo prezzo da 229€. Probabilmente l'anno prossimo la lineup dell'Apple Watch sarà probabilmente così composta Series 7, Series 6, SE.


IPAD E IPAD AIR
Il futuro dell'iPad si delinea con i due modelli presentati ieri...

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L'iPad è una "bestia strana" ormai nella lineup dei prodotti Apple, soprattutto dopo l'annuncio dell'arrivo dei Mac con processori ARM che potranno eseguire tutte le App per iOS nativamente. Per ora comunque rimane sul mercato l'unico vero tablet visto che iPadOS continua a superare Android in termini di usabilità, funzionalità e catalogo di App ottimizzate per schermi da 10 pollici e superiori. La stessa Apple ci ha tenuto a far notare che l'iPad è stato uno tra i prodotti più venduti durante il lockdown con il 56% di nuovi utilizzatori.

L'iPad di ottava generazione, che potremmo anche chiamare iPad SE, continua ad avere il vecchio design con la cornice e il Touch ID, la compatibilità con l'Apple Pencil (1 versione) e la tastiera folio, l'unica modifica che è stata fatta è il passaggio dal processore A10 al "nuovo" A12 introdotto sull'iPhone XS e XR nel 2018 così da mantenere due generazioni di differenza tra l'iPad di base e l'iPad Air. Il tutto mantenendo il prezzo di 389€, posizionandolo quindi come tablet "low cost".

La vera novità dell'evento è il rinnovato iPad Air con un design squadrato uguale all'iPad Pro e un nuovo chip A14, che sarebbe dovuto debuttare sui nuovi iPhone 12, che sono slittati ad Ottobre a causa della pandemia di COVID-19. iPad Air che a differenza dell'iPad Pro però non è dotato di FaceID ma vede il TouchID localizzato nel bottone di accensione. Caratteristica che non mi stupirebbe di ritrovare in futuro su iPad Pro e forse su un iPhone 12S.

L'iPad Air va a occupare di diritto la posizione di mercato dell'iPad Pro da 11'', visto che l'unica differenza tra i due è il ProMotion Display da 120Hz e la presenza del sensore LiDAR nella camera posteriore.
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L'iPad Air è effettivamente il modello di iPad per chi vuole le funzionalità (audio stereo, fotocamera frontale 1080p e posteriore a 4K) e accessori (Apple Pencil seconda versione, Magic Keyboard) uguali a quelli dell'iPad Pro senza spendere ben 200€ di differenza tra i due modelli con lo stesso taglio di memoria (256GB).

Una critica che mi sento di muovere ad Apple è la necessità di spremere sempre i suoi clienti fino all'ultimo centesimo mettendo in commercio la versione dell'iPad Air con solo 64GB di memoria a 669€. Mi sarei aspettato per un modello "semi pro" una versione di base di almeno 128GB di memoria. Visto che la stessa Apple punta a far sostituire all'iPad Air un computer dotandolo pure di USB-C.

La lineup di iPad risulta essere parecchio frammentata e confusionaria con un iPad Pro da 12'' e 11'' che dovranno essere rinnovati con un nuovo processore A14Z e funzionalità in più anche se in futuro sembrano essere destinati a scomparire avvicinandosi pericolosamente ai prezzi dei MacBook con ARM, un iPad Mini che costa più dell'iPad "base" di cui non si vede ormai più il senso. E infine rimane l'iPad Air che è il vero iPad da acquistare attualmente e probabilmente nel prossimo futuro.


APPLE ONE L'ACCESSO A TUTTI I SERVIZI APPLE
Apple va all'attacco di Spotify...

Apple ha deciso finalmente di rivelare il suo "bundle", in stile Amazon Prime, di tutti i suoi servizi ovvero Apple One l'ariete di sfondamento per cercare di aumentare la base di utenza dei suoi servizi meno affermati sul mercato come TV+ e Arcade unendoli a Apple Music.

Il piano Famiglia che permette la condivisione con 5 persone è sicuramente il piano più interessante a 20€ al mese vi permette di avere Apple Music (il cui accesso Family costerebbe 15€) e con soli altri 5€ otterrete TV+ e Arcade ottenendo in più 200GB di iCloud.
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Questo servizio è particolarmente difficile da battere per Spotify, che ha già rilasciato un comunicato stampa puntando il dito contro Apple, perché il catalogo di Apple Music è già più vasto di quello di Spotify (70 milioni di brani contro i 50 milioni), è più integrato con l'ecosistema Apple (iPhone e Apple Watch).

Come cliente se dovessi considerare un servizio da sostituire tra tutti quelli che pago per accedere anche a Apple TV+ e Apple Arcade sarebbe Spotify.

Perché Apple TV+ non compete nemmeno lontanamente con il catalogo di Netflix e Amazon Prime continuerei a pagarlo per il suo costo irrisorio e la sua montagna di benefici (Prime Delivery, Prime Video, Storage, Prime Gaming, Prime Music, Prime Reading). Apple Arcade non lo pagherei a priori visto che occupa una nicchia esclusivamente su mobile mentre le alternative migliori sono il Game Pass di Microsoft e il Sony PlayStation Plus.

Ma con questa sottoscrizione invece Apple può facilmente ottenere 5 euro in più da tutti i suoi abbonati Apple Music o aggredire direttamente la base di utenti di Spotify che potrebbero considerare il salto al piano o individuale o familiare di Apple One ottenendo Apple TV+ e Arcade con soli 5 euro servizi con i quali Spotify non può competere.

Una mossa vincente da parte di Apple, che sicuramente pagherà a breve facendo segnare introiti record ai suoi servizi.
 
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Perché Apple TV+ non compete nemmeno lontanamente con il catalogo di Netflix e Amazon Prime continuerei a pagarlo per il suo costo irrisorio e la sua montagna di benefici (Prime Delivery, Prime Video, Storage, Prime Gaming, Prime Music, Prime Reading). Apple Arcade non lo pagherei a priori visto che occupa una nicchia esclusivamente su mobile mentre le alternative migliori sono il Game Pass di Microsoft e il Sony PlayStation Plus.
E allora perché apple vuole offrire questo servizio quando il concorrente Netflix e specialmente i suoi utenti difficilmente considerano l'opzione? Cioè ci sono alcuni servizi che l'utente andrebbe a pagare, ma dopo o per un motivo o per un'altro si ritrova costretto ad appoggiarsi a servizi alternativi dove la qualità è migliore.
 
E allora perché apple vuole offrire questo servizio quando il concorrente Netflix e specialmente i suoi utenti difficilmente considerano l'opzione? Cioè ci sono alcuni servizi che l'utente andrebbe a pagare, ma dopo o per un motivo o per un'altro si ritrova costretto ad appoggiarsi a servizi alternativi dove la qualità è migliore.

Perché è un bundle con 5 euro ti porti a casa: Arcade, AppleTV+ e iCloud.

E quindi potresti preferirlo rispetto ad avere solo un servizio che non trovi "conveniente" rispetto al suo diretto concorrente, è la forza dei servizi di un'unica azienda, come Amazon Prime.